Oje Vita, oje Vita mia
Lunedì pomeriggio l'incontro del Presidente con i Tifosi, Sala Stampa del Robbiano Piola alle ore 18.30
Oje Vita, oje Vita mia, Innamorato come un soldatino ed un umile operaio nella vigna della Pro, quella accanto a Via Massaua, mi alzo e penso a Te, briefing mattutino di vacanza alternativa, telefonate, rassegna stampa e rassegna Social. Scambio fino a giugno, Ebagua al Vicenza e Vita da noi, Alessio Vita da noi? Dove si firma? Gli possiamo dare anche Malonga o lui è deciso ad andare sul Bosforo? Ronaldo sì, Ronaldo no, la Terra Bianca. Vita, che tra l’altro è del Sassuolo, in prestito ai vicentini. Un’operazione possibile, non del tutto probabile. Me lo ricordo Vita nel Monza, un esterno alto adattabile, un talento vero. E noi? Ronaldo, un lusso per il centrocampo della Pro, mediano di costruzione, ci serve un razionale randello, anzi un coltello svizzero, multiuso, un po’ randellatore ed un po’ costruttore, direttore della vigna nella vigna, secondo i dettami del Tecnico, per fare il vino buono, per la fare la Pro buona. Vives, Aramu, Insigne, Comi è già arrivato, pare dica che a Novara non si trovasse bene, a Vercelli , alla Pro di certo e di più, i nemici di ieri sono gli amici di oggi, anzi fratelli, anzi figli dati in tutela ad un Ajo senza imbarazzo, con affetto, Forza Pro! Ronaldisti ed antironaldisti, non si discute il valore del giocatore, si discorre su utilità nel ruolo, forma fisica, utilità negli schemi di ML. E prezzo. Il tempo del calciomercato è ancora lungo, vorremmo avere tutto e subito, vorremmo avere un Orsolini, 19 anni, ha un anno meno di Baldini, del nostro Baldini- si fa per scrivere, è dell’Inter ed era la Stella in Primavera – di Orsolini si parla con cifre che da sole valgono tutta La Rosa della Pro. Salmo laico di ringraziamento, sempre e comunque, la B è un lusso, godiamocelo fin che si può. Un’altra vita, altri giorni, Cara Pro, fai che io torni da Te, ma anche no. Ce ne faremo una ragione, senza Orsolini ed anche senza Ronaldo, qualcuno arriverà ed arriverà perché era la prima scelta, quella vera. Il pezzo è breve ma sotto ci sono tre capisaldi musicali.
Paolo d’Abramo