Dighe e Pullman

Sabato pomeriggio ore 15 al Robbiano Piola

La vittoria con la Virtus Entella sarebbe dolcissima per la classifica della Pro, come un Bicciolano

Dighe e Pullman. Il pareggio a reti inviolate, il punto d’oro conquistato a Carpi è un risultato da accogliere con soddisfazione, senza se e senza ma. Certo, i detrattori a prescindere scriveranno che, soprattutto nel secondo tempo, è mancato – alla Pro – il gioco offensivo, arioso, spettacolare, la personalità vincente. Bene, e attenzione. Con il Carpi è così, se Ti scopri Ti fulmina, senza remissione del peccato ed eventuale, laica, resurrezione in campo. Muoviamo la classifica approfittando anche di qualche scivolone delle dirette avversarie, ogni giornata che passa ci avviciniamo sempre di più alla salvezza, allungando la striscia positiva che dura ormai da otto giornate e lo abbia fatto,  iersera,  con una formazione rabberciata ad opinione dei puristi, senza Vives, senza Rolandinho, senza Emmanuello, ma ugualmente tonica e sottolineo, risottolineo per i detrattori del bravo Luca che abbraccio forte – lui e i detrattori – che Castiglia ieri sera al Cabassi si è disimpegnato in una partita di grande sacrificio. Castiglia, visto nell’economia  del gioco longhiano come sostituto di Vives e poco altro, chiamato a mortificare per fine supremo l’estro tecnico ed il tocco felpato a vantaggio del gioco di diga soprattutto, d’impostazione solo in parte, è il calcio moderno facciamocene una ragione e non lamentiamoci se non c’è sempre e costantemente spettacolo, non lo fanno neppure le prime della classe.  Qualche Innamorato molto Innamorato ha visto nel secondo tempo al Cabassi anche il nostro pullman a difesa della porta dell’eroico Provedel, laddove non ci arrivasse il portierone che ha fatto dimenticare Pigliacelli. Un pullman, un vagone ferroviario che ci ha sportivamente condotto alla concreta salvezza fatta di prigionia dentro ad un gioco spesso blindato – non siamo gli unici anzi siamo in folta  compagnia nel calcio italiano contemporaneo  –  gioco intervallato da spunti di luce, gioco con cui l’Italia ha vinto qualche mondiale e, arretrando per poi colpire, anche qualche guerra, sportiva, s’intende. Vorremo la fantasia al potere, la Pro in serie A, spumante in campo e spettacolo con Aramu sulla fascia o a fare da trequartista dietro a Comi o La  Mantia  e Bianchi. Forse, quando torneranno Vajushi e La Mantia, forse. Di sicuro quando saremo già salvi anche se perdessimo tutte le rimanenti  9 a 0. Calcio champagne e a Verona dell’Hellas cosa dovrebbero dire e scrivere ? In attesa di altri punti di penalità al Latina ed all’Avellino ma senza gufarglieli, andiamo avanti aspettando la simpatica squadra dell’Entella, la Virtus Entella, di Breda, di Ardizzone, di Sini, di Filippini, dai. L’ Entella ha grandi ambizioni, vuol giocare in serie A i derby con Genoa e Samp, ne ha le possibilità, ci sará il divertimento agonistico, sabato al Robbiano Piola. Ritorneranno in campo Bianchi, Vives, Emmanuello, però non dimentichiamo che gli arrivi di Nardini e Altobelli sono stati provvidenziali quasi come le parate di Provedel. Giocatori tignosi, alla Longo, direi quasi alla Castori, in relazione allo spirito battagliero che l’allenatore del Carpi infonde e chiede ai suoi. Tra l’altro, il bello della serie B. Al momento, e mancano 8 gare, non c’è nessuna squadra che non abbia qualche interesse in gioco, di salvezza o promozione. Il prossimo turno offrirà partite tutte di grande interesse, guardate qui

http://www.diretta.it/calcio/italia/serie-b/

e a partire dai testa – coda come Ascoli vs Frosinone, Avellino vs Carpi, coda-coda quali Latina vs Vicenza, Pisa vs Cesena, e poi ancora Ternana vs Salernitana, Trapani vs Perugia, Brescia vs Spal. E Pro vs Entella, non è un derby, non è una classica, è una partita come tutte le altre, vale tre punti che arrivassero sarebbero dolci dolcissimi per la classifica della Pro, dolci ma non stucchevoli, speziati il giusto, come un bicciolano, fatto bene, un genuino bicciolano di qualità.

Paolo d’Abramo