Così è la vita

Venerdì alle 19 a Novara i padroni di casa contro la Pro

https://www.youtube.com/watch?v=02yeqDFsnl0

Così è la vita, il leone bianco e la gazzella azzurra, speriamo. Alla ripresa degli allenamenti, il consueto nugolo di Innamorati maltrattati dall’Amata e la squadra che è entrata in campo intorno alle 15 e 30. Budel e Coly hanno fatto differenziato, come quasi sempre accade alla ripresa degli allenamenti, gli altri si sono preparati nella norma, prima con la palla in mano, poi con la palla a terra, per gruppetti ed infine con partitelle miste ad organici mescolati assai. Clima sereno all’apparenza, vero è che non ci aspettavamo musi lunghi e silenzio assordante ma – insomma – i ragazzi hanno avuto, almeno così pare, un giorno di riposo (qualche Innamorato insieme all’Umile li avrebbe convocati per un allenamento defatigante fissato alle 8.00 della domenica mattina). Il Novara già ieri, domenica appunto, correva felice per il campo d’allenamento deputato all’uso e qualche centinaio di Innamorati azzurri a sostenerlo. Così è la vita, in fondo i veri problemi esistenziali sono altri, ci rifacciamo la prossima partita, ci sono ancora tanti punti in ballo, il campionato è equilibrato, pensavate forse di non soffrire? La serie B non è per la Pro, con i soldi che c’erano non si poteva fare di più e più di così non si può fare, gli arbitri, gli avversari, la sfortuna, Marchi il capitàno si sbloccherà, una scivolata e un inciampo capitano a tutti, non hanno fatto quel che gli ha detto di fare l’allenatore, Malonga e Mustacchio dovevano tirare più forte e si andava sul tre a zero, Pigliacelli doveva stare in piedi e avremmo finito in 11 ( o almeno in 10, in 11 se Legati non avesse alzato la gamba). Intermezzo d’articolo come nel varietà con questo calembour trovato su un forum (meteo.it, parlando di tempo, di sereno e di serenità) Un capo d’un esercito si lamenta perché i suoi soldati oziano. Il vice risponde, sono cose che capitano, capitàno. E il capitano non capitanò più. Olè, e magari olè con paso doble per lasciar sul posto Troest Dall’Orco Faragò e Faraoni. Anzi magarule – come dire asino o asinelli in una musicale lingua dell’Est – come ci siamo sentiti noi in sintonia con i nostri eroi sabato sera. O come dire burro – come si sono sentiti centrocampo e difesa nostri, con un coltello piantato nella pasta morbida. Quale modulo e quale formazione per Novara senza super Piglia e senza Legati? Io e una mia amica puntiamo sul 3-5-2, che poi per me sarebbe 5-3-2, tre centrali, Scavone- Castiglia-Emmanuello, Marchi e Mustacchio (o Malonga al passo di Milonga, o Talento Sprocati, o Luca Forte, pensate che sorpresa sarebbe !).  Gli scommetittori invece  possono, al momento, puntare e vincere 1,5 sulla vittoria degli Azzurri, 3.5 il pari, 5.5 la vittoria della Pro. A Novara sono carichi assai, noi faremo gli agnelli sacrificali, dopo aver recitato prima il consueto salmo laico di ringraziamento, aver ripetuto per tutta la settimana fino a venerdì che sì, ce la possiamo fare anzi no, ce la faremo senz’altro, venderemo cara la pelle, sangue agli occhi e bava alla bocca mordendo le caviglie alle maglie come la canzone di Conte e Celentano. E infine, le litanie laiche riportate sopra che incominciano con “così va la vita” e finiscono con “avremmo finito in 11”. Almeno quello, speriamo di finire in undici venerdì a Novara, o anche in 9 ma dopo aver vinto per 2 o 3 a 0. E poi vieni via con me che sono quasi senza più risorse, Amore Bianco, niente ti lega a questi luoghi, neanche più questi fiori azzurri.

Paolo d’Abramo