La lunga estate calda
giovedì, venerdì, sabato e Domenica con la Virtus Lanciano !
Se il termometro della Passione, dell’Ammore vero ma sincero fosse rappresentato dal numero, dall’intensità degli Innamorati presenti alle sedute di preparazione alla battaglia di domenica – più riscaldante d’un bove – con la Virtus Lanciano saremmo ancora in piena estate, un’estate caldissima, come non si viveva da tempo, quella che abbiamo passato in quest’anno fatto di salvezze, magie su punizione, attese per un Daspo che sta per finire e sogni a occhi aperti, con il Robbiano Piola gioiello come il Sant’Andrea che è punto di contatto, quasi fusione tra Gotico e Romanico ed il nostro Stadio, meraviglioso Martini agitato non mescolato, tra la Tribuna vincolata dalla Sovrintendenza e l’ampliamento cui manca solo un Leone che ruggisce tra le gabbie che saranno l’11 ottobre, giorno del derby. Alla prova di questo pomeriggio, come Umili Missionari Laici della Parola Bianca, abbiamo visto calciatori in gran forma ed altri che la forma la van prendendo, tra un paio di polacchine grigie, evoluzione delle calzature da football ed un cross con l’orologio, tipo quelli di Max, Scaglia. L’altro Max, ci fa già sognare, in gran spolvero, come il Robben delle migliori occasioni, machedicoRobben meglio di Finozzi o Marongiu, per un TascheriMarchi che noi vorremmo macistino sempreinpiedi ed invece guatiamo in partita qualche volta, con le imprecazioni verso la giacchetta un tempo nera, imitando l’Aldo di alessandrina memoria, anzi di Cavalliana memoria, nel senso di Bruno presidente dei Grigi. Ora, la Pro c’è. Ma domenica, contro la squadra di Valentina Maio presidente, e del suo consorte Manuel Turchi giocatore (ma non così Giocatore come il nostro grandissimo Simone Emmanuello), dovrà vedersi tutta la sua nobiltà, intendo. La Pro c’è, ci sarà domenica, con qualche assenza e tanta rabbia agonistica, per raggiungere al più presto l’obiettivo, che per tutti è ad alta voce la salvezza, ma nei sogni dell’Umile almeno il dodicesimo posto ma anche qualcosa in più. Fausto Rossi che prova la pista sintetica come Mennea il fantozziano tartan di Città del Messico, al suo fianco ancora un giro di roulette, tra Scavone, Matute e Ardizzone o Castiglia che scalpita. In ogni modo per fargliela vedere , in senso sportivo, agli abruzzesi, che quasi sapessero del suo arrivo, ci hanno cecato con una scarpata MM 18, pellaccia dura ma in recupero incerto, certo, chissà, un saluto plurimo a tutti gli amici della città di Porta San Biagio, a Eric Lanini che – pare – ci rifiutò ed in generale anche ai dintorni della città nobilitata da Federico II. Punti interrogativi sparsi, tra una difesa da decidere con Bani, Redolfi, Legati e Filippini, il centrocampo che fulcra su Fausto Rossi cui non possiamo chiedere di più che per domenica un paio di reti, di assist e tanta energia, e davanti il Gatto delle meraviglie, il RobbenDiRoberto dei tempi migliori, ed un Ettorino che si scrolli di dosso tutti i pensieri con tanti Om, mantra della creazione, anche dei goal, e con tutto il sacro laico rispetto. Lo so, chi vive di pro vorrebbe vedere dal primo minuto Matute, il vero simbolo di quest’estate meglio che a Bahia, fatta di attese, di partenze – semafori verdi, arancioni o Rossi, come Fausto – e anche di saluti imminenti, come un Natale, un Presepio che festeggeremo avanti avanti in classifica. Abbonamenti che salgono, tensione che sale, tutti allo stadio, Robbiano Piola, se lo merita il Primo Tifoso, e ce lo meritiamo anche noi, quasi al termine di quest’estate del 2015, diversa da quella del ’42, così calda e ribollente di Ammore. Ve lo scrivo così, la Pro ha in questa stagione due dei giocatori di maggior talento di tutta la serie B, sono Stefano Beltrame e Fausto Rossi, non sono semplicemente due calciatori, sono due fuoriclasse, ma per dimostrare agli Innamorati la volontà di ricambiare la Passione, devono usare il cuore, non siate solo professionisti, siate soprattutto Leoni. A Cristiano non ho nulla da scrivere o da aggiungere, Lui sa già tutto. Tre Video, questa notte mi sento ispirato, per quelli giovani che, chissà, sentono i Mau Mau, per chi è nato nei dintorni del ’42 o anche prima – come il mio amico Ferruccio che quando può non si perde un allenamento – e per chi aspetta l’imminente Presepio, tra un derby ed un’Epifania di Vittorie.
Paolo d’Abramo