Vigilia di macumbe e di passione. Lo scrivevo ieri. Ci sono due possibilità per portare alla forma migliore un giocatore, attenderlo ma lasciarlo fuori per evitargli figuracce, farlo giocare fino a quando non cresce di forma fisica, convinzione e fortuna. Soprattutto se il giocatore, anzi i giocatori sono esperti e più importanti degli altri che se non sono al top, possono riposarsi attendendo la forma e la fortuna migliore. Dunque domani giocheranno – il probabilmente è d’obbligo con il rischio dell’indigestione di cozze o della macumba di qualche avversario e, con simpatia ed ironia, d’un qualche sodale – Germano, Scavone, Di Roberto e Marchi. Ballottaggio Coly/Bani in difesa, Ardizzone/Matute a centrocampo per far compagnia a Castiglia, Sprocati/Mustacchio, Nunzio ci sarà di sicuro nell’undici di partenza, sulla corsia opposta. Il 4-4-1-1 con insieme Matute Ardizzone Castiglia Scavone, Beltrame e Marchi davanti, sembra più improbabile, nell’ordine del 5% E che la macumba ce la mandi buona, diversamente il fosco cielo della vigilia resterebbe tale nella settimana del derby e chissà che invece d’un solo allenamento a porte socchiuse ci tocchi suonare al campanello di qualche amico che sta in un condominio dietro la Curva ospiti per seguirli di nascosto, anche se non ci vogliono. O spostarsi nel campo segreto e nella lettura del pensiero. Perchè alla fine, il calcio è come una partita di poker, dove conta di più sapere quel che ha in mano il tuo avversario rispetto alle carte che hai in mano tu.

Paolo d’Abramo