Una settimana all’inizio

Tra una settimana inizierà il campionato di B

Una settimana all’inizio, del campionato di B. Ieri, sabato 20 agosto,  la Pro ha superato il Livorno di Dom Claudio I  al Robbiano Piola, 3 a 0 in amichevole, di seguito le distinte ed una sintesi di cronaca, poi il commentino.

Pro Vercelli Provedel; Berra, Bani, Bacchetti, Mammarella; Ardizzone, Budel, Castiglia; Mustacchio, La Mantia, Vajushi. In panchina Zaccagno, Germano, Mussmann, Legati, Palazzi, Castellano, Altobelli, Baldini, Sprocati, Malonga, Gilardi, Ebagua, Morra, Ruggiero, Tagliavacche, Secondo, Wang, Vernero. Allenatore Moreno Longo

Livorno Falcone, Toninelli, Gonnelli, Lambrughi, Morelli, Marchi, Giandonato, Gemmi, Luci, Vantaggiato, Cellini. In panchina Vono, Borghese, Gasbarro, Grillo, Macera, Ferchichi, Diodlaiti, Di Curzio, Dell’Aniello, Pirrello. Allenatore Claudio Foscarini

Arbitro Schirru di Nichelino

Il ritorno di Dom Claudio I, seppur in amichevole. Il Livorno, appena retrocesso dalla B alla Lega Pro e pronto alla risalita. Inizio frizzantino, capovolgimenti di fronte, Provedel respinge con i pugni  una conclusione di Morelli. La Pro preme, cerca geometrie, cross di Budel e botta di La Mantia, fuori d’un soffio, sull’esterno della rete. Giandonato al 18′ da fuori, a lato.  Al 20′ cross di Berra dalla destra e La Mantia alza sottomisura. La Pro in fase di non possesso resta corta  e tutta in 20 metri, quando attacca si apre e avanza. Alla mezz’ora su cross di Gemmi, Vantaggiato spara verso i condomini da posizione favorevole. Arriva il diluvio ma si continua a giocare. Nella ripresa i tre goal che hanno fissato il risultato. Al 19′ cross dalla sinistra di Mammarella e colpo di testa  di La Mantia. Al 35′ su corner la palla arriva a Morra che insacca di potenza e si ripete al 42′ su azione di ripartenza transizione insomma contropiede, 3 a 0 ed il tempo ancora per l’espulsione di Luci su proteste per il potenziale fuorigioco di Morra. Dopo un primo tempo in cui le due squadre si sono affrontate alla pari, i ragazzi di Longo sono venuti fuori nella ripresa, dimostrando personalità e buoni automatismi. Il lavoro di Moreno Longo –  ML –  e del suo staff s’incomincia a vedere con maggior nitidezza, d una settimana dall’avvio del Campionato Cadetto, nella sera di sabato 27 agosto al Robbiano Piola contro l’Ascoli Picchio. Mai come quest’anno – ad Umile impressione –  la formazione delle bianche casacche assumerà le sembianze concrete del Credo calcistico, del Verbo laico di un allenatore, di  ML e del suo gruppo di lavoro. Allenatore della nuovissima generazione, ML ha 40 anni ed un passato recente alla guida del Primavera del Toro. Quest’anno si gioca buona parte dello sprint professionale, all’esordio in serie B. Lo fa con una rosa che –  tra alternative scelte e scelte mirate –  ha determinato lui, con ancora un paio di tasselli da aggiungere, un difensore ed un centrocampista, previa partenza di Dominique Malonga. Per quel che si è visto fino ad ora –  ed anche per quel che non si è visto –  ho sognato che il mister per rendere ancora più ermetiche le porte chiuse di alcuni allenamenti settimanali abbia fatto sistemare cartoni dietro gli spazi vulnerabili, tipo i tornelli d’ingresso mentre in sogno si vociferava che potrebbe far sigillare anche porte e finestre dei condomini dietro la Curva Ospiti e collocare una contraerea per i Droni che sorvolerebbero o sorvoleranno la pelouse verde sintetica del Robbiano Piola – la Pro di quest’anno imposterà la sua forza sulla velocità, su scambi in velocità, transizioni taglienti, evoluzione del calcio totale olandese. Servono per questo calciatori in grado di assimilare bene benissimo le sue indicazioni. Scrivevo che ne mancano ancora due, più che alla loro forza credo si guardi alla duttilità per poter essere al meglio discepoli in un annata calcistica che riserverà senz’altro soddisfazioni agli Innamorati di Pro. Il gruppo di lavoro in casa Pro è compatto e dovrà vincere anche certe resistenze mentali che fanno parte del bagaglio integrante di alcuni tra i più esigenti Innamorati, critici ad oltranza e qualche volta tracimando,  così come certi allenatori sono rigidi nell’espressione della loro professionalità. Non mi pare vicino il tempo dell’armonia cosmica globale e totale tra Società e Innamorati tutti, città e circondario, un passetto per ciascuno e le distanze si potranno accorciare, la squadra dovrà fare il resto ma su questo punto non avrei molti dubbi, accadrà di certo perché ne andrebbe delle prospettive e delle ambzioni di chi, tra Dirigenza tecnici e giocatori  ha ancora grande fame di soddisfazioni e di vittorie sul campo.

Paolo d’Abramo