Eroi nel vento

Eroi Eroi

E così domenica sera al Robbiano Piola alle 20.30 la Pro giocherà contro l’Alessandria. Un derby partita secca che i Leoni avrebbero potuto evitare giungendo infine quarti ma che, con l’inopinata sconfitta ad Olbia, avremo il piacere di vivere al fresco della primavera artica, a Vercelli perché siamo arrivati quinti. Con una vittoria o un pari andremo avanti. È prevista una piccola invasione di mandrogni mentre il più educato dei disamorati a Vercelli ha risposto al mio invito ad esserci con un diniego e spiegandomi che – alla fine della fiera – se importa poco all‘attuale dirigenza della Pro di andare in serie B perché dovrebbe importare a lui che – se avessero veramente voluto salire – magari a gennaio avrebbero trasferito venduto o rescisso con qualcuno tipo Nobile Schiavon e un centrale difensivo a caso per prendere un centrale difensivo di sicurezza ed una punta, magari un centrocampista. Il portiere c’era già, in casa, Moschin. Oltre le spese delle apparentemente inutili richieste di risarcimento per la mancata riammissione in serie Cadetta. Ma, questa nebbia che avvolge come bruma la Pro di quest’ultimo scorcio di campionato, ha impedito ad altri disamorati di rispondere in modo educatissimo come ha fatto l ‘amico precedente. Tutto ciò perché il freddo del clima attuale si è ribaltato nell’anima bianca che è diventata di ghiaccio, per un Innamorato che diventa disamorato è terribile. E così, domenica sera si rischia di avere il Robbiano che si è trasformato in Moccagatta, contro un’Alessandria che quest’anno, se sbaglio mi corrigerete, con noi ha perso poche volte, forse nessuna. L’Orso Grigio è allenato da Alberto Colombo, un mister che ebbi modo di intervistare al termine di un Pro Patria vs Pro Vercelli a Busto Arsizio e ne restai favorevolmente impressionato, per la pacatezza, la preparazione, la determinazione. Dall’altra parte c’è Vito Grieco, un eccellente tecnico, quest’anno ha compiuto il mezzo miracolo laico a far giungere i Leoni al quinto posto, obiettivo stagionale, con i giovani valorizzabili si sapeva che avrebbe lavorato bene, in questo modo ha fatto, peccato per l ‘infortunio a De Marino, per il resto e per esempio Sangiorgi, Iezzi sono ampiamente cedibili a fantastilioni, Gerbi già lo è stato (ceduto) mentre si attende che il Chievo Verona ceda Mattia Bani per incassare il 50 % che andrebbe in parte a compensare il mancato rimborso per il mancato ripescaggio, rimborso assente. Un Robbiano grigio e freddo, sordo ai richiami dell’Innamorata che forse non ha tradito eppure non ha entusiasmato, bivacco di manipoli perlopiù scontenti, dotati invero d’una freddezza pronta a trasformarsi in corso d’opera, in corso di partita, se possibile. Starà ai Leoni ed al loro conducator esaltare la spargola pattuglia bianca di guerrieri del tifo. Quanto alle note tecniche, le formazioni, la strategia, il rientro di Dentello, l’impiego di CM32, la presenza di Gazzi, di Maltese, nell’Alessandria. Non contano i nomi, conterà la tigna, la garra, la schiuma dei giorni che restano e ci distanziano al ritorno in serie B. Almeno crediamoci, almeno come eroi nel vento.
Paolo d’Abramo