Vives arretrato in difesa e Ghiglione dal primo minuto, forse

Vives arretrato in difesa e Ghiglione dal primo minuto. Più facile così che il rientro di Bergamelli, anche se domani il centrale difensivo farà la conferenza stampa di metà settimana. Vives arretrato, è l’idea del mio amico Alberto. Ghiglione esterno, è l’idea dell’Umile.  Siamo a martedi, sabato è ancora lontano, lontano quanto Brescia che può essere il capolinea per Grassadonia oppure la resurrezione, lui che – questi son sogni – con la lama della ghigliottina pronta a cadere è stato salvato, come non venne salvato Don Bastiano o venne graziato il Marchese del Grillo da Pio VII, una finta esecuzione. Quella di sabato può esser vera, d’esecuzione vissuta come conclusione dell’esperienza di Grassadonia sul sintetico di Vercelli che terreno vero proprio non è, ma la memoria e gli effetti dei contratti biennali a mister e staff, quelli resterebbero, una seconda vita reale, vera verissima, fatta di riposo e aggiornamento, in attesa di un nuovo palcoscenico, di erba naturale, di panchine assolate. In seguito, potrebbe esserci, per la Pro l’interim di qualche giorno a Grieco – così mi raccontano i sogni degli amici – e poi panca a chi resterà libero, visto che Breda o Liverani sono pronti a sostituire Alberto Bollini a Salerno e rimarrebbero Foscarini, Scienza, Prina, anche Stellone e Cosmi ma quelli son sogni con la esse maiuscola, quasi come quello di Foscarini.  Marcone, Ghiglione Legati Vives Konate Mammarella, Germano Castiglia Firenze Morra Raicevic, questa una delle ipotesi, svelata dai nostri sogni, dai nostri droni. Vives arretrato in difesa, Marcone lanciato nella mischia, i graditi rientri di Umbertino e Luca Castiglia. Non lo escluderei Berra al posto di Ghiglione ma il genoano ex Spal è cresciuto, è tra i più tonici, cross e corsa, attitudini difensive a parte.  Io metterei davvero Ghiglione, lo vedo bene, e lo metterei senza pretese di far l’allenatore, con una rosa atomica – o normale per la serie B – rosa di giocatori in un campionato eccellente, evento quest’anno mai accaduto a Grassadonia che, sgombrando ogni dubbio, mi auguro conservi il posto e la fiducia di tutti. Ecco, metterei Ghiglione come lo si mette al Fantacalcio. Si prova la ricetta dell’alchimista, l’alchimista di Paolo Coelho, Melchisedek e Santiago sulla via della saggezza, si tenta di trovare la quadra e l’equilibrio, in accordo con tutti, senza che nessuno remi contro o al massimo stia fermo come chi sta dietro in un tandem ciclistico. E questo è il momento di pedalare tutti per uscire dalle secche, tutti nella stessa direzione. Sottostante, uno tra i migliori monologhi della Storia del cinema, un monologo che – premessa la fiducia accordata – qualche Innamorato immagina l’attuale mister comporre. Le responsabilità non sono sempre e solo di un’unica persona che anzi, oggi, appare – agli occhi di altri pochi Innamorati confidatisi al margine di capannelli delle radiopiante collocate tra i viali di tutte le città- tra i protagonisti meno responsabili, insieme a quei giocatori forse non ancora pronti per la serie cadetta. Che colpa ne hanno, loro?

Paolo d’Abramo