Ed io tra di voi

Ed io tra di voi Ed io tra di voi

Ed io, tra di voi. Una lunga pausa, quella della nostra Pro, la pausa del generale Inverno con le sue Feste. Ed anche la pausa dell’Umile, non c’è nulla di rilevante da scrivere se non parole conturbanti o turbanti, meglio turbanti. Nostra Pro, nostra si fa per dire, o scrivere. Siamo primi in classifica ed in concreto, virtualmente un po’ più giù. C’è il mercato, il calciomercato, per la Pro poco o nulla, il dubbio che il nome del mediano e nuovo arrivo Viktor Volpe si scriva con la K o con la C, con la K, credo. Sperando che non sia un nuovo Messias, nel senso che dopo il tentativo di tesseramento per la Pro Messias finì al Gozzano ed ora è ricercato almeno dal Real Madrid. Per il resto attendiamo il fortissimo Arezzo, domenica. Una parte della tifoseria soffre l’assenza di attività al banco degli acquisti, gli altri “a prescindere” tifano Pro. E come Aznavour, il compianto Aznavour, Vito Grieco che si rende conto – chiuso tra gli sguardi e le parole di chi è in totale accordo per ragioni d’investimento o di riguardo nei confronti del Principale – di poter arrivare 1 o giù di lì, riceve dal datore di lavoro e dal suo consigliere sportivo gli inviti a rispettare gli obiettivi, valorizzare i giovani e raggiungere i play off, ci mancherebbe. Per non turbare l’armonia del gruppo, si dice. Così la vedono i tifosi e la traducono, così non si rischia il fallimento come tante realtà illustri pressoché scomparse o giù di lì. Al momento l’opinione realistica è che il presidente Secondo non troverà – alle sue condizioni – compratori, serenità, anche la prossima Stagione sarà iscritta, i sacrifici si fanno fino in fondo. Il mister, il nostro mister Vito Grieco, è – oltre che molto bravo – anche molto simpatico agli occhi di tutti i tifosi, in particolare di quelli che fremono apprezzando una Rosa mancante di due o tre petali accessori, due o tre foglie d’oro per arrivare 1, o almeno provarci, ad arrivare 1. E se non d’oro, anche un paio di giovani o meno giovani che non siano raccomandati – nessuno lo è qui – ma scovati in qualche campetto e portati per spingere i Leoni sempre più in alto, come una volta la grappa Bocchino. Ed io tra di voi soffro, come sempre per questa Pro che vorrei vedere ritornare in serie B ma guarderò con la consueta passione in qualsiasi categoria. Non mi soffermo a parlare di calcio giocato, di possibile formazione per affrontare l’Arezzo, su chi dovrebbe partire tra Comi e Morra e non partirà, per motivi diversi. Vito Grieco gioca le sue carte, fare il meglio possibile, il miglior pane possibile con la farina che ha a disposizione, questa è la sfida, fare il meglio. Ed io tra di voi. Per fare il meglio, questo è il dovere, per la Pro, per i tifosi, per il Principale e soprattutto per la maglia, l’unica che conta e conterà sempre. In qualsiasi categoria.
Paolo d’Abramo