Volontà, orgoglio e un pizzico di audacia

Senza Marchi e Germano

Davide Luppi con il diesse Massimo Varini

Volontà, orgoglio e un pizzico di audacia per raggiungere la salvezza. Eppoi se la Pro riuscirà ad osare anche un pochetto oltre l’irragionevole sentimento della paura di prenderle, riusciremo a fare quei 10-11 punti che dovrebbero bastare alla salvezza, senza eventualmente passare dalla Sala d’Attesa dell’Ufficio Inchieste in una Serie B che quest’anno ne ha viste tante, pure l’autodenuncia del Varese alla Procura Federale per mettersi al riparo da eventuali sanzioni o deferimenti  dopo la sospensione delle quote scommesse di Varese vs Catania con il 2 crollato a livelli infimi e finita, maguardaunpò,   3 a 0 per gli Etnei. E, dopo la gara interna di sabato pomeriggio con il Livorno ,  lunedì 20 aprile andremo a Chiavari ad incontrare la Virtus Entella, sì, proprio lei, quella di tante ingenerose e ingiustificate polemiche, per esempio nel pareggio a Casale al 96′ il 27 maggio 2012 dopo un recupero parso ai più spropositato durante la semifinale play-off per la C1, quell’Entella della sfida acciaiera il 4 maggio 2014   a Cremona e due a uno per i liguri con promozione diretta in B, quell’Entella dell’appunto (mi raccomando non chiamatelo pizzino) trovato un paio di settimane fa dai Vigili del fuoco di Frosinone perché lasciato sulla panchina degli ospiti liguri dopo il pareggio su rigore della Virtus, premonizione ? No! Memoria storica.  Ripresa degli allenamenti, lunedì 6 aprile, Pasquetta, mentre tutti –  o quasi –  sono a far pic nic e i più pervicaci tra gli Innamorati guardano correre Ronaldo e Castiglia ( o Ferri e Ardizzone, fate Voi). La formazione dei potenziali titolari –  provata con insistenza –  è questa. Russo, Ferri Cosenza Coly e Scaglia, Ardizzone Ronaldo Castiglia, Luppi Beretta Di Roberto. Beretta punta centrale e poi si vedrà in corso d’opera, 4-3-3 che si può trasformare in 4-3-1-2 con Di Roberto trequartista ma anche in 4-3-2-1, Albero di Natale fuori stagione. non vedo il 4-4-2 con uno dei due esterni a sostegno di Beretta così come mi sembra improbabile il 4-4-1-1 con Beretta punta centrale e Luppi leggermente arretrato mentre Di Roberto potrebbe fare l’esterno di centrocampo. No, proprio no. Fuori Giannino per squalifica, ancora fuori uso Umbertino per il problema muscolare che da indolenzimento potrebbe trasformarsi in stiramento e strappo –  impossibile ora prevedere se riuscirà a recuperare per sabato – Ettorino operato mercoledì a Novara. Le notizie sono, ad oggi queste e gli Innamorati sono certi della reazione, i Leoni non possono farsi sbranare così anche perché saranno sostenuti nell’Arena, nel Colosseo grondante strepiti e urla, dai tifosi, anche gli Amatissimi occasionali ingolositi dalla Gradinata ad un euro ( ma ricordate di andare ad acquistare il biglietto da martedì a venerdì in biglietteria alla Pro, dalle 10 e 30 alle 12 e dalle 15 e 30 alle 18,  e non attraverso i circuiti elettronici). Quando l’Umile va all’allenamento parla con tanti Innamorati e scambia onde d’Amore. Questo pomeriggio ha ascoltato il racconto di quello che, non ne sono certo ma potrebbe essere così davvero, dovrebbe essere il decano degli Innamorati, Ferruccio Barazolo, memoria storica che ricordava quando il 7 aprile del 1946, recupero della dodicesima giornata del campionato del ’45/’46 misto B e C. Paolo Barbero, grande amico del Ferruccio, sfondò la rete con un bolide tonitruante, giusta ricompensa per gli Innamorati dell’epoca che avevano patito un paio di settimane prima la sconfitta con i Grigi davanti a 8000 spettatori e Tieghi s’era mangiato un goal a porta vuota. Quel Paolo Barbero, classe 1920 che, continua Ferruccio, abitava in Corso Marcello Prestinari ed usciva di casa per andare agli allenamenti con la borsa bianco-crema della Pro, era scontroso e litigava con tutti ma era grande amico di Domenico Gambino –  altra gloria bianca. Era andato a provare al Torino, Barbero, ma in una fase di gioco aveva dato una scarpata a Ferruccio Mazzola che l’aveva sgridato e non lo volle tra i Granata. Il mio amico Paolo dice che il mister contro il Livorno dovrebbe far giocare – davanti  – Sprocati Luppi e Bunino per puntare sull’effetto sorpresa. Vedremo, c’è ancora tempo per meditare sugli undici da mandare in campo sabato contro un Livorno dalle grandi potenzialità ma discontinuo, dopo Gautieri e Gelain ora Christian Panucci che nella vittoriosa gara con la Virtus Lanciano  ha schierato i suoi con il 3-5-2 e questi giocatori Mazzoni ; Ceccherini , Emerson, Lambrughi ; Maicon , Appelt Pires , Djokovic  (dal 65′ Biagianti ), Luci , Gemiti ; Siligardi  (dall’84’ Belinghieri), Galabinov(dal 89’′ Jefferson). Ritorneranno a disposizione di Panucci Jelenic e Vantaggiato che hanno scontato le rispettive squalifiche.

Paolo d’Abramo