Pro Vercelli vs Carpi, le interviste di fine gara
2331 spettatori, 1684 abbonati, 13mila euro abbondanti l'incasso
Pro Vercelli vs Carpi, le interviste di fine gara.
Massimo Secondo, presidente Pro Vercelli:”La squadra ha fatto bene, tutti hanno visto quel che è successo in campo, se c’era una squadra che meritava di uscire con una vittoria anche con più di due goal di scarto, era la Pro. Non mi chiedete il perché non abbiamo vinto. Gli avversari sono venuti qui a menare e sputare e noi siamo usciti in 10. Ora andiamo a Chiavari, una partita cui tengo moltissimo, dovremo fare la stessa partita di oggi. Non ci sono alibi di nessun genere, a Chiavari a cercare i tre punti, atteggiamenti come quelli di Bari ce li dobbiamo scordare. Noi dobbiamo giocare con questa voglia e questa intensità.Oggi abbiamo avuto Sfortuna, arbitro in giornata sbagliatissima, pali, rigori clamorosi non dati a noi, non si può non dare quel fallo di mano in area. Abbiamo capito dopo 5 minuti come doveva finire la partita. Alla lunga comunque non ci devono essere alibi, i punti che ci mancano, a Bari dovevamo giocare come oggi, così ad Avellino. Oggi, con una delle candidate alla A, così come nel prossimo turno, possiamo giocarcela e non possiamo mettere solo in casa quest’intensità. A Chiavari abbiamo fatto sei partite e preso due punti. Il mister dovrà preparare a al meglio la partita come oggi, come hanno fatto i ragazzi, Chiavari è il posto giusto per invertire la rotta”.
Moreno Longo:”La partita si è svolta come da spartito, la difficoltà stava nell’interpretazione, affrontare il Carpi non è facile per nessuno, cerca di far giocare male l’avversario. Abbiamo interpretato molto bene la partita, attenti alle loro ripartenze e nelle nostre transizioni. Con l’occasione di Ebagua e i due pali si poteva portare a casa la partita. Mi è piaciuto lo spirito gagliardo, ripartiamo da qui, migliorando tutte le situazioni. Con i cambi volevo dare ai ragazzi un segnale per crederci e provarci fino alla fine, il Carpi ci teneva in apprensione ma senza pericoli. Ebagua l’ha colpita troppo bene, peccato. Le scelte del centrocampo, oggi perché Palazzi ci permetteva di essere efficaci sulle loro ripartenza, Emmanuello ha disputato un’ottima settimana, Castiglia si era impegnato parecchio ed Altobelli era calato di tono. Emmanuello ha preso una botta alla testa, lo abbiamo tolto, era pericoloso lasciarlo dentro, a Palazzi ha preso una forte contusione sul quadricipite. Mi dispiace che purtroppo si arriva ad affrontare queste partite con un atteggiamento (terna a bitrale, nduc) che fomenta la tensione che c’è in campo. Oggi l’atteggiamento è stato quasi al limite del provocatorio. Mammarella è sanissimo, il suo problema è risolto, non gli ha permesso durante l’estate di lavorare, fa fatica a trovare la condizione migliore ma resta un giocatore fondamentale. Eguelfi è fermo da due mesi e starebbe peggio di Mammarella, questo è per tutti quelli che sognano di fare l’allenatore. Konate ha bisogno ancora di due-3 settimane”.
Fabrizio Castori:”Di punti avevamo bisogno anche noi, oggi non dovevamo perdere, la Pro qui costruisce la sua roccaforte, abbiamo preso un punto e va bene così. A Vercelli se giochi palla perdi, anche la Pro Vercelli gioca palla lunga, sul sintetico è così, siamo stati bravi ad adattarci, non puoi venire qui a fare tiki-taka . “.
Ivan Provedel:”I miei compagni sono stati bravi, non ho fatto nessun intervento, un’uscita su palla inattiva e basta. Loro per venire qui hanno anche cambiato modulo, le occasioni vere le abbiamo avute noi ma vedendo da dove arrivavamo, un pari per colpa nostra con il Latina, lo stesso con la sconfitta a Bari, abbiamo avuto una bella reazione caratteriale”.
Sebastiano Luperto :” Abbiamo studiato molto bene l’avversario, loro ci aspettavano per ripartire, ripartiamo noi da questa ottima prestazione, siamo stati belli compatti, abbiamo fatto una grande partita. A tre non avevo mai giocato ma mi trovo benissimo. Ambiente tranquillo ma noi dobbiamo dare il massimo per questa città e questi colori”.
Ripresa martedì pomeriggio.
Paolo d’Abramo