Pro Vercelli vs Cittadella, le interviste

Pro Vercelli vs Cittadella, le interviste. 2467 spettatori di cui 1627 abbonati, incasso 16.222 euro. Massimo Secondo:”Oggi abbiamo sbagliato la partita, tutti gli 11 che sono scesi e stati in campo, questa è stata una partita sbagliata e irripetibile, è difficile trovare un’altra lettura, per fortuna la settimana prossima ne avremo un’altra. Ringrazio i tifosi che hanno sostenuto la squadra nonostante una brutta prestazione, la grande maggioranza. I 4 imbecilli che dopo 10 minuti di gioco hanno incominciato ad insultare i nostri giocatori non credo che stiamo parlando di tifosi. Abbiamo avuto contestazioni in C1 con una sconfitta in 35 partite, se c’è una situazione in cui i tifosi danno una mano, bene. Sto parlando di una piccola minoranza, il presidente non ce l’ha con i tifosi ma con quegli imbecilli che dopo 10 minuti di gioco contestano i nostri giocatori. Se il clima è questo allora alla fine dell’anno ci porremo delle domande. Spero che da parte di tutti ci sia un minimo di sostegno ai ragazzi e all’allenatore, risparmiando ironie ed insulti. Non ci sentiamo i migliori, vorremmo essere messi nelle condizioni di lavorare, sfido chiunque a lavorare in queste condizioni. Preferisco se invece di insultare stiano a casa loro, quelli che incoraggiano ce li teniamo stretti. Tra 5 minuti pensiamo a Spezia e Benevento”. Massimo Varini:”A Trapani avevamo fatto la miglior partita, oggi la peggiore. Dopo il primo errore abbiamo smesso di giocare, sono dell’idea che in queste partite quando si sbaglia si sbaglia tutto, nel calcio ci sta anche questa prestazione, oggi eravamo in grado di fare poco, abbiamo perso tutti i contrasti, loro hanno creato 7 occasioni e ne hanno fatti 5. Noi dobbiamo cercare di continuare a lavorare con grande impegno e intensità, la settimana di lavoro che è stata fatta non faceva presagire questo. Sono tranquillo, queste lezioni servono un po’ a tutti, è giusto criticare quando le cose non vanno bene ma il campionato è lungo e faremo quel che dobbiamo fare, faremo meglio dell’anno scorso. Oggi avevamo un avversario che quel che faceva gli riusciva benissimo e noi siamo stati sottotono”. Roberto Venturato, mister Cittadella:” Il primo obiettivo è conservare la categoria, merito della Società per serietà e organizzazione. Nel primo quarto d’ora abbiamo sofferto perché avevano preparato bene la partita, poi siamo riusciti a farlo, con gli attaccanti che si sono messi a posto. Ci sta la grande prestazione nostra ma penso che la Pro sia una squadra di valore costruita con logica. Oggi su questo campo ci stava che giocassero uomini con baricentro basso, scelta tecnica dettata dalla partita. A tre giornate dall’inizio restiamo con i piedi per terra, il campionato è una grandissima maratona, mi dispiace aver preso goal, è una cosa su cui stiamo lavorando molto ma giochiamo per vincere, sempre”. Alessandro Budel:”Nessuno se l’aspettava, io per primo, ci eravamo creati convinzioni e sicurezze. È andata, dobbiamo avere la capacità di riprendere da zero. Quando giochi con il trequartista avversario è più difficile trovare gli spazi. Dobbiamo cercare sempre di giocarla, soprattutto ora, con la testa un poco più libera. Gli episodi negativi che sono nati oggi sono frutto dei nostri errori”. Moreno Longo:”Una sconfitta che brucia, inaspettata nel modo in cui è avvenuta, vorrei farmi io carico delle responsabilità. Una di quelle giornate in cui si sbaglia tutto e di più, i goal del Cittadella sono arrivati attraverso errori individuali. Il primo quarto d’ora mi sembrava di vedere il primo tempo di Trapani, poi dopo il primo errore non siamo più riusciti a trovare il bandolo della matassa. La squadra ha le soluzioni per giocare quando marcano Budel e quando non lo marcano, i ragazzi sanno benissimo cosa fare. Squadra costruita per fare il 4-3-3 e abbiamo gli uomini per farlo, cerchiamo di capire dove possiamo migliorare. Facciamo due passi indietro. Quando un giocatore sbaglia è perché non è messo nelle condizioni psicologiche di fare bene, in questo l’allenatore può e deve incidere, l’allenatore deve infondere la tranquillità per evitare gli errori di oggi. Dopo 7 giorni non si può mettere in discussione quello che è stato fatto prima”.
Paolo d’Abramo