Buona la prima, Pro Vercelli vs Virtus Lanciano 2 a 1

Prima Max Gatto e poi Luca Castiglia a segno, in mezzo il pareggio di Nick Dinamite

Foto Umile

Buona la prima, Pro Vercelli vs Virtus Lanciano 2 a 1, ecco la cronaca ed il commentino finale

Pro Vercelli: Pigliacelli, Berra, Bani, Legati, Scaglia, Matute, Faustorossi, Scavone, Di Roberto, Marchi, Gatto. All. Cristiano Scazzola. 12 Melgrati, Redolfi, Emmanuello, Beltrame, Filippini, Ardizzone, Castiglia, Luperini.
Virtus Lanciano: Aridità, Pucino, Aquilanti, Amenta, Mammarella, Zè Eduardo, Bacinovinc, Di Cecco, Rozzi, Ferrari, Di Francesco. All. Roberto D’Aversa 12 Casadei, De Silvestro, Di Filippo, Rigione, Vastola, Padovan, Paghera, Lanini, Crecco.
Arbitro Antonio Rapuano di Rimini, assistenti Zappatore e d’Apice, quarto uomo Serra
Prima di tutto il giuramento etico letto da Max Scaglia con a fianco il presidente Massimo Secondo, mano sul cuore. E poi s’incomincia. Batte il calcio d’avvio la Pro che attacca da sinistra a destra rispetto alla Tribuna. Dopo 30 secondi ci prova Gatto da fuori area, blocca Aridità con sicurezza. Al 12′ Ettore Marchi ci ritenta da fuori, a lato alla destra di Aridità. Al 14′ ammonito Bacinovic per un intervento duro su Scavone. Al 17′ primo corner per la Virtus, respinge la difesa in maglia bianca, tenuta classica per la Pro, Virtus Lanciano con la casacca grigio, nero, rossa e i calzoncini bianchi. Ci prova da fuori Zè Eduardo al 18′, centrale, blocca Pigliacelli. Sul ribaltamento di fronte angolo per la Pro, batte Faustorossi, nuovo corner, mischietta e sul rimpallo terzo corner per i Leoni e quarto per la testa d’un difensore ospite. Infine, fallo di Bani in elevazione. Al 28′ ammonito Scavone per un fallo al limite del’area su Di Cecco. Batte Mammarella e la palla scheggia il sette alla destra di Pigliacelli, due minuti dopo è Di Francesco da posizione defilata sulla sinistra del fronte offensivo ad impegnare Pigliacelli in un intervento a terra. Al 32 ‘ammonito Matute per fallo di mano a centrocampo. Al 37′ cross di Mammarella, blocca Pigliacelli in presa alta. Al 39 ‘doppio intervento in area Virtus, prima su Marchi e poi Zè Eduardo su Faustorossi Rapuano fa proseguire tra le proteste di tutta la parte vercellese, dentro e fuori il rettangolo di gioco Il Goal è nell’aria e si manifesta con il piede di Max Gatto che dalla sinistra si beve 3 giocatori e fionda a rete da 20 metri, 1 a 0 per la Pro. E così finisce il tempo. Ripresa, entra nella Virtus Eric Lanini ed esce Rozzi. Subito la Virtus Lanciano in avanti, Rapuano fa togliere le striscette bianche che Pigliacelli aveva posto per delimitare, al limite dell’area piccola, la porta. Al 4′ angolo per la Virtus su intervento in scivolata. All’11’ fallo evidente su Marchi sotto ai nostri occhi dopo che – poco prima – lo stesso Marchi e Faustorossi avevano subito 2 falli consecutivi. Insomma, la palla finisce sulla trequarti a Ze Eduardo che lancia Nick Dinamite Ferrari, solo davanti a Pigliacelli da due passi conclude in rete, 1 a 1 . Al 13′ rete annullata a Marchi su cross di Scaglia e spizzata di DiRoberto, fuorigioco di Ettorino, per segnalazione dell’assistente. Ci prova Faustorossi al 17′ con tiro da fuori, alto sulla traversa. Al 18′ esce Gatto ed entra Beltrame. Ammonito Faustorossi, espulso Bacinovic, fallo di mano e Bacinovic fuori. Esce Di Francesco ed entra Paghera, entra Castiglia ed esce Matute. Al 34′ cross di Scaglia dalla sinistra e rete di Castiglia, di testa, alla sinistra di Aridità. Al 36′ esce Bani per crampi ed entra Redolfi. Al 38′ ammonito Pucino per fallo su Beltrame alla trequarti. Al 40′ esce Ze Eduardo ed entra Padovan. 4 minuti di recupero. Finisce così, 2 1 per la Pro. Evviva. Ora il commentino dell’Umile. La Pro conquista una vittoria che non è solo frutto dell’orgoglio, è, un auspicio più che già una certezza, la conferma d’un gruppo di buon livello qualitativo e di già bella coesione. Di certo lo avete già notato ma abbiamo giocatori di qualità assoluta, calciatori encomiabili per abnegazione, giovani di prospettiva che, come tutti i giovani, alternano fasi di esaltazione ad altre piccole amnesie, ampiamente scusabili soprattutto quanto si vince. Son convinto che quest’anno ci divertiremo, soffrendo più o meno in funzione di quelle piccole casualità che dipendono dal Fato, un incrocio casuale può cambiarti la vita o l’umore per una settimana, la freccia di Cupido o il mancato sacrosanto fischio d’un fallo su Ettorino o Faustorossi, casomai non ci pensasse poi Castiglia con la complicità di Scaglia a togliere le castagne dal fuoco tiepido del sole di settembre. E rendere così felice la Casa Bianca che è nel nostro Cuore.
Paolo d’Abramo