Non sarai mai sola

Gastaldello fuori causa per infortunio

Gargamella prova ad ghermire la reginetta del calcio -da m2.paperblog.com

Non sarai mai sola, recitano gli Innamorati più volte durante il giorno alla propria Amata. Ci sono poi le cause di forza maggiore, tipo la morte (ma resta la vicinanza delle anime), o le disgrazie che possono accadere in Famiglia ed allora è lecito assentarsi per stringersi ai Fratelli ed alle Sorelle, insomma a quelli che si riconoscono quali parentele strette ed anche oltre, tutto secondo coscienza, l’unica che decide, sempre. Questo è quanto dichiarato da Delio Rossi venerdì 15 maggio e riportato dal sito del Bologna Football Club 1909 www.bolognafc.it , la conferenza stampa si è svolta dopo che il Bologna si è allenato a porte chiuse come nelle migliori tradizioni delle grandissime squadre, come la Juve il Barcellona e tante altre compagini, e moltissimi altri allenatori, mi pare di ricordare dalle nostre parti con l’ex Camolese e Voi sapete com’è finita. Ma torniamo a Delio Rossi che, appunto dice, dopo il prologo del sito ufficiale: “Alla vigilia di Vercelli è intervenuto il tecnico Delio RossiL’umore deve essere quello di una squadra che ha in mano il proprio destino, bisogna continuare sulla falsariga della scorsa prestazione, domani mi auguro di proseguire in questo senso, indipendentemente da chi giocherà. Il terreno sintetico potrà essere un’insidia in più, non è casuale che la Pro Vercelli abbia costruito il suo campionato specialmente nelle gare in casa, ma per noi non è un problema. Partiamo per Vercelli cercando prestazione e risultato, in questa settimana abbiamo lavorato tanto sulle distanze, sull’atteggiamento da tenere, in base a quanto visto nella scorsa partita. La squadra ha tanta voglia di mettersi a disposizione e intende essere all’altezza del proprio compito“. Lo stesso sito riporta anche quest’altra notizia. “Nel corso dell’allenamento di oggi, in uno scontro fortuito di gioco, Daniele Gastaldello ha riportato un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio sinistro che sarà valutato nei prossimi giorni”. Spiace moltissimo per Gastaldello, in bocca al lupo al valente difensore rossoblu. All’Andata a Bologna finì 3 a 0 per i padroni di casa, un dominio assoluto. Domani, sabato 15 maggio, potrebbe essere un’altra storia, o Storia, del Calcio, insomma. Il nostro Cristiano in conferenza stampa lo riassumerei così di seguito, giochiamo in casa, fattore campo e fattore pubblico, dateci una mano, noi faremo il possibile contro una squadra che sulla carta è più forte di noi, ma non di poco, di moltissimo anzi di più. Chi ha letto l’Umile lungo tutto l’arco della settimana saprà già tutto sulle ipotesi di formazione in casa Bianca e salvo clamorose sorprese – studiate nel segreto di qualche campo di periferia lontano da occhi indiscreti – sarà così come ho scritto. Per il resto, confido nella voce e nell’ardore degli Innamorati presenti, la spinta utile per portare in fondo una gara dal sapore antico di un calcio un poco diverso rispetto ad oggi, noi e altri esclusi, ma altri selezionati, neh, soprattutto nei modi oltre che nella sostanza. Certo, anche allora, nei primi del ‘900,  si potevano trovare scandali o scorrettezze, per esempio l’Inter vinceva lo scudetto il 17 aprile 1910 contro una squadra di ragazzini mentre buona parte della Prima Squadra in maglia bianca era impegnata tra Tornei scolastici e Coppa del Re. Le polemiche sono sempre state presenti, non ricordo però di aver mai sentito d’un attuale Presidente Figc che parlava di giovani stranieri ex mangiabanane e poi in Italia a fare i calciatori e, dopo un po’ di tempo, del suo successore alla Lega Dilettanti che dice basta al parlar sempre di dare soldi “a queste quattro lesbiche”, ovvero alle atlete del Calcio femminile, sempre  in Italia, neh – come confermato in stralci del verbale di una riunione sui fondi al calcio femminile oltre che all’ANSA da Sonia Pessotto, ex calciatrice e presente alla suddetta riunione. Sabato contro il Bologna potrebbe bastare un pari per festeggiare già domani sera la salvezza, strofinando fino alla fine quel cornetto rosso di avorio e legno che avrete senz’altro a portata di mano ed avrete cura di non farvi sequestrare ai tornelli d’ingresso.

Paolo d’Abramo