In attesa

In attesa In attesa

In attesa. Con i play out a metà – la gara di ritorno tra Ascoli ed Entella si giocherà giovedì 31 maggio ripartendo dallo 0 a 0 – e i play off rimandati di una settimana per la penalizzazione che fa scivolare il Bari d’un posto – gli Innamorati di Pro, quei pochi attivisti rimasti ed i molti in forma di vita apparente, s’interrogano sul futuro dopo l’ultimatum del presidente Secondo, lanciano accorati canti d’amore e di affettuosa preventiva nostalgia verso l’attuale proprietà,  cercano notizie ovunque ed ovunque non trovano soddisfacenti riscontri, impazienti fremono nella beata e laica speranza che resti il laico Salvatore o che ceda ad un gruppo in grado di garantire un meraviglioso futuro – ma già un ottimo presente – alla Bianca Casacca. Mi permetto umilmente di conservare qualche perplessità su di una pur parziale forma d’azionariato popolare, comprendo il senso del potenziale progetto ma siccome, come spesso ci hanno ricordato, non siamo e non abbiamo in tempi recenti affrontato il Real Madrid e neppure il Barcellona, e non avendo gli euro e le capacità manageriali di Florentino Peres o di Josep Maria Bartomeu, sappiamo bene che a Vercelli e dintorni sono in molti ad essere o poveri o tirchietti. Ci si affiderebbe ai ricchi e generosi, li stanno cercando. Allo stesso modo comprendo gli sforzi ed i doveri d’informazione nello scovare possibili acquirenti  tra le pieghe delle sfumature, dei cenni e delle voci di piccoli passaggi che non si possono neppure definire corridoi. Tra le grandi e multinazionali aziende, tra i facoltosi mecenati del territorio. Non è più, o non è ancora il tempo di un benefico comitato salvaPro, in una Società in genere comanda uno solo, generalmente quello che mette – tanti o pochi – soldi e capacità manageriali circondandosi di collaboratori fedeli e capaci. Tra le voci, girano insistenti quelli d’un paio di gruppi industriali importanti anche se non è chiaro se ci sia stata una manifestazione  volontaria d’interesse da parte dei potenziali acquirenti, d’un gruppo imprenditoriale tra Brescia e Bergamo, di chi già forse era in procinto di prendere la maggioranza di quote della Pro. Già, già. Già l’anno scorso, o due- tre anni fa, nella Stagione degli addii imminenti, avevo sommessammente chiesto da queste righe una sorta di bollettino settimanale – facciamo quindicinale,  dai – delle trattative in essere, eventualmente presenti, in arrivo ma annunziatesi. Anche senza far nomi, o cognomi. Tutto tace sempre, le conferme e le smentite, in attesa d’un cenno, un riscontro, non c’è nessuno, forse c’è qualcuno ma si devono valutare gli asset con una due diligence, resto io, come sempre, resta con noi, non ci lasciare. Intanto i procuratori si muovono, i calciatori anche, contatti, serie B, aspettiamo la fine dei play, no dai, voglio un contratto in B, anche in C ma lungo e vantaggioso, denaro e successo, l’amore e la salute vengono a braccetto un passo indietro. C’è ancora tanto tempo davanti a noi, l’estate, il calciomercato, i derby con Novara Alessandria Gozzano Cuneo ed Albis(s)ola che è un bel posto, per la ceramica, il mare, l’entusiasmo della promozione in C. Stiamo alla finestra, in attesa di smentite, conferme, silenzi, assenze, partenze tante ed arrivi, pochi. In attesa, di notizie per i miscredenti, per chi da tempo ha vissuto il disamore, per chi crede che con le Società di calcio ci si guadagna e chi invece pensa che solo l’Amore muove il cielo, le stelle e tutto il resto. Io resto molto fiducioso. Waiting for Love. Auguri.

Paolo d’Abramo