Bianchi come la neve, astuti come cervi

Sabato ore 15 al Piola di Novara

Bianchi come la neve, astuti come cervi. Oggi è martedì, fino a sabato vivrete senza pezzi dell’Umile, entro in bianco ritiro spirituale, laico e bianchissimo, eppoi sabato soffrirò con Voi e i miei sentimenti contrastanti. Ieri c’era Mattia Bani a Vercelli o forse ho avuto le allucinazioni, mi sembrava d’averlo visto anche domenica sera dalle parti del Robbiano Piola, sicuramente un miraggio arrivato per salutare (ex)  amici e compagni. Il motivatissimo Novara si prepara al derby ben consapevole di avere tutto da perdere, con un organico di diamante rispetto alla lega bianca  di metalli che resistono alla tempra solo quando il gruppo di elementi si compatta, omogenea con le alte temperature.

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È una Pro tutta in cerchio attorno al mister, come i giocatori del Foggia domenica prima della partita, rito propiziatorio di automotivazione, le cellule si fanno tessuto vivo e pulsante. Ora Grassadonia sta lì, in mezzo al gruppo, in mezzo ai marosi che sommergono la barchetta bianca e la fanno danzare come un ?  surfista circondato dagli squali. Questo campionato cadetto che non vogliamo abbandonare come un fidanzato resta attaccato, una cozza una tellina alla roccia, nonostante i maltrattamenti della fidanzata, della suocera strega e anche degli arbitri. Ci sono Innamorati viscerali capaci di accostare l’imparzialità e la bravura tecnica dell’arbitro Velotto (ricordate Pro Vercelli vs Sassuolo di qualche vita fa?) a quella dell’arbitro Ros. Altri Innamorati ritengono che la nostra Fidanzata abbia un rapporto conflittuale con gli arbitri veneti, tipo Chiffi ( Pro Vercelli vs Spezia a febbraio di quest’anno) come mi ricorda qualche amico e, appunto, Ros. Ma Sciamanna di Pro Vercelli vs Olbia, più di vent’anni fa, era di Ascoli, Sancini di Pro Vercelli vs Padova, più di quarant’anni fa, era di Bologna. Mi ricordo anche di Fuschi di Pescara. Non pensate male, che fate peccato, siate bianchi e puri come la neve, astuti come cervi che escono di brughiera, ci fosse ancora Boskov lo vorrei subito qui. Per fortuna che in B non c’è il Var, ci sarebbe da discutere anche su questo. Eppure lo vorrei, ci avrebbero dato un rigore utile a portarci due a zero sul Foggia. Dom Claudio I in tribuna domenica, Vincenzo Torrente anche, ma per ragioni e colori diversi, credo. Nei giorni scorsi è fuggita dai sogni di alcuni tifosi, alcuni cattivissimi tra i quali non mi annovero li han definiti incubi, la figura di Gianluca Atzori, nel senso di figurina di calciatore delle collezioni di quando ero giovanissimo. Poi il sogno ha fatto un lungo viaggio, il tempo utile a trasformare Atzori in allenatore. Un depistaggio, dicono i più spaventati tra gli Innamorati sul vasello di coccio, per accapararsi l’adesivo mancante a completare la pagina della raccolta, nulla di più. E gli stessi Innamorati vorrebbero essere presi e incantati da Serse o da Dom Claudio I, questi gli obiettivi, e avere tante risorse da investire entro i giorni della Merla. Perché, se non ci saranno investimenti, con o senza GianLuca Grassadonia, andremo giù violentemente, sbattendo il petto, il crine come una giovane dagli occhi color del cielo. Caro amico Ti scrivo, sarà festa tutto l’anno, per intanto incominciamo a farla noi sabato pomeriggio al Piola di Novara la festa bianca. Ghiglione nei miei personalissimi sogni al posto di Berra, si tenta il recupero di Bergamelli che ieri ha fatto differenziato, altrimenti vedremo Berra centrale oppure Bruno. Vives no, sta bene in mezzo al campo, a governare l’equilibrio della barchetta che si deve trasformare in motosilurante. Castiglia Vives Germano. Per il resto, tutto come sempre, il dubbio Vajushi/Bifulco, sul lato opposto Firenze, in mezzo Raicevic. Vincere o morire dentro, sportivamente ça va sans dire. Noi Innamorati non possiamo di nuovo morire dentro, dopo il tuffo al cuore con i satanelli foggiani, Grassadonia vuol continuare a vivere sulla panchina bianca, Eugenio Corini mister del Novara ha una corazzata che prima di affondarla può star moderatamente sereno nei suoi alloggiamenti. Tutti a Novara, tutti a Novara, so bene che non sarà così, lo scrivo ugualmente perché tra gli altri sogni c’è anche quello di vedere tutta la curva ospite del Piola di Novara e un terzo della gradinata opposta alla tribuna stracolme e ribollenti di tifo al pari del Robbiano Piola domenica straripante di rossoneri pugliesi. Vedremo, partita, tifosi e se i sogni si tramuteranno in realtà. Due video sottostanti.

Paolo d’Abramo