Foscarini:” Da oggi si volta pagina”

Integrale delle dichiarazioni in Sala Stampa dopo il primo allenamento del nuovo allenatore

Foscarini:”Da oggi si volta pagina“. La conferenza stampa di presentazione di Claudio Foscarini inizia in realtà con le parole del presidente, Massimo Secondo:” Ritorno un attimo sul passato perché poi ci aspetta un trittico di gare molto difficile. Grazie ai tifosi per il sostegno durante il derby e grazie alle forze dell’ordine che hanno gestito tutto al meglio. Oggi è successa una cosa non grave ma che non va particolarmente bene. I giocatori devono essere lasciati tranquilli quando si allenano i giocatori che perdano o che vincano quando si allenano devono essere lasciati tranquilli, cose non gravi ma che non vanno bene, non vogliamo fare allenamenti a porte chiuse. L’impresa è salvarsi e resto convinto che ci salveremo anche meglio dell’anno scorso, ci sono responsabilità anche in capo ai giocatori ma sono convinto che faremo bene”. Claudio Foscarini: “Il primo pensiero va al mister Cristiano Scazzola, sono anziano della categoria e so che certe volte nonostante l’impegno le cose non vanno come devono. Non sono allenatore da sfide ma c’è la convinzione di far bene, ho vissuto tanti anni a Cittadella e credo che qui vi sia un gruppo di ragazzi che non ha fatto vedere tutte le qualità che ha. Far l’allenatore per 10 anni nella stessa società è particolare, qui per me ora l’allenatore deve dare e deve dare molto, ribaltare una situazione negativa. La prima sensazione è positiva, mi aspetto che nei primi allenamenti ci sia concentrazione e determinazione e voglia. Questo deve essere così per i prossimi 10 mesi. Quando mi ha chiamato questa Società ho guardato, nella scelta, soprattutto alla Società stessa ed alle persone che la compongono. Qualche richiesta in precedenza l’avevo avuta e dono stato titubante per l’aspetto societario e per le persone. La Pro è una Società con valori importanti. Siete cosi numerosi sempre? chiede Foscarini di fronte ad una Sala Stampa gremita di giornalisti. No, mi dispiace. Comunque  ho necessità di lavorare con la squadra, l’aspetto mentale incide molto. Quando ho visto la Pro con il Crotone – in altre gare mi hanno visto ma non c’ero – ho confrontato il Crotone e la Pro Vercelli, squadre con valori non molto diversi ma convinzioni e brillantezza diversa.  Il mio modulo è stato generalmente 4- 4-2 o 4-2-3-1, qui la squadra è stata costruita con un certo modulo, c’e la necessita di avere qualche variante. Di Roberto può dare ancora tantissimo a questa squadra. Qui ci sono giocatori attualmente meno brillanti di testa, devono recuperare lo stato d’animo giusto. Oggi ho avuto sensazioni sull’allenamento, le sensazioni mi danno un termometro su dove lavorare. Fase difensiva, aggressività, possesso palla. 4 goal fatti sono pochi, 9 presi sono tanti, su questo si deve lavorare, e un lavoro certosino”. Interviene il presidente Secondo: “Ricordo che nelle conversazioni estive c’era stata la preoccupazione – rispetto alla stagione passata – per una partenza brillante e poi un calo. Credo che sia un problema mentale, dopo la sconfitta con il Crotone ci siamo un poco impauriti, eppure a Chiavari in 9 contro 11 ci abbiamo provato con quelli in 11 che si buttavano a terra per perdere tempo”. E ancora Foscarini: “Lavorerò con lo staff che c’e qui. Ho chiesto ai ragazzi la necessità di girare pagina. Ho chiesto perché non mi interessa quello che è stato fatto ieri, da oggi si volta pagina, cercheremo di creare un atteggiamento diverso, non prometto di far vedere sabato contro il Vicenza uno spettacolo, ma una squadra che morde di più e più incisiva, giocatori che non perdono i contrasti. Questa e una squadra che si deve salvare, deve mordere in campo e se vedremo questo fin da sabato, vuol dire che ho fatto passare qualche segnale. Creiamo questa base e da questo partiamo. L’agenda allenamenti: doppio martedì, mercoledì pomeriggio, giovedì pomeriggio e venerdì pomeriggio con ritiro pre-partita. Non mi piacciono i ritiri ma in questo momento ho bisogno di sentire i ragazzi e percepirli sulla stessa frequenza”. Interviene Fabrizio Rizzi: “Foscarini è uno degli allenatori che ha fatto più punti nel girone di ritorno”. Riprende Foscarini rispondendo alle domande della Sala Stampa: “E’ prematuro rispondere a dissidi nel gruppo, conosco solo 2 giocatori, oggi li ho incontrati, bravi ragazzi, uomini. Le sensazioni sono buone. Siamo un buon gruppo anche a livello numerico. Ho detto ai ragazzi che c’e un obiettivo che è più importante dell’allenatore Foscarini e di ognuno di loro e questo obiettivo è la salvezza della Pro, io tolgo il mio “io” e i giocatori si tolgono il loro, ora c’è solo il “noi”. Per quel che riguarda gli allenamenti io sono per le porte aperte ma se c’e qualche incidente bisogna chiuderle. La Società ha aperto una pagina nuova. Se tra un mese faremo partite brutte avremo ragione di essere criticati. Oggi ho sentito un tifoso inveire verso un giocatore e sono stato titubante se fermare la seduta d’allenamento. Per quel che riguarda la mia carriera, sono contento per quello che ho fatto sempre, sono ambizioso di fare sempre bene, ho avuto la fortuna di lavorare come un allenatore, un uomo di campo, non tutti i miei colleghi sono uomini di campo, devono gestire una Sala Stampa o altre situazioni. A Cittadella la nostra bravura e sempre stata quella di operare bene nel mercato e soprattutto nel mercato di gennaio, per colmare le carenze. Operare bene è fondamentale per far bene il Girone di ritorno. Per i giocatori che arrivano da categorie inferiori alla B, devi creare una mentalità diversa. In Lega Pro ci sono tante più pause, un giocatore di Lega Pro si deve adattare in B, qui ci sono molto più transizioni. Prendete il Carpi l’anno scorso, correvano tutti ad attaccare e si difendevano tutti” . Conclude Jose Saggia: “Questo è un gruppo di ragazzi corretto e che ha lavorato molto seriamente, si deve avere rispetto del gruppo, tutti hanno sempre combattuto, tutti hanno cercato di portare a casa il risultato migliore. E’ brutto sentire critiche o leggende metropolitane, fantasiose teorie per un gruppo che sembra non abbia fatto il suo dovere o snobbato il lavoro. Dobbiamo cercare di porre rimedio  su quello che non hanno funzionato. L’invito a trasmettere calore, lo stadio pieno è stato un esempio d’identità vercellese. E un progetto che cammina di pari passo con la città. Nei momenti difficili si deve stare coesi”. Queste le parole della conferenza stampa. Prima, nel pomeriggio, di fronte ad un nutritissimo gruppo d’Innamorati, la seduta d’allenamento, con esercizi fisici e partitelle a campo ridotto, Foscarini ad osservare con grande attenzione. Oggi, poco prima dell’inizio dell’allenamento un gruppo di tifosi tra i più appassionati e caldi ha cercato ed avuto una conversazione con i giocatori in campo – cui si è aggiunto mister Foscarini – per spronarli a dare tutto, davvero tutto il possibile,una manifestazione d’attaccamento ed Amore da parte dei Tifosi verso la maglia, simbolo che i giocatori dovrebbero onorare sempre, dentro e fuori dal campo. Conversazione che, all’Umile sugli spalti e non a due passi, è apparsa dai toni civilissimi e pacati. Di certo l’esonero di Cristiano Scazzola è stata una scelta soffertissima, sottolineata dall’accorata comunicazione del Presidente. Noi ci auguriamo un pronto riscatto fin da sabato. Oggi, in allenamento, dopo una prima fase di esercizi fisici e corsa, i ragazzi si sono affrontati in partitelle miste, privilegiando i tocchi di prima, massimo di seconda, Foscarini ad osservare. Se sarà sufficiente una diversa motivazione, un diverso approccio, un diverso utilizzo di giocatori sufficientemente forti per salvarsi nel difficilissimo campionato di serie B, ne saremo felicissimi. Sacrificare un allenatore che ha dato moltissimo alla Pro è stato un colpo traumatico per tutti, compresi tutti i giocatori. Rifiutiamo l’idea – avanzata da alcuni Innamorati Tifosi delusi ed arrabbiati come per un tradimento dell’Amata – che qualcuno abbia “remato contro”, siamo certi che nessuno ha remato contro Cristiano Scazzola. Certo è che una riflessione personale o una strigliata di sprone, personale e collettiva, dopo un lungo sonno di goal non fatti, reti subite e poco gioco espresso, non sarebbe neppure necessario auspicarla, si tratterebbe d’un fatto naturale, fisiologico come trovare – ben ha detto il nuovo mister – il “noi” al posto dell’ “io” in tutta la Rosa, senza personalismi o nervosismi personali. Perché lo sprone e la striglia personale, la determinazione e la grinta agonistica, forniscono carica, si rigenerano e ti rigenerano, il nervosismo consuma l’impersonale soggetto che ne soffre, si accumula e poi, quando esplode in modo maldestro, si frammenta in schegge di reazioni senza eleganza alcuna – malinconica stella cadente mentre si trasforma in polvere ammorbante di meteora – persistente per un po’ ma di certo già in progressiva dissolvenza dal Robbiano Piola.

Paolo d’Abramo