Sogni e ricordi

Innamorati più che Tifosi

Sogni e ricordi. In questo 16 di agosto 2015, dopo che la tempesta si è abbattuta in città, a Vercelli, alberi sradicati e tetti divelti, non ho gran voglia di scrivere intorno al calciomercato della Pro, anche se forse mi farebbe bene e piacerebbe anche a lui, a Rocco, un tifoso Leone che se n’è andato. E’ sempre troppo presto quando un tifoso della Pro se ne va. Un Tifoso, un Innamorato di Pro. Condivido con Rocco diversi ricordi, i più recenti al passeggio dell’Umile per corso Libertà, la sosta e la conversazione con chi la Pro ce l’ha nel cuore. Rocco era uno di questi, la Pro ce l’aveva nel cuore così come aveva vissuto gli anni d’oro dell’Hockey a Vercelli, con l’Amatori Maglificio Anna. E così, all’angolo di quella che i vercellesi chiamano la piazzetta dell’Aci quando ormai sono anni che l’Aci sta in Corso Fiume, in piazza Alciati, nel crocchietto di amici a parlare di calcio e di Pro, c’era lui, sempre. E quando passavo sentivo la voce “Novità?”, le novità ci sono sempre e non ci sono mai, per noi che viviamo di Pro, l’abitudine alla Passione è il filo rosso che Ti porta sempre allo stesso pensiero. Le novità sono il calciomercato d’estate, i ripescaggi quando erano anni grami e gli infortuni e le ipotesi di formazione per la partita che stava arrivando, il sabato o più spesso la domenica, nel tempo che abbiamo vissuto in giro per i campi sportivi dei villaggi che ho tante, tante volte scritto su queste pagine, molto prima di Modena, a Bolzano contro il Bolzano e non contro il SudTirol (anni ’70 altro che Preistoria), a Vercelli al Robbiano Piola. Rocco, con la sua voce profonda e la sigaretta in mano parlava di Pro, gli occhi s’illuminavano e ti accendevano della stessa Passione. Di gioia, di rabbia. Mi ricordo qualche abbraccio, per esempio dopo la prima promozione in B, e l’anno scorso. Anche durante quelle trasferte in pullman, quando il padre virtuale del Club Forza Pro ed il nonno, il Centro Coordinamento Club Pro Vercelli, organizzava le trasferte e si partiva, fiduciosi e allegri all’andata, spesso abbattuti al ritorno ma mai tristi. Qualche volta, nel corso degli anni, con gli Innamorati della Curva. Mi ricordo di tanti tifosi, ne ho già nominati, alcuni non li ho conosciuti, non ho l’età. Il Sartù, per esempio, che appoggiava la giacca alla ragnà, alla recinzione metallica della Gradinata Nord e poi faceva su e giù, su e giù seguendo l’azione dei Leoni, agitandosi, urlando. Si sa, per la passione d’Amore le persone si trasformano e la Pro è una grande passione d’Amore. Tanti tifosi mi restano nella mente, non riesco a scriverli tutti, prima di tutto perché sarebbero troppi e poi perché già le mie dita sui tasti schiacciano troppo nervose e mosse dall’emozione, quasi sudata. Devo aver sognato stanotte o forse l’ho vissuto in diretta, di ritorno dallo spareggio di Pavia perso contro il Legnano, a commento della negativa prestazione di uno dei nostri e sulla sua abilità di calciatore Rocco disse con quell’espressione colorita che caratterizza il parlare in dialetto “T’è mai s-ciarà ‘n purchet ’ndè n’bici? Mi iu mai s-ciaralu e quand ca l’ven a Varsej al circo ai vac semp, mi al circo m’pias (Tu hai mai visto un maiale andare in bicicletta? io non l’ho mai visto quando viene a Vercelli il circo io vado sempre, a me il circo piace)”. Rocco, insieme al Sartù ed insieme ad un altro grandissimo, Giorgio George Perfumo. Giorgio aveva un negozio che mi ricordo era per il corso, non troppo distante da quella piazzetta dell’Aci che ho nominato prima, un negozio di coloniali, articoli militari, confezioni. Un giorno arrivò un rappresentante, scavo nella mia memoria mi pare del Ma.Co.Bi. azienda dell’industriale tessile Bruno Cavallo, allora presidente e sponsor dell’Asti. Arrivò nel negozio di George per proporre il campionario ed il nostro si era convinto a far l’ordine ma quando venne a conoscenza del nome aziendale, lo accompagnò alla porta, lo cacciò personalmente fuori con parole che ancora una volta testimoniavano la grande Fede Bianca. La stessa sorte toccò ad un agente rappresentante dell’azienda di Ivanoe Fraizzoli, presidente dell’Inter ed anche lui nel ramo confezioni, Ebbe, il venditore della Manifattura Fraizzoli, lo stesso trattamento, in virtù delle ben note vicende che rimandano allo scudetto scippato dall’Inter

https://it.wikipedia.org/wiki/Prima_Categoria_1909-1910

Rocco ha avuto la fortuna di essere tifoso della Pro e di averla vista in serie B, questa fortuna non toccò a tutti. E’ come un contradaiolo di Siena che nasce e cresce senza mai aver visto una vittoria di Palio. Ma la Pro è diversa, ogni partita è una battaglia di Leoni e così le vittorie non sono mai piccole, non sono state scritte con le lettere minuscole sui dignitosi campetti delle serie basse, visitate anzi vissute per lungo tempo, per la maggior parte del tempo della mia vita. Questo non vuole essere un triste coccodrillo per chi se n’è andato, deve essere un ricordo ed un’affermazione di Fede laica. Si potrebbe esser convinti che non ne fanno più, non ne producono più di tifosi come Rocco, George, l’amico Mauro Barile, ah, Mauro, quanti ricordi di chiacchierate sulla nostra Pro,  il Sartù e gli altri che non sono in queste righe, come non fanno più calciatori visceralmente legati al Fede Bianca come Miragol che, per esempio, Rocco ha potuto apprezzare. Non ci credo, di Tifosi, di Innamorati così ce ne sono ancora, ognuno a modo suo. Oggi non racconto di calciomercato, di giocatori che possono arrivare o partire, scrivo della Pro e dei suoi protagonisti, gli Innamorati. Scrivo con l’idea che qualche sogno e qualche ricordo tra quelli indicati si sono forse svolti in modo diverso ma li ricordo così, restano segni come impronte nella memoria per sempre. Mi scuso, anche, perché è troppo poco lo spazio d’un articolo, mi scuso per tutti quelli che non ho citato, ce ne sono davvero tantissimi. Ci vorrebbe un libro, e sarebbe un libro bello spesso, simile a quello dell’amico Enrico, uscito poco fa. “Gli Innamorati di Pro”, dalla A alla Z, i loro nomi, le loro storie, anzi le loro Storie. Appoggio un gagliardetto bianco al fianco di Rocco, gli farà piacere e compagnia, mi farà pensare che un poco di noi e soprattutto un poco di Pro sarà per sempre accanto a lui.

Paolo d’Abramo