Kusturiça ed altri artisti

Verso Terni, il primo dei tre balli di fine anno, fuochi d’artificio per le coronarie

Kusturiça perché pare suo e non lo è l’inno della Ternana prossima avversaria della Pro sabato 9 maggio a Terni. Non si può fare a meno di ballarlo – quest’inno – un chiaro richiamo al noto regista-musicista-artista naturalizzato serbo e in precedenza bosniaco. Non troppo distante di casa – come vedremo più avanti – è Kusturiça rispetto ad alcuni componenti la rosa dei rossoverdi umbri. Insomma, invece che Attilio Tesser come allenatore per gli umbri al fine di creare un ambiente armonico – a Terni – ci voleva Nenad Bjeliça che è croato e stapperò, nel senso di “sta però”, allo Spezia. Ma partiamo, dalla ripresa degli allenamenti per la Pro senza Cristiano Scazzola al Supercorso allenatori, scarico, esercizi e partitella, siamo a lunedì, prestissimo per tutto ma non per imparare a conoscere proprio l’attuale Ternana che gioca al moderno “Libero Liberati” con la sua mitica Curva Est, una polka ternana, la polka più bella del mondo, che sa di Ciriole agli Asparagi e Orvieto nel senso di vino

 

 

Attilio Tesser  – che umanamente e sportivamente ci sta anche simpatico peccato che abbia allenato il Novara schiera il 3-5-2 ovvero Brignoli; Valjent, Meccariello, Popescu; Fazio, Gavazzi, Viola, Palumbo, Vitale; Avenatti, Ceravolo con panchinari Sala, Falletti, Gagliardini, Bojinov, Dugandzic, Russo, Dianda, Eramo, Milinkovic, questa è la formazione che è scesa in campo a Lanciano, impattando 1 a 1 contro la Virtus. Se in casa Pro ci si lamenta degli infortuni pesanti di Marchi e dell’ora recuperato Ronaldo, in Umbria sembra si siano, per esempio, perse le tracce per scelta tecnica, inciampi fisici pesanti o pesantissimi (come quello occorso all’amico Alberto Masi) di Ferronetti e Bastrini, mentre di Janse si sa che ha saltato la gara in Abruzzo ma non c’è sicurezza che recupererà per sabato e potrei aver dimenticato dalla lista qualche altro di peso, non Bojinov di cui scriverò più avanti. Sabato in difesa han giocato un ’91 (Meccariello), un ’95 (Valjent che sarà anche nazionale Under 21 della Slovacchia ma non ha ancora vent’anni) ed un ’93 (Popescu). In panchina, invece e sempre sabato, Attilio Tesser ha portato due nonni giramondo – dal punto di vista calcistico s’intende e poi lo scrivo io che apprezzo Max d’anni 38… – cioè Giuseppe Russo 31anni e il beneincarne Emilov Valeri Bojinov 29anni e tre soprannomi Bojo, Toro Seduto e Piccolo Budda – 12 squadre passate uno e 13 l’altro. Insieme ai sempreverdi c’erano un bambino (Gagliardini del ’96), due adolescenti, la punta croata Marko Dugandzic e l’esterno alto mancino e franco-serbo Manuel Milinkovic, più l’italo-burkinabè Dianda ed Eramo che sono due buoni giocatori oltre al trequartista uruguagio ventiduenne dalla faccia cattivissima  Cèsar Falletti. Nella precedente gara interna con il Frosinone Tesser aveva deciso per Brignoli; Valjent, Meccariello, Popescu; Fazio, Gavazzi, Viola, Palumbo, Vitale; Avenatti in compagnia non di Ceravolo ma di Toro Seduto. In casa i rossoverdi non van benissimo, han vinto il 2 aprile con il Bari ma hanno perso con il Frosinone 1 a 0, 0 a 0 con il Perugia e scivolati uno a zero con il neopromosso – in A – Carpi. Ora s’arriva a  noi e parlare di formazione al lunedì è assai presto anche se non dovrebbero esserci sconvolgimenti epocali, difesa fatta, centrocampo anche, attacco con due alternative come punta centrale e tre opzioni per gli esterni con Belloni squalificato. Il coraggio è garantito in partenza, speriamo che si conservi per il viaggio d’andata e la permanenza, al ritorno i fuochi, d’artificio, non fatui. Verso Terni, ancora 5 giorni e sono già in pensiero.

Paolo d’Abramo