La classe arbitrale va in Paradiso

Aspettando il viaggio e la partita a Cesena

da sceglifilm.it

La classe arbitrale va in paradiso, a forza di ricevere pacati dissensi, in tutto il mondo, al suo operato e sopportare in silenzio lasciandosi scivolare addosso tutte le miserie umane. Ma veniamo alla prossima partita ed alla prossima avversaria. Il Cesena, sarà il prossimo avversario della Pro. In quel di Cesena non hanno preso benissimo la sconfitta dei loro beniamini a Trapani, questo il tabellino della partita dell’altro ieri.

Trapani: Nicolas, Perticone, Pagliarulo, Scognamiglio, Fazio, Eramo, Nizzetto, Barillà (17’st Scozzarella), Rizzato, Petkovic (36’st Torregrossa), Citro (25’st Coronado). A disposizione: Fulignati, Camigliano, Accardi, Ciaramitaro, Raffaello, Montalto. Allenatore Serse Cosmi

Cesena: Gomis, Fontanesi, Capelli, Magnusson, Renzetti, Ragusa, Cascione (1’st Sensi), Kone, Falasco (1’st Falco), Rosseti (15’st Dalmonte), Ciano. A disposizione: Agliardi, Lucchini, Valzania, Improta, Garritano, Succi. Allenatore Massimo Drago

Arbitro Daniele Chiffi di Padova; Assistenti: Stefano Liberti di Pisa e Giovanni Baccini di Conegliano; Quarto Uomo,Valerio Marini di Roma 1

Reti: Barillà 37’, Petkovic 12’st, Dalmonte 44’st

Note: Ammoniti Scognamiglio, Coronado, Torregrossa nel Trapani. Capelli, Cascione, Kone, Magnusson nel Cesena

Pensate che il Direttore  dell’Area Tecnica dei bianconeri romagnoli Rino Foschi ha minacciato le dimissioni dopo una discussione con il drappello di tifosi arrivati fino in Sicilia,  così come riportano diversi organi d’informazione. Beh, il fatto fa onore a Foschi, c’è ancora qualcuno con coraggio – da qualche parte nei diversi mondi – che quanto meno afferma di poter togliere l’eventuale disturbo ancor prima della fine, della Stagione o del contratto, ça va sans dire. Ancora una volta contano le aspettative  in relazione ai risultati. Per quanto il campionato di serie B non sia ancora finito, ed è un peccato perché a questo punto la Pro sarebbe salva. Il Cesena retrocesso dalla A, Società e tifosi che lavorano per una pronta risalita ancora possibile ai play off, una media spettatori di 12mila spettatori per una città di circa 100.000 abitanti, tanta concorrenza tra cugine emiliano-romagnole, l’ingaggio d’un mago della panchina come Massimo Drago, che ha fatto benissimo a Crotone, e di tanta qualità tecnica. Il Cesena oggi è ottavo, a pari punti con il Novara a 58, 16 vittorie, 10 pareggi e 12 sconfitte, che sono i numeri della Pro, solo un poco rimescolati. I Bianchi infatti hanno vinto 10 volte, pareggiate 12 e perso 16 partite. Il Cesena ha una difesa leggermente migliore rispetto alla nostra, ne ha fatti 51 e ne ha presi 34, differenza 17 , noi ne abbiam realizzati 38 e subìti 47, differenza reti -9 , nel periodo ipotetico dell’irrealtà d’un arrivo alla pari saremmo in difetto. Così, per inquadrare il clima della prossima partita della Pro. Noi ci proviamo, a restare in B e sarà un’impresa quasi titanica, pur approfittando dei tanti scontri diretti e delle (sempre eventuali) antipatie che qualche Società si tira addosso esplicitando alcuni dubbi su minime sviste arbitrali, tipo quella dello scorso turno, per esempio, quando un giocatore del Latina è stato sfiorato in area senza che l’arbitro Pezzuto fischiasse il rigore ai danni dell’avversaria, l’Entella. Mi sembra di ricordare che il Latina presentò –  dopo la partita a Salerno, arbitro Abisso, una protesta ufficiale su una decisione arbitrale non condivisa, questo è il (del tutto casuale e, sia chiaro, senza alcun nesso) risultato. La Pro dopo due giorni di riposo da domani, mercoledì, si preparerà al match con il Cesena e tutto quel che verrà in termini di punti sarà buono, ci attendiamo il peggio e in cuor nostro speriamo nel colpaccio, ci mancherebbe. Resteranno ai box e fuori gara ancora Bani, Emmanuello e probabilmente anche Gatto. Gli altri sono tutti in pista già a scaldare i motori mentre i tifosi, come da sempre, si dividono in un paio di categorie. Gli ottimisti e i pessimisti, i fautori del tradizionale 3-5-2 foscariniano che tante soddisfazioni  – in vita da mister –  ha dato a Dom Claudio I –  i mediatori che propongono il 4-3-3 con Budel Scavone e Ardizzone, Talento Sprocati Marchi e Mustacchio –  ed i pressanti sostenitori del modulo attuale 4-4-2 con varianti decise allo specchio (che classe!), Budel in mezzo con Faustinho che prende in mano la squadra, Castiglia e Scavone ai lati, davanti Marchi e Malonga, o Beretta e Mustacchio. Non sarà così, più verosimilmente avremo –  ferma restando la collaudata difesa, centrocampo con Scavone Budel Castiglia Ardizzone, davanti Marchi e Malonga. Unico dubbio, Faustinho al posto di Castiglia e dopo un quarto d’ora sarebbe martirio delle caviglie e degli ossi pubico, iliaco e pure femorale. Infine, per queste ultime 4 partite -speriamo che bàstino-  facciamolo questo muro compatto di tifo, vicino e lontano,  allo stadio, davanti al computer o al tv, tutti, dai sostenitori più realisti del re ai gufi e detrattori pervasi da un leopardiano pessimismo non già cosmico ma tutto orientato sul triste destino della Pro di questa Stagione.

Paolo d’Abramo