Pro Vercelli 0 vs Pisa 0 le interviste

2477 spettatori, 15.800 euro l'incasso

Pro Vercelli vs Pisa, le interviste.

Massimo Varini:”Partita brutta, fra una squadra che ha preso 10 goal, non era facile segnare, e noi che non abbiamo fatto bene dal punto di vista delle situazioni di gioco, Di Tacchio davanti alla difesa ha sporcato molti palloni, di testa la prendevano loro, abbiamo avuto occasioni con La Mantia e Sprocati ma abbiamo anche rischiato di perdere se Bani non faceva fallo. Ci manca una vittoria in casa, si fa fatica, è la serie B, non la serie D, B come Bologna e non D come Domodossola. Chiederei quando si è in difficoltà di non fischiare ma di darci una mano. Una squadra costruita per salvarsi all’ultima partita di B e non di D. So che mi faccio delle inimicizie, la Salernitana ha 12.000 persone, ha investito 4 o 5 volte rispetto a noi ma i tifosi hanno sempre incitato e incitano. Se sentissimo più calore secondo me faremmo meglio, la serie B, salvarsi in serie B, è la nostra Champions League. È un campionato dove è molto difficile vincere ma abbiamo raggiunto anche più solidità, quando prendevamo goal era peggio, dobbiamo trovare la qualità per vincere le partite, sono 5 partite che non perdiamo, non buttiamo via niente. Il punto aiuta, il Trapani ha perso in casa, il punto aiuta sempre. Quando spesso mi capita di guardare le altre di B mi chiedo cosa ci facciamo in B, con città e imprenditori che fanno tanto, qui c’è un imprenditore che fa i salti mortali per tenerci in categoria. La gente non ci deve applaudire quando giochiamo male ma perlomeno non ci fischi e mi chiedo se sono abituati al Real Madrid. L’obiettivo è la quarantaduesima, il campionato è una corsa a tappe”.

Filippo Berra:” Loro arrivavano molto aggressivi su ogni azione, ci bloccavano le linee di passaggio e facevano lanci lunghi e noi dovevamo ripartire. Nel secondo tempo siamo usciti molto bene e poi la loro aggressività si è fatta sentire, abbiamo conquistato un punto importante”.

Moreno Longo:”Conoscevamo l’avversario, non siamo stupiti di aver fatto una partita con occasioni con il contagocce, l’episodio poteva far propendere da una parte o dall’altra. Quando non hai spazi o contro una squadra che difende in modo ordinato basta poco per far saltare gli equilibri. Oggi poteva essere così, prendiamo il punto e siamo positivi, abbiamo cercato la vittoria ma quando non puoi vincere devi accontentarti di portare a casa un punto. L’ultimo problema ora sono i moduli, anche oggi nonostante il cambio di moduli, fa la differenza il modo in cui lo si interpreta, la prestazione collettiva. A noi oggi è mancato quel guizzo per capitalizzare di più, il Pisa vive questa categoria con grande entusiasmo, noi dobbiamo stare molto cauti nei giudizi, siamo fuori strada se vogliamo vedere una squadra che prende a pallonate e crea 15 occasioni da goal contro il Pisa. Oggi il Pisa è venuto qui per fare un punto, anche il Torino ha fatto fatica a segnare contro il Pisa. Guardo al quinto risultato utile consecutivo”.

Rino Gattuso:”Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, non era facile, la Pro è una squadra che gioca sulle seconde palle, su un campo difficile, una partita contro una squadra che non è bellissima da vedere ma molto concreta. Nei primi 25′ abbiamo fatto di tutto per farli segnare, poi ci siamo sistemati. Dobbiamo giocare sempre con umiltà. Spirito, senso di appartenenza, questo mi piace molto del Pisa. Mi piacerebbe qualche giocatore che metta qualche palla in più o sia decisivo negli ultimi 16 metri ma quando ho in testa di osare qualcosa in più ho paura, perché diverse ne abbiamo perse all’ultimo. Dobbiamo sempre essere compatti. Ci vuole grande fisicità per giocare contro la Pro, Ebagua è un giocatore di qualità, Mustacchio se non lavori bene Ti parte via, certo deve essere imbeccato bene ogni volta che la palla va in area ma è pericoloso. In più quando la Pro mette la palla in area devi stare sempre attento a correr dietro a tutti i giocatori,a stargli dietro,  sulle seconde palle. È una squadra scorbutico, gioca sempre sulle seconde palle. Per salvarsi l’obiettivo è sempre compreso tra 46 e 50, tranne due o tre, la differenza la fanno la voglia e gli episodi. Il bello del calcio è che quando ne sbagli una puoi rimetterti in gioco dopo 5 o 6 giorni. Dobbiamo essere orgogliosi di giocare per il Pisa, poi a Gennaio vedremo quel che succederà. Non siamo aiutati da nessuno, ci aiutiamo con il nostro lavoro e le nostre prestazioni”.

Paolo d’Abramo