Il pareggio. Di bilancio

Mattia Bani in immagine d'archivio

Intanto chiariamo subito che casomai davvero fosse vera – e non esistono reali ragioni di dubbio – la notizia del passaggio di Mattia Bani dal Chievo al Bologna prima di tutto non è che Ti pagano subito come quando vai a prendere il pane o il cicorietto. Poi, bisogna vedere se davvero è il 50 % netto della cifra di vendita, e pulito senza tasse quel che deve arrivare 2.7 diviso due fa 1.3 abbondante

https://gianlucadimarzio.com/it/bologna-fatta-per-bani-dal-chievo-le-cifre

nelle tasche della Società di via Massaua, anzi no di Via…di piazza…, di corso…, non mi ricordo più. E potrebbero servire, suggeriscono i bene informati per arrivare al pareggio di bilancio come il migliore dei Paesi virtuosi, dei mondi possibili, come il miglior tifoso felice per il bilancio appianato. Va bene, altre novità ? Mentre dalla Società nulla filtra se non un timidissimo informale accenno che potrebbe esserci un filo di trattativa residua con uno dei tanti reali e virtuali gruppi proposti, sul fronte della proprietà e dei suoi eventuali cambi si può stare sereni per i prossimi 15 giorni che non dovrebbe accadere nulla ma mentre lo scettro del comando non muterà , molti dei nostri leoni invece potrebbero cambiare casacca. Squadra giovane, allenatore da decidere. Ai nomi di Soda e Lucarelli, si aggiungono tra le trincee dei Social all’altezza del fronte di battaglia sotto indicato 

https://propassioneeterna.jimdo.com/2015/03/17/il-nuovo-muro-dei-tifosi-delle-bianche-casacche/

i nomi di Luca Prina, ultimo incarico Direttore Tecnico del Rezzato ma già allenatore della Pro Belvedere e l’indicazione – tutta da decifrare – di un fantomatico mister x. Noi al momento non possiamo né confermare né supporre, possiamo solo attendere, un autobus, un cavallo scosso, la chiamata verso il patibolo, una nuova sede societaria augurandovi che nell’area di quella storica venga costruita una piccola stele ricordo, non dico un obelisco ma minimo un cippo, un cippetto. Gli Innamorati più ferventi – forse non ci sono, mi sto intiepidendo – dicono di attendere i giocatori ed un tecnico talmente bravi per ritornare subito in serie B, una proprietà societaria che sappia scaldare i cuori dei tifosi, sentimenti buoni e di denaro, o almeno di simpatia e capacità tecniche tali da spender poco e bene scegliendo,  dopo averne visionato di persona su campi polverosi, sintetici, di fanghiglia o erba alta,  almeno 500 in una Stagione, 20 per una Rosa d’assalto come un reparto speciale, d’élite. Dai che tra due giorni scade il termine per l’iscrizione al prossimo campionati di serie C e noi, a differenza dell’Albissola temo e non solo lei, saremo iscritti. Meglio magari ripartire dal basso più in basso per prendere la rincorsa, riacciuffare l’entusiasmo, essere la corazzata da sconfiggere e non la poveretta da risparmiare per pietà.

Paolo d’Abramo