L’essenziale è invisibile agli occhi

Ipotesi Ardizzone

Dopo la conferenza stampa di Carlo Mammarella, l’Umile ha assistito all’allenamento dei Leoni guidati da Dom Claudio I, l’ultimo della settimana con le porte aperte, l’ultimo in cui l’allenatore mescola le carte prima di chiudersi nel segreto del fortino più volte espugnato in campionato ma in cui vale la massima espressa dal Piccolo PrincipeL’essenziale è invisibile agli occhi”, che tanti dispiaceri ha dato ai nostri avversari da quando c’è Lui, ma anche tante soddisfazioni sempre a loro, agli avversari intendo, a testimonianza della bontà della scelta. L’essenziale è invisibile agli occhi dei profani che non possono vedere, non possono sapere. L’Umile ed i suoi amici hanno visto oggi diverse robette. Il riscaldamento iniziale, qualche torello ed uno con Mustacchio entrato deciso su Luca Forte con cui poi si è scusato, qualche scampolo a campo ridotto e poi le prove di una formazione che, al momento, vede le assenze certe dello squalificato Scavone e di Malonga convocato nel Congo, la perdurante incerta condizioni fisica di Faustinho, fuori già ieri ed anche oggi per i soliti malannucci e non solo di stagione. Ma da qui a sabato per Livorno c’è ancora tempo e, nonostante ciò, Foscarini ha provato la difesa a tre con Bani Legati e Coly accompagnati da Germano e Mammarella sui lati, il centrocampo con Castiglia Budel e Ardizzone, davanti Jack e Marchi. Ripeto, prove tecniche di trasmissione, prove sperimentali, da domani l’invisibile che è essenziale. Clima sereno, almeno così sembra e più nessuna incomprensione dovuta alla tensione per il momento o per qualche altro motivo come ho sognato questa notte sia accaduto l’altro ieri, tra un ragazzino ed un Leone vero, il sogno non mi ha permesso di identificare con certezza i protagonisti ma la morale sì, occorre saper accettare di non poter essere più – da tempo –  schierato in campo. Se si hanno ambizioni di grandezza occorre saper crescere, qualunque ragazzino deve capirlo, soprattutto non deve risponder male a chi sta dando l’anima per salvare il campionato quando il giovane ha ancora tutto da dimostrare sul campo e nello spogliatoio come forse ha da dimostrare anche qualche senatore di lungo corso, e sempre da oracolo di sogno. E non si responsabilizzino sempre troppo e di più i fratelli maggiori rispetto ai novizi. La compattezza prima di tutto, quella che ha richiamato Carlo  Mammarella alla prima domanda dell’Umile sulla sua ex squadra. “La mia ex squadra, la Virtus Lanciano, dal cambio di allenatore –  Maragliulo al posto di D’Aversa dalla fine di gennaio 2016 –  ha saputo mettere qualcosa di più in campo, è arrivato qualche giocatore forte, tipo il portiere Cragno, si è ritrovato un ambiente compatto ed  una Società che ha saputo ricompattarsi nel momento di difficoltà. E difficile fare confronti, non mi è mai piaciuto guardare in casa di altri”. E poi SuperCarlo ha proseguito: ”Contro una squadra costruita come l’Ascoli, formata da giocatori di categoria, la Pro nel primo tempo ha speso tanto, sia per la giornata bella e calda, sia per affrontare giocatori  di categoria superiore che sono comunque venuti qui per fare un unico tiro in porta su una ripartenza. Nel secondo tempo ci sarebbe stata l’esigenza di avere maggiore rapidità, era difficile contro avversari che si sono schiacciati dietro ma troveremo spesso squadre che qui si chiuderanno sempre di più, se escludiamo quanto visto contro il Pescara, una compagine  che ha giocato aperta perché è formata da calciatori in grado d’imporre gioco. Il nostro atteggiamento deve essere diverso, possiamo anche creare meno palle goal ma è fondamentale mettere dentro quelle create”. L’Umile insiste sul modulo che costringe Mammarella a spingere e talora scoprire il suo fianco. Risponde SuperCarlo: ”E’ inevitabile che con  il 3-5-2 qualcosa puoi concedere, ma tolte le partite di Pescara e quella con il Bari, quando devi recuperare il risultato Ti scopri e puoi lasciare spazi vantaggiosi per gli avversari. Con l’Ascoli la delusione era tanta a fine partita, anche noi ci aspettavamo qualcosa in più, dobbiamo prendere le cose positive che la squadra riesce ora a fare”. Ancora l’Umile: “Dunque meglio giocare in posti tranquilli come Vercelli che in altre piazze più calde?”  Risposta: “La pressione, dipende dalla personalità del calciatore e da come si vivono certe situazioni, dagli obiettivi espressi dalla Società e dalle aspettative dei tifosi, della gente che segue la squadra. Per esempio, ad Avellino mi pare che Tesser abbia detto che la Società gli avesse chiesto la salvezza ma le aspettative della piazza erano e sono diverse. Resto convinto che non ci sono momenti dove la contestazione di una tifoseria oppure la pressione che ti fa vivere la settimana in modo diverso possono determinare il risultato del sabato. Per noi, come per tutte le squadre,  dobbiamo considerare che all’interno di una stagione conta la componente della Fortuna, una componente che però deve essere ragionata anche sull’atteggiamento che ogni giocatore deve avere sempre in campo, sapendo che ogni palla può essere quella determinante e per questo si deve cercare di capitalizzare al massimo tutte le occasioni. Per tutti durante la partita ogni palla è la palla della vita, già dalla fase difensiva, il mister ce lo chiede, gli attaccanti devono essere i primi a fare la fase difensiva, può nascere un errore degli avversari oppure il goal della squadra avversaria. Andiamo a Livorno senza soggezione, senza pensare che il Livorno è più forte di noi, è dietro di noi in classifica ma ha una rosa composta da giocatori molto forti. Quando prepari la partita vedi tutto degli avversari, andremo a Livorno per fare la nostra partita”. Come si apprende dal sito del Livorno calcio www.livornocalcio.it  al Livorno mancheranno  Gasbarro, Palazzi, Jelenic e Vergara, convocati nelle diverse nazionali. Per Gasbarro e Palazzi è arrivata la chiamata del ct dell’Under 20 Evani, parteciperanno al “XV Torneo Internazionale Under 20 Quattro Nazioni” e giocheranno il 23 Marzo al “Miejski Stadion” di Szczecin contro la Polonia. Jelenic e Vergara invece saranno nel gruppo delle nazionali maggiori. Enej Jelenic è stato convocato dalla Slovenia che giocherà due amichevoli: il 23 Marzo alle 18 a Koper contro la Macedonia ed il 28 Marzo a Belfast contro l’Irlanda del Nord. Jherson Vergara sarà con la nazionale di Colombia in due amichevoli contro gli USA: il 25 marzo a Barranquilla ed il 30 Marzo a Dallas.

Paolo d’Abramo