La mia banda suona il rock

La Pro supera la Spal 3 a 1 , sabato giocherà a Brescia

Le zanne leonine e gli occhi iniettati di fuoco

La mia banda suona il rock, per chi l’ha visto e per chi non c’era. Eh sì, perché non era semplice vedere i giocatori in maglia bianca e gli altri, in mezzo alla nebbia di ieri, al Robbiano Piola. Più facile per Voi che eravate al calduccio di casa o del bar, con i filtri della tecnologia e i giocatori che sembravano nitidi ed anche più giovani, Oscar Wilde senza specchio. Noi abbiamo resistito stringendo i denti senza batterli ed anche qualcos’altro, chessò, un legnetto o un doppio pezzo di ferro bollente, uno scaldino con i carboncini. Non era facile resistere al gelo che improvvisamente è sceso sul Robbiano Piola nel secondo tempo della partita che ha visto, per chi l’ha visto, vincere i nostri 3 a 1 contro la forte Spal. Perché la Spal è forte ed è stata solo la bravura di mister Longo, con l’interpretazione dei suoi ragazzi, a permettere questi tre goal e questi tre punti pesanti, un salto in classifica che non risolve del tutto i problemi ma li semplifica, con ancora due gare – a Brescia e in casa con il Frosinone la sera del 30 dicembre quando ci vorrà il passamontagna non per rapinare la partita ma per difendersi dal generale Inverno nella sua Campagna vercellese. Ieri bene tutto, i giocatori, il modulo, il generale Inverno ed anche il generale Longo. 4-4-2 con tonici tutti gli uomini impiegati, in particolare bene complessivamente Berra, Mammarella, Luperto, Bani, Castiglia, Emanuello, Palazzi, La Mantia e Morra. Provedel non è stato molto impegnato in porta, Mustacchio correva troppo veloce nella nebbia e nel gelo, lo abbiamo visto poco. E bene anche gli altri che sono subentrati in corso d’opera, Legati, Ebagua, Ardizzone. Ora ci aspetta il giovane Brescia con l’esperto airone Caracciolo, Brescia non ci ha – quasi – mai sorriso, non ha quasi mai sorriso alla Pro compreso il tempo del talentuoso Sodinha alle rondinelle, ma il Bianco Leone proverà  sabato pomeriggio a render triste la Leonessa d’Italia. Con la Spal, che abbiamo reso brutta anche se resta un’ottima squadra ed il merito di tanta bruttezza va ad ML ed ai suoi interpreti, scriverei che tutto  è andato per il meglio e quella sterilità che pareva un limite nel primo tempo, si è fatta sofferenza nei primi dieci minuti della ripresa per poi trasformarsi, al termine di un parto breve e poco travagliato, in una bella vittoria. La mia banda suona il rock. Ci mancherà a Brescia Mammarella? Siamo curiosi di vedere se sarà data fiducia ad Eguelfi e al 4-4-2. La stessa fiducia che potrebbero meritare Castiglia e Palazzi – ieri con corsa e linee di passaggio sempre pulitissime- e con uno spezzone magari per l’ex Budel, ma anche no, forse. Davanti riproponendo La Mantia e Morra. E se fossero, oggi, Budel ed Ebagua, i principali indiziati a lasciare la Bianca casacca? Non so, però nei sogni intravedo qualcosa, è ancora molto presto ma premesso il fatto che in Società sanno bene quel che serve, a gennaio la Rosa sarà integrata e rinforzata non solo nelle parole e nelle intenzioni ma anche nei fatti. Facevo bene ad essere ottimista qualche giorno fa per la partita con la Spal, sono ottimista pure per Brescia e per il mercato che verrà. Aspettando l’Armando. Forza Pro!

Paolo d’Abramo