Panucci:” Ci vorrebbe per noi qualche figlio di buona donna in campo”

La Sala Stampa. Panucci, Secondo, Varini, Scazzola, Sprocati e Luppi

Christian Panucci Christian Panucci

Panucci, Secondo, Varini, Scazzola, Sprocati e Luppi. Le voci dopo lo spettacolare 3 a 3 tra Pro e Livorno al Robbiano Piola.

Christian Panucci: “Se vogliamo fare il salto di qualità non dobbiamo prendere i goal che abbiamo preso, qualcuno non l’ha ancora capito. Abbiamo preso goal e poi, per 20-25 minuti, siamo stati molto fragili. Nel secondo tempo la partita l’abbiamo fatta noi ma ci vorrebbe per noi qualche figlio di buona donna in campo, siamo troppo bravi ragazzi, troppo corretti. Abbiamo giocato in un ambiente difficile, c’era tutto l’ambiente che sosteneva la Pro Vercelli ed i ragazzi hanno tirato fuori il carattere. Ho visto passi in avanti dal punto di vista fisico, quando ripartivamo lo facevamo in tre, il problema è più a livello mentale, i giocatori che guardano la partita non mi piacciono, con il pressing loro trovavano la superiorità perché Castiglia si allungava molto. Ci sono segnali di miglioramento ma i goal presi non sono da prendere. Ho visto una Pro Vercelli con grande spirito e coraggio soprattutto nel primo tempo. Ceccherini mi ha chiesto lui il cambio perché non si sentiva bene. Con Cristiano siamo cresciuti insieme nel Genoa, gli auguro di restare in serie B”.

Il presidente della Pro Vercelli Massimo Secondo: ”Ho visto una Pro che ha fatto tutto il possibile per vincere. Non vorrei parlare del dodicesimo uomo per il Livorno ma oggi dire che la direzione di gara è stata a senso unico non rende l’idea, il timore che il Livorno potesse perdere a Vercelli era troppo grande. Il rigore e il fuorigioco. Nella stessa zona di campo, Castiglia è stato ammonito e Ceccherini no. L’espulsione che doveva essere nel primo tempo è stata nel recupero. Anche l’azione del primo goal del Livorno è viziata da un fallo evidente e quando uno si strappa la maglietta da solo viene ammonito (Ronaldo, nduc). Con questa voglia di far bene ci salviamo, anche giocatori che fino ad ora non avevano avuto sufficiente spazio, come Sprocati e Beretta, hanno fatto benissimo. Ora andiamo a fare uno spareggio e speriamo che un po’ della nostra gente venga a sostenerci. Tutte le partite che verranno saranno decisive”.

Massimo Varini: “Nel secondo tempo avevamo il fiato corto, sapevamo che Ferri, Sprocati, Beretta e Ronaldo non avrebbero retto novanta minuti, erano previsti cambi diversi ed invece il mister ha dovuto rivoluzionare. Alla salvezza ci crediamo fino in fondo, abbiamo i valori morali e tecnici.

Cristiano Scazzola:” Nel primo tempo ho visto giocate che era dal Girone d’Andata che non si vedevano, tre tocchi, 5 tocchi da centrocampo, molto bene, potevamo chiudere l frazione con il doppio vantaggio. Nel secondo siamo partiti bene nei primi 7-8 minuti, poi è calata l’intensità ed abbiamo sofferto e sono emerse le qualità dei singoli del Livorno. E negli ultimi minuti, un nostro giocatore che doveva andare a rinviare gli è passata sotto. Quando concedi 1-2- giocatori che non stanno bene, sono situazioni che si pagano, il cambio di Beretta non era preventivato ma è importante che quando uno entra a partita in corso possa determinare la differenza. Crediamo alla salvezza, la forza e l’intensità devono essere queste, la strada è questa. Contro l’Entella non sarà determinante perché ne avremo ancora altre”.

Mattia Sprocati:”Sono contento della mia prestazione, un poco meno per il risultato perché volevamo vincere questa partita. Quel rigore ci ha spiazzati. Dedico il goal ala mia famiglia. Sì, a volte buttiamo troppi palloni, dobbiamo imparare gestire i più la palla”.

Davide Luppi:”Sono soddisfatto della mia prova, avrei sperato che potesse bastare per portare i tre punti a casa. La scelta del mister è stata ottima ed è stata ripagata perché Sprocati meritava di giocare fin dall’inizio. La nostra vera prima punta è Ettore, ora siamo tutti giocatori che hanno gamba, il gioco viene modificato, ci sono le qualità per farlo. A Chiavari la partita ci farà capire come possiamo comportarci, possiamo raggiungere la salvezza direttamente. Alla domanda dell’Umile il Pirata risponde: Sono in prestito dal Modena. Al di là delle dimensioni della città, la storia del Modena negli anni recenti è stata diversa, c’è un attaccamento forte e c’è più pressione perché la gente la vive in modo spassionato, c’è gente che rinuncia alle vacanze estive per andare a vedere il Modena”.

Bellissimo il gesto dei Leoni dopo il primo goal di Sprocati, a mostrare la maglia di Ettorino, nota umile del Cronista Innamorato (nudci).

Paolo d’Abramo