Pazienza e pervicacia per continuare a lottare

Ancora due settimane di calciomercato in casa Pro Vercelli

Pazienza e pervicacia per continuare a sperare.  E lottare. Una settimana, il tempo intercorso tra un articolo e l’altro. Un tempo in cui sono accadute due cose, no, una, perché Gianmario Comi era stato preannunciato ben prima. Quel che è accaduto in casa Pro è stata la formalizzazione del prestito di Ebagua al Vicenza, poi a giugno tornerà, credo, e si vedrà quel che potrà essere il destino della più grossa delusione di questa prima parte di campionato della nostra Pro, è sempre nostra anche se non è proprio così. Quanto al resto del calciomercato, mancano ancora due settimane alla sua conclusione e qualcosa deve ancora accadere, prima o dopo la ripresa delle ostilità agonistiche previste per la prossima domenica a casa dell’Ascoli, ore 15. Si parla ancora dei due granata Vives ed Aramu, nomi opposti d’età, ruoli diversi, il primo – 37enne destinato a Perugia, il secondo forse a Vercelli. Tutte e due insieme avrebbero rappresentato un esborso economico eccessivo per le casse bianche, su uno si può ragionare e considerando che – nonostante l’opinione di molti Innamorati – non avrebbe dovuto essere l’esterno alto, ala, trequartista la priorità tecnico- tattica, ebbene dopo la prima punta arriverà, probabile possibile, Mattia Aramu. E L’Umile troverebbe persino eccessivo quest’accanimento da gestante con le sue voglie di fragole e lamponi ma il mondo va così. Quanto al centrocampista il timore è che si potrebbe procedere ad un nome non una figurina,  ma anche in questo caso varrebbe la pena di ricordare che l’intenzione sarebbe di rinforzare integrando, altrimenti per prenderne uno uguale di valore ad un altro che c’è già, restiamo così che è quasi come dire siamo a posto così. In realtà un altro vi sarebbe e sarebbe, per il centrocampo, Alessandro Budel e tanta buona personalità, ma forse sembrerebbe di parlar bene di Chianina a casa di una famiglia vegana. Voci, sondaggi, abboccamenti, ammiccamenti. Sarà solo il tempo e, soprattutto il campo, a dimostrare chi aveva ragione, resteranno gli irriducibili Innamorati integralisti ed allineati alla linea Societaria e più lealisti del Le, e gli scettici da trattare con zolfo e cannella, così per togliere quell’odoraccio dello zolfo, quasi pari a quello delle salutari bacche delle Ginkgo Biloba. E la notizia non è l’11 16 o 30 a zero rifilato agli sparring partner nell’amichevole di metà settimana, il Greggio e neppure gli 8 goal di Comi nell’amichevole. Cosa ci dobbiamo ancora attendere in questa finestra temporale fatta di vento siberiano e gelo nei nostri cuori induriti dallo scetticismo ma sempre gagliardi? Qualche arrivo, sicuro, ma ad oggi l’unica idea chiara sarebbe la pervicacia su Aramu. Per il resto, si vedrà cosa offrirà il mercato, i sondaggi alternativi ci sono stati, e allora il primo amore Pompeu Ronaldo da Silva o Ivan Varone? L’italico uruguagio Juan Surraco o Mattia Aramu? Una settimana e sembra ieri, è accaduto poco perché siamo – quasi – a posto così, coperti ed allineati, un’entrata ed un’uscita. Stavo dimenticando Dominique Malonga, il troppo trascurato Dominique Malonga, la squadra non la facciamo noi, ipotesi scambio prestito appunto con il talentuoso ternano Surraco? In trepidante attesa e con tante voglie, quasi come una gestante. Sparring partner.

Paolo d’Abramo