Max Gatto e Lorenzo Filippini, certi, certissimi, forse probabili

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Max Gatto da parlandodisport.it

Max Gatto & Lorenzo Filippini, certi, certissimi, forse probabili. Il 3 luglio nell’articolo intitolato La dinastia dei Gatto l’Umile Vi aveva anticipato l’arrivo di Massimiliano Gatto, trequartista, ala di piede destro, classe 1995 dal Chievo.

La dinastia dei Gatto

Qualche giorno dopo, sempre l’Umile, Vi aveva annunciato l’arrivo di un’ipotetica alternativa a Max Scaglia, ovvero Lorenzo Filippini, classe 1995 anche lui come Max Gatto, dalla Lazio.

Titolari e riserve

Alternativa ipotetica perché Max è inossidabile. Ora, Max Gatto è in dirittura formale d’arrivo, come Nibali a La Toussuire, per Filippini ci sarebbe la concorrenza di Bari e Salernitana ma la Pro senza dubbio ha più fascino e Tu con la Pro avresti più motivazioni, vero Filippini Lorenzo ?

Stanotte mi sento insolitamente allegro, sarà la piccola pioggia del pomeriggio, sarà che m’avvio ad intravedere una formazione che va via via assumendo una struttura affascinante, una scultura contemporanea, un’installazione che Ti prende il fiato, come sempre la nostra Pro. Giuseppe Ruggiero in prestito al Cuneo in Lega Pro, a Chatillon il 5 agosto non ci sarà un triangolare ma un amichevole con il Toro, inizio alle 17.30. L’ampliamento della Gradinata Nord sarà terminato nel corso della prossima settimana e poi basterà il collaudo, quindi ci prepariamo per il 9 agosto, sfida di Tim Cup con Alessandria o FCD Altovicentino. Due punti di penalizzazione al Novara per questioni fiscali ma sui punti non mi pronuncio, può essere che siano di quelli più moderni, quelli riassorbibili e che poi, ad un certo punto del tempo, spariscono e non li vedi più, riassorbiti, appunto. Attendiamo ancora un portierino e qualche bottarella di fine mercato, un anziano che abbia ancora voglia di dispensare consigli e palloni o qualche giovane – pronto per esser gettato nella mischia – scovato chissà dove dal nostro meraviglioso DiEsse, non prima però di aver salutato Ciccio e Giannino.

Paolo d’Abramo