Quarto Memorial Amedeo Rosa il 9 luglio a Vercelli

Si avvicina sempre più la data del Quarto Memorial Amedeo Rosa, il 9 luglio 2017, da segnare sul calendario, domenica 9 luglio a Vercelli. Un appuntamento da non perdere, per tutti i Tifosi Innamorati di Pro, per chi vuole passare una giornata in amicizia e per una giusta causa, la beneficenza. Infatti,  il Torneo Benefico di calcetto si svolgerà sul campo dell’Oratorio San Giuseppe di Vercelli, Rione Cervetto, in via Leon Battista Alberti 3 lungo tutta la giornata del 9 luglio.  Il campo verrà  suddiviso in aree di gioco ove si svolgeranno le gare che designeranno il vincitore della Quarta Edizione del Memorial Amedeo Rosa. Il Torneo si svolge nel ricordo dell’amico Amedeo, grandissimo tifoso della Bianche Casacche. La giornata incomincerà alle 9.30, quando prenderanno l’avvio le partite che saranno disputate tra le squadre formate da Tifosi Innamorati di Pro che si posizionano abitualmente in definiti, specifici settori dello Stadio Robbiano Piola, dalla Gradinata alla Curva Ovest e rappresentanti di gruppi di tifoseria organizzata quali la Vecchia Guardia, il Sottosopra cafè, Indomabili Gattinara e Mai Domi, rappresentati da squadre che parteciperanno al Torneo insieme a OS Vercelli U3 e Diabolici Leoni, otto squadre collocate in due Gironi , il Girone A  formato da  Gradinata, Curva Ovest, Mai Domi, US Vercelli 3 ed il Girone B composto da Vecchia Guardia, Diabolici Leoni, Sottosopra e Indomabili Gattinara. La prima classificata del Giorne A affronteràpoi  nella prima semifinale la seconda classificata del Girone B e così, di seguito, la prima classificata del Girone B affronterà la seconda classificata del girone A. Parte del ricavato del servizio bar e ristoro che sarà attivo durante tutta la giornata sarà devoluto in beneficenza alla Parrocchia di San Giuseppe. Un  grande ringraziamento va agli sponsor dell’iniziativa che sono Sottosopra cafè, Studio Balbis Consulenze Aziendali e Finanza Agevolata d’Impresa, Caffetteria Bar dell’Angolo Vineria del Territorio.

Paolo d’Abramo