Due trasferte difficili

Due trasferte difficili. Il prossimo avversario della Pro sarà il Parma, sabato al Tardini.  L’ultima volta che vidi la Pro a Parma fu il 27 maggio 1973, fu anche l’unica possibile, alla fine di quel campionato di serie C il Parma venne promosso in B, la Pro finì 13esima, sconfitta per due reti a zero quel 27 maggio. Era un’altra Pro, ed un altro Parma, la maglia biancoscudata dei padroni di casa restava impressa.

https://it.wikipedia.org/wiki/Unione_Sportiva_Pro_Vercelli_1972-1973

https://it.wikipedia.org/wiki/Parma_Associazione_Calcio_1972-1973

Potrebbe finire nel campionatoodierno come in quel 1973, certo è che se guardo alle quote degli allibratori, c’ poco da fare, la Pro risulta irrimediabilmente sconfitta, mi pare che il 2 danzi sul 6.5.  La Rosa del Parma, con qualche nostro eccellente ex e guidata da mister D’Aversa è quella indicata sotto

https://www.transfermarkt.it/fc-parma/startseite/verein/130

non cambiano le opinioni dei tifosi vercellesi sull’attuale torneo di serie B, sul campionato della Pro, il pareggio con la Virtus Entella ci ha portato a quota 17, più o meno in linea con le scorse stagioni, dobbiamo girare intorno ai 22 -23 punti per coltivare ancora idee di salvezza, ma anche in questo caso c’è chi è convinto basti meno. Di sicuro le prossime due consecutive lontano dal Robbiano Piola saranno di quelle impegnative, Parma e Venezia, nessuna gara è persa in partenza e le vittorie più belle sono quelle inattese, sarebbe sufficiente ricordare il Mundial 1982 degli Azzurri o lo spareggio di Modena per la Pro. La conferenza stampa di Giuseppe Vives non ha aggiunto o tolto nulla allo stato d’animo ed alla condizione, all’umore del gruppo, alla determinazione. Quando mancano Parma e Venezia fuori casa, Spezia al Robbiano Piola, le Fere al Liberati ed il Cittadella nell’ultima in casa nostra, 5 o 6 punti sono un bottino accessibile, in attesa dei necessari aggiustamenti di gennaio che dovranno per forza di cose essere pronti per scendere in campo subito, senza dimenticare il recupero di Rovini e di Jidaiy, se del primo si è incominciata a rimpiangere  l’assenza proprio nel momento del suo infortunio e qualche voce non confermata lo darebbe in partenza perchè l’Udinese lo vorrebbe veder giocare di più ( molto umilmennte non credo che partirà da Vercelli, nduc), il recupero di Jidaiy potrebbe essere un ulteriore innesto nel reparto difensivo ( Legati, Konate, Bergamelli, il rientrante Jidaiy, gli adattabili – ma solo sulla carta –  Berra e Vives, Grossi mi sono stancato di considerarlo ), resta il fatto che dovremo concludere il Girone d’Andata con questa Rosa che si è dimostrata, ad opinione di alcuni miei amici e parzialmente anche mia, una delle più fragili negli uomini subentranti, undici o 12 giocatori che possono fare, quando sono in forma, la categoria ed un altro gruppo che invece no, visti i minuti d’impiego, visti i risultati. Ma, su quest’ultimo punto, la diversità d’opinione resta una costante, c’è chi rimane convinto sia univoca responsabilità dell’allenatore che non rischia a metter titolari uomini in Rosa quando dovrebbe farlo, c’è chi è concorde con le scelte tecniche e tattiche del mister, null’altro da aggiungere al riguardo. La Pro ha segnato 21 reti in sedici partite, circa la metà di queste, ovvero 10, sono state segnate in due gare vittoriose, contro il Cesena ed il Perugia, due squadre che erano in discesa libera, se aggiungiamo il 2 a 2 con il Bari, restano nove reti messe nel sacco in 13 gare, non molte. Negli ultimi cinque turni il Parma ha fatto nove punti, 3 vittorie e due sconfitte a Carpi e Frosinone, la Pro ne ha vinte 2, pareggiata una e perse due.  Resta valido e pacifico il mantra ipocondriaco che ci sarà da soffrire fino alla fine e nessuno mai ci ha garantito che saremmo stati felici con costanza di risultati  in questo campionato di B ma felici per il fatto di farla, la B, impreziosita dalle vittorie eclatanti contro squadre quasi disarmate e nel derby, ma ormai quella è sì una costante degli ultimi anni.  Andiamo a Parma per non fare le vittime del sacrificio laico ma per giocarcela contro i padroni di casa che hanno fatto 23 goal e ne hanno subiti 16, noi 21-25, come scrivevo sopra. Soffriamo e Vi prego, non riditeci che la nostra dimensione di forza non può che essere questa e che spesso gli arbitri  – invero quest’anno  modesti ad opinione di molti tifosi – ci hanno penalizzato. Orgoglio e passione, due o tre punti nelle prossime due trasferte per chiudere al meglio il 2017, quanto ci basta come regalo per gli Oh bej.

https://it.wikipedia.org/wiki/Oh_Bej!_Oh_Bej!

Paolo d’Abramo