La serie delle B

Nomi Nomi Nomi, Nomi alla ribalta

Alessio Benedetti con la maglia rossa del Grifo, da giornaledellumbria.it

Alcuni nomi sono abbastanza ragionevoli, altri meno, in questo luglio che sa a volte di mandorle amare, di torta avvelenata e altre di erba, terra e cemento, quella vera appena tagliata e bagnata nella sera torrida, la polvere del muro abbattuto, prima della nuova gradinata. Stefano Beltrame, Alessio Benedetti, Alessandro Bastrini, eppoi Davide Luppi. Stefano Beltrame da Biella anzi da Candelo, interessa? Ti chiedono con cortesia piemontese. Di lui tre mesi fa circa Antonio Caliendo ebbe a dire le seguenti parole a Modena Radio City «Non mi intrometto nelle scelte tecniche, ma ormai va in campo solo chi è pronto per farlo, non ci serve chi gioca come se fossimo all’oratorio, se no mi metto i pantaloncini e gioco io». E’ improbabile che Beltrame rimanga a Modena. Non discuto le qualità tecniche del giovane – ho anche sperato il suo arrivo- Stefano che dovrebbe, viste le origini (biellese cresciuto nelle giovanili del Novara), lavarsi bene prima nella Fontana del Luc-a e poi in quella del Gartmann, sono pure vicine. Piuttosto mi pare che in queste ultime Stagioni si sia perso, abbia smarrito la retta via della Serie A, cui era predestinato dopo l’esplosione in Primavera Juventina e via di seguito Bari ancora Juve Sampdoria Modena, magari l’aria di casa potrebbe fargli bene, e poi San Cristiano pensaci Tu, che hai consacrato laicamente Marchi in prima punta. Stefano Beltrame, classe 1993 – che di certo non sarebbe felice di fare la riserva di Marchi – potrebbe fare l’esterno alto, non la sua passione predominante ma sempre meglio che la seconda punta, raramente osservata dalle nostre parti e forse in estinzione nei moduli visti da un anno a questa parte, al Robbiano Piola. Sarà che s’era montato la testa, sarà che non ha trovato le giuste sintonie con gli ambienti, Beltrame a Vercelli potrebbe rilanciarsi, sempre che non chieda troppi euro, coltivi l’Umiltà, si concentri sulla professione e non si lasci distrarre troppo dall’Amore, lo consolidi, considerando che nel novembre del 2013 saltò alla ribalta nazionale per l’acquisto d’una pagina su un giornale locale al fin di riconquistare la fidanzata. Alessandro Bastrini, 28enne, centrale difensivo mancino, da Domodossola, è del Novara dove ha giocato dal ’12 all’inizio del ‘14, è andato a Cagliari dove ha fatto 1 gara, a Terni, invece, 24. E’ curioso che il Novara non lo voglia tenere e desideri farci la cortesia di rinforzarci. Bastrini ha giocato la sua ultima partita all’inizio di aprile 2015, poi ha avuto un problema muscolare al polpaccio sinistro, una contrattura. Ma non solo, nel febbraio 2015, come ricordato da ternananews, aveva evidenziato anche la pubalgia, e solo il dubbio, unicamente il nominarla mette in fuga i vampiri di talenti in quattro e quattro 8. Bastrini è un bravissimo ragazzo, talentuoso, ma la pubalgia no. Sempre che non si siano sbagliati nella diagnosi o nell’articolo, privilegio del dubbio. Alessio Benedetti, centrocampista del retrocesso Cittadella, sembra che la Pro sia interessata al 25enne centrocampista centrale ma anche interno sinistro di centrocampo, corre difende, propone, sa interpretare tutti i ruoli nel settore nevralgico. Qualità e quantità, al giusto prezzo, se non ci aiuta in quel senso la Signora, ci aiutiamo da soli. Milan Orvietana, Perugia, Catanzaro e Cittadella le squadre passate dal simpatico Alessio da Assisi. Davide Luppi. E se, sorprendentemente restasse a Vercelli? Vedremo. Concludo dal numero uno. Tutti gli indizi portano a Nocchi, dopo il rifiuto di Pinsoglio, me lo hanno suggerito in sogno Teobaldo Depetrini e Giuseppe Seccatore . Speriamo che il bravissimo Timothy, venticinquenne originario di Cecina, non abbia perso l’abitudine al ritmo-gara, è dal 18 maggio 2013 che non gioca una partita di campionato da titolare. La Pro prende progressivamente forma, è ancora incompiuta ma siamo solo all’inizio di Luglio.

Paolo d’Abramo