Déjeuner sur l’herbe del Menti, a Pasquetta
Déjeuner sur l’herbe, a Pasquetta, sull’erba del Menti, a gozzovigliare in un english breakfast con le uova e la pancetta di chi sovrappeso non è più o a far digiuno come di venerdì in Quaresima? La partita di Pasquetta e della nostra Pro al Menti di Vicenza è un’ulteriore tappa di questo Giro d’Italia calcistico che, per quanto ci riguarda, ha già superato alcune prove complesse con Gran Premi della Montagna, cronoscalate e giornate per passisti che quella della giornata delle merende sull’erba – stile Manet – ci sembra proprio una passeggiata di salute, a differenza di quanto pensi il mio amico Fabrizio, uso a veder nero catastrofico quando le cose vanno bene ed essere ottimista nei disastri dei quali abbiamo perso memoria ormai da 8, 9, 25 giornate, è troppo lontano il tempo. Déjeuner sur l’herbe, di Manet, ci sono polpette avvelenate? Non so se, casomai dovessimo preoccuparci, dovremmo farlo di questo Vicenza di Bisoli che ha vinto a Latina oppure della nostra Pro, compatta e quadrata dopo un periodo di oggettive difficoltà causate da motivi diversi, inesperienza, infortuni, e Rosa migliorabile come in effetti è avvenuto – nel senso di miglioramento – durante la Campagna di gennaio per la quale possiamo dire, come fanno gli agricoltori delle nostre parti verso ottobre o novembre, è andata bene, poi qualche mese più tardi – alla vendita del riso – è andata benissimo, al netto della concorrenza dei mercati orientali che qualche volta si comprano il Milan e al netto dei dazi, ovvero delle penalità inflitte agli avversari. Ci salveremo disinteressandoci delle penalità? Forse si, forse no, poco importa. Quel che conta è procedere, lunedì, nella lunga marcia avviata talora a passo di velocista, tal’altra di grimpeur. Arbitro ? Nasca di Bari, sono fiducioso, è un buon arbitro. Formazioni? La voglia del nostro, perché sarebbe ancora nostro, Ebagua, di far vedere quanto vale giocando nel Vicenza, la voglia di salvarsi di Bisoli e del suo gruppo. Il Vicenza attualmente è lì, dentro l’area play out ma ha una squadra di tutto rispetto, oltre alle assenze degli infortunati Zaccardo Siega e Fabinho, di Gucher squalificato. Bisoli potrebbe schierare l’usuale 4-3-3 con Vigorito in porta, Pucino, Davide Bianchi, D’Elia, Zivkov, Urso, Signori, Rizzo, Giacomelli Ebagua De Luca. E noi? Abbastanza bene, grazie. Squalificato Emmanuello . Provedel, Berra Luperto Bani Legati Eguelfi, Palazzi Vives Altobelli o Germano o Castiglia, Aramu e Rolandinho. Ballottaggio tra Altobelli, Germano e Castiglia per un posto a centrocampo, l’ipotesi Nardini come interno mi parrebbe meno probabile ma non si sa mai. Squadra che vince fuori casa perde quella successiva, interna, potrebbe verificarsi, ne siamo quasi certi. È una tappa con qualche asperità ma nessun hors catégorie, ce la possiamo fare per proseguire la nostra lunga marcia chepperò non è la ritirata dei cinesi, la nostra fuga per la vittoria, la nostra salvezza.
Paolo d’Abramo