Bertosa e Ivan

È arrivato anche Max Gatto.

Bertosa e Ivan, la presentazione.

Mateo Bertosa:” Il campionato croato è finito a dicembre, in Croazia non ci sono campi sintetici per le gare ufficiali, però ci alleniamo sul sintetico. Mi sono allenato. Ho un contratto fino a giugno con clausole per dopo, il mio ruolo naturale è terzino sinistro ma ho giocato molte partite da centrale difensivo”.

David Ivan:” È una grande opportunità per me, sono molto contento di essere qui. Ho fatto partite con Primavera e Nazionale, poi mi sono allenato con la prima squadra, ce la faremo insieme, spero di dare una mano a loro. Ho giocato in diversi moduli, con la Samp ho fatto metà partite con Zenga e metà con Montella. Gioco da mezzala ma posso anche giocare davanti alla difesa. Da quando sono arrivato in Italia ho sempre giocato sul sintetico, da quando mi sono fatto male ho giocato tutte le partite. Una cosa è fare allenamento, altra è partita, sto bene. Sono sempre pronto, sono arrivato da poco, sono qui per aiutare la squadra”.

Massimo Varini:” Per Bergessio aspettiamo una risposta in serata, vedremo. Le informazioni sono di un giocatore che ha voglia, ci ho parlato io e ci ha parlato Bordone, i problemi sono legati alla situazione di classifica. In Olanda, il giocatore visionato è un buon giocatore ma ho perplessità sul fatto che non conosce categoria e lingua. Preferirei Bergessio, ora, a giugno avrei pensato diversamente. Oggi è arrivato Max Gatto. Bellomo? Non c’è stata trattativa, per Castiglia è da sei-sette giorni che non sento il Parma. A Frosinone non c’è stato risveglio, la situazione ci preoccupa, i giocatori devono dimostrare reazione, il Frosinone ha giocatori forti, anche i nuovi arrivi,  poi sono convinto che anche l’allenatore ti fa vincere. Sono preoccupato, dobbiamo ritrovare lo spirito che abbiamo sempre avuto, voglia, determinazione, fame, senso di appartenenza, chi gioca qui sa che entra a far parte di una famiglia che mette tutti nelle condizioni migliori per lavorare, il senso di appartenenza lo pretendo, ci sono squadre che spendono cifre per noi inimmaginabili, la squadra deve giocare con il coltello tra i denti”.

Paolo d’Abramo