Qualche modifica in cantiere
Verso la partita con il Como, di sabato al Robbiano Piola
Qualche modifica in cantiere. Così com’è la Pro non va. Fragile, prevedibile, nonostante le belle prove – ultima quella con il Livorno e alcuni brani musicati nel primo tempo di Modena – non basta la concentrazione e la determinazione dei restanti, qualche volta calano pure quelle e, con la soluzione della continuità, si rompe l’incantesimo fatto di tenuta atletica e orgoglio. E la musica dovrebbe continuare brillante fino alla fine della partita. Qualche puntiglioso Innamorato si è chiesto perché, a venti minuti dalla fine, non sia stata inserita la Linea Maginot anche contro i feroci canarini, ovvero l’inserimento d’un difensore in più, per completare la meccanica e l’ingombro del condominio plastico davanti alla porta difesa dal prode Pigliacelli. E’ andata così, non recriminiamo. In più, a centrocampo si soffre e la difesa ne risente. Davanti la questione è ancora più complessa. Il rientro anticipato di Rossi e Ardizzone, ovvero il loro impiego sabato contro il Como, sarebbe – più che un azzardo – un gesto sfrontato rispetto alla salute muscolare dei due Leoni. La loro presenza sarebbe forzata, il loro rendimento costituirebbe un grosso punto interrogativo e i rischi sarebbero enormi. Occorre pazientare ancora una settimana. Oggi in allenamento Claudio Foscarini ha provato qualche modifica, per esempio lo spostamento di Germano a centrocampo e l’inserimento di Berra in difesa. E’ concreta anche l’ipotesi di rientro di Max Scaglia, lui almeno parrebbe recuperato, seppur i tempi forse richiederebbero ancora un poco di cautela. Per Castiglia non se ne parla. Di cambi davanti, neppure. Scaglia potrebbe garantire qualche cross in più dentro l’area anche se, ad onor del tutto vero, il giovane Filippini sia sempre considerato tra i migliori. Gli allibratori ci danno favoriti per sabato, al Como mancheranno l’ex romanista Cassetti e l’ex Leone Borghese, squalificati. Nonostante queste assenze in campo lombardo, le mie sensazioni non sono positive, facciamo quel che possiamo fino al rientro degli assenti illustri e poi speriamo – anche – che i desideri di Foscarini siano esauditi da Babbo Natale e dalla Befana e che nessun Gargamella d’un mondo immaginario e per questo impossibile, cambi i nomi degli arrivandi in corso d’opera, come quando chi ti porta la spesa a domicilio arriva con dieci chili di arance quando tu avevi chiesto spinaci e bietole oppure con una pizza bomba salame piccante e cotica mentre tu avevi domandato con precisione una pizza vegana. La musica è di chi la canta o di chi la scrive ? Ma queste cose non sono mai accadute nella realtà, solo negli incubi degli Innamorati più pessimisti. Per questo anche l’Umile resta convinto che con il Como si vince, si riparte di slancio, rientreranno Rossi, Ardizzone e pure Castiglia, a gennaio saranno esauditi tutti i desideri di Foscarini e faremo come il Vicenza dell’anno scorso. Ecco, in conclusione Vi ho raccontato quel che vorrei sognare questa notte, alitate di Bene come per il ritorno al goal di Marchi, che magari accade.
Paolo d’Abramo