Livorno, una Ferrari a volte Topolino amaranto

Giochiamocela da Leoni

Topolino Amaranto da flickr.com di Roberto Ferrari

Livorno, una Ferrari a volte Topolino amaranto, che non è solo il brano di Paolo Conte

ma anche il libro di Dante Graziosi, è vero, si sta ch’è un incanto sulla Topolino ma non puoi da Lei pretendere, oggigiorno, una velocità da promozione.  Martedì 7 aprile e doppio allenamento, mattino e pomeriggio, per la Pro.  Dopo quanto scritto ieri in fatto di formazione

Volontà, orgoglio e un pizzico di audacia

Oggi nella fase di preparazione mattutina, l’Umile e pochi altri hanno potuto osservare alcune piccole modifiche, variabili alternative provate in situazioni di palla inattiva e in movimento. Coly era con le ipotetiche seconde linee ed è stato quindi messo alla prova Bani. Sono stati alternati Sprocati in luogo di Di Roberto e Scavone per Ardizzone ma è ancora così presto e prima di sabato non sono escluse ulteriori sorpresine, ferma restando la temporanea ma perdurante assenza dal terreno di gioco di Umbertino, sostituito dal volitivo Ferri ed il lutto laico per Ettorino. Ma su quest’ultimo punto ho grandi aspettative in Nunzio, Jack Beretta, in Sprocati che mi pare assai in forma e nel Pirata di Trescore Balneario, Davide Luppi. Il calcio oggi non è la Topolino Amaranto, non è pane e pomodoro o pasta e patate (cucina povera e succulenta, a me piace moltissimo, nduc1), è finissima strategia, giochi sottili tra ulne e tibie spezzate. Mentre è avviata la prevendita con la Gradinata al prezzo speciale di 1 euro, continua a salire la voglia di vedere all’opera i Leoni e ci sono tutte le condizioni per farlo insieme a tanti altri Innamorati, alcuni costanti nella loro passione, altri riconducibili a soggetti più volubili  che vivono la mutevolezza dell’Amore, la sua contraddittorietà, ma gli vogliamo bene lo stesso

Certo è che non ci sono scusanti, anzi no, una c’è ed è riferibile ai soggetti intransigenti che affermano essere Vercelli una città bellissima e peccato per la stanziale presenza dei vercellesi. Che ingenerosi, prima di tutto non generalizzate ! (e comunque nutrite fiducia anche o almeno per gli abitanti del circondario, nduc2). Quanto al Livorno, vale quanto indicato nel titolo. Una Ferrari che  nel cuore della ros(s)a ha una stima di 17 milioni abbondanti in euro   ma si trasforma spesso in Topolino Amaranto. Un vulcanico presidente, Aldo Spinelli, che in questa stagione ha cambiato tre volte timoniere, Gautieri-Gelain-Panucci, senza trovare la quadra al cerchio. Giocatori che potrebbero trovare posto in A con squadre di media classifica –  oltre all’indimenticato Gabriel Appelt Pires, direi dal portiere Mazzoni a Ceccherini, Luci, Biagianti, Djokovic, Moscati, Jelenic, Siligardi,Vantaggiato, Galabinov e mettiamoci anche Jefferson, per esempio. Sballottati  da una parte all’altra i marinai in una tempesta che sembra perenne, il Livorno arriva a Vercelli per stare attaccato all’area play off. Nelle ultime 5 partite il Livorno ha fatto 6 punti, ne ha vinte 2 e ne ha perse tre, quattro goal fatti e sette presi, vittorie in casa con Ternana e Virtus Lanciano, sconfitta interna con il Cittadella e fuori le mura con Spezia e Bologna. Da quando è arrivato Panucci i risultati sono stati la sconfitta interna con il Cittadella per uno a zero, sconfitta a Bologna per 2 a 0 e vittoria nell’ultimo turno con la Virtus Lanciano, 1 a 0. Con la Pro dovrebbe rientrare dopo la contrattura muscolare Alessandro Bernardini –  centrale e destro  dell”87 di Domodossola ex Chievo, Varese, Borgomanero, Parma e Verbania mentre si stanno valutando le possibilità di recupero di Rivas, Argentino naturalizzato italiano, anch’egli reduce da infortunio, ala destra ex Independiente, Arsenal de Sarandì, Guimaraes, Bari, Varese, Hellas Verona, Spezia. Insomma sarà una partita tutta da gustare quella di sabato al Robbiano Piola ed inizio alle 14.30 (per gli Amanti occasionali e i Fedelissimi, in realtà la partita inizia alle 15 ma non lamentatevi poi della coda chilometrica ai tornelli, nduc3), con il Livorno la Pro ha una tradizione che nel corso degli anni ha incrociato i destini di  tre nomi tra Gemellaggi e Fusioni al Caciucco, Livorno, Pro Livorno e VirtusJuventusque nell’89-90, evidenziando risultati a volte eclatanti –  6 a 1 per noi nel campionato ’24/’25, 6 a 2 per gli amaranto nel ’39/’40 e l’ alternarsi di esiti senza un’inerzia specifica, nè al positivo nè al negativo. Non sarà possibile per la Pro il Sorpasso in classifica sul Livorno che sta lì,  assai vicino ai luoghi –  all’Umile molto cari –  dove venne girato il film ma se per la Pro i tre punti di sabato sono come l’ossigeno per schiarire i capelli, il Livorno potrebbe rifarsi a partire dal prossimo turno nella gara interna con il Frosinone.

Paolo d’Abramo