Ercole Labronico e il Leone

Arbitro, Ospiti e il Leone

Il Leone ed Ercole

Ercole Labronico e il Leone, che sfida quella di sabato 11 aprile alle ore 15 al Robbiano Piola tra il Livorno e la Pro. Ma prima scrivo d’altro. Questa volta voglio incominciare dal direttore di gara l’avvocato Filippo Merchiori della sezione AIA Turbiani  di Ferrara che presento con qualche stralcio d’intervista rilasciata un anno e mezzo fa circa a Corrado Magnoni della Nuova Ferrara. Cito la fonte, virgoletto tutto et voilà:

“Avvocato, inutile nascondere che lei è tra le eccellenze del nostro calcio: sente in un qualche modo il peso di questo ruolo?

«La responsabilità, devo ammettere, è tanta. Sono orgoglioso e lusingato di rappresentare in B gli arbitri ferraresi. Ciò comporta sì tanta visibilità, ma anche tante critiche».

È già difficile prendere una decisione nei dilettanti di fronte al massimo a 100 persone, cosa si prova quando c’è uno stadio intorno con migliaia di tifosi?

«L’emozione è grande già dal momento della designazione, ma sul campo tutto il pregara viene cancellato. Si è talmente concentrati che non c’è più spazio per tutto il resto».

Merchiori, ma lo sa che lei è fra quelli che concede più rigori ed estrae il maggior numero di cartellini nella Can B?

«E ne vado fiero, perché la maggior parte di quei rigori nei nostri “report” di fine partita sono quasi tutti giusti. Se il rigore c’è, bisogna avere il coraggio di darlo. Anzi, aggiungo anche un’altra cosa che molti non sanno: quando un arbitro sbaglia, al contrario di ciò che si pensa, è il primo ad esserne rattristato e dispiaciuto. A me è successo agli esordi in B, ero distrutto: avevo sbagliato due partite clamorosamente. Quegli errori mi servirono e a fine anno fui confermato tra i migliori della serie cadetta».” L’intervista intera è qui

http://lanuovaferrara.gelocal.it/sport/2013/10/23/news/merchiori-ecco-il-principe-dei-ferraresi-1.7982580

altre notizie le ritroverete a questo link

http://www.aia-figc.it/dettaglio.asp?ID=8947

Merchiori è al quinto anno di Can B ed ha esordito nella massima serie il 6 maggio 2012, Novara – Cesena 3-0. Se potete, arrivate presto – sabato –  allo Stadio, dalle 14 in poi Vi mettete diligentemente in coda ed entrate con calma, ci sarà il record stagionale di presenze al Robbiano Piola, non intristitevi, non rammaricatevi se troverete code ai tornelli. Del Livorno, l’Umile ha parlato ampiamente nei pezzi precedenti di lunedì e martedì su aleprovercelli.eusebiano.it , questa sera nel corso di Alè Pro in Onda se ne saprà ancora di più con i collegamenti dalla città labronica ( dalle ore 21 su Radio City fm 89.9 e 103.9 oppure in streaming www.radio-city.it e ancora se non riuscirete ad ascoltarla in diretta, potrete scaricare il podcast da www.radio-city.it). La leggenda vuole che la prima pietra per l’edificazione della città toscana sia stata posta da Ercole Labrone (letteralmente “Ercole dal grande labbro”). ma vi sono anche altre interpretazioni al termine ovvero che Labrone significa Lido del Mare e deriva dal latino labrum, cioè labbro o estremità ed identifica una cala naturale localizzata, secondo alcuni autori, dove oggi sorge la città di Livorno, mentre secondo altri, più a sud, nei pressi dell’attuale centro abitato di Castiglioncello,   esistente prima dell’edificazione della città stessa. La prima volta di cui si trova traccia del termine è nella lettera di Marco Tullio Cicerone  scritta nel I secolo a.C. Il nome Labrone sembra altresì avere un’altra possibile origine, oltre a quella latina. Pare, infatti, che nell’area fosse presente un tempio dedicato ad Ercole Labrone e costruito dai Lidi, una popolazione anatolica il cui massimo fulgore si ebbe a cavallo tra il VII e il VI secolo a.C. Il culto di Ercole Labrone pare fosse diffuso anche tra i romani, adorato in particolare in riva alle acque e soprattutto nei porti. Ecco, ora potrei scriverVi che nell’allenamento di oggi, giovedì,  al Robbiano Piola non si sono evidenziate novità particolari rispetto ai giorni scorsi. In difesa possibile – o probabile – rientro di Coly, in mezzo – nel centrocampo a tre –  Ronaldo in campo, Castiglia assai probabile, Scavone o Ardizzone in ballottaggio. Davanti il mio amico Telli dice che, nonostante abbia provato per tutta la settimana, Beretta centrale alla fine giocherà Luppi in mezzo all’attacco con Sprocati e Nunzio, vedremo. Non so se ci sono vincoli di sicurezza ma perché i giocatori che non saranno in campo  sabato e neppure in panchina non vanno a mescolarsi, oltre che in Tribuna, anche tra la Curva e la Gradinata per viverla tra gli Innamorati?

Paolo d’Abramo