Pro vs Giana Erminio, le interviste del dopo gara

Cristiano Scazzola, Jose Saggia, Stefano Beltrame

Stefano Beltrame

Pro vs Giana Erminio, le interviste del dopo gara, conclusasi 2 a 1 per gli ospiti lombardi del Giana Erminio di Gorgonzola.

Cristiano Scazzola:”Bani e Sprocati dovranno stare fermi un po’ di tempo per problemi muscolari ed anche Bunino soffre di affaticamento muscolare, per Fabiano il problema è di minore entità. Abbiam fatto un lavoro pesante in ritiro, è già tanto che non si sia fatto male nessuno, ci siamo preparati per la categoria che andremo ad affrontare, tutti si devono adattare alla categoria. Negro è un ragazzo interessante che sta lavorando bene, nei 4 anni che è qui ha avuto problemi fisici, su 4 è stato fermo circa 3, ha retto il ritiro, la Pro ci crede. Ad oggi il gruppo che si sta allenando fa parte della Pro, non siamo il Cagliari o il Pescara, non c’è fretta, le scelte da fare non le dobbiamo sbagliare. Nel Secondo Tempo abbiamo giocato con diversi ’98 e Matute ha fatto il terzino. La squadra va completata in alcuni ruoli, la B è una categoria che possiamo fare, manca ancora un mese di tempo. Coly, Castiglia e Di Roberto l’anno scorso sono arrivati verso la fine del mercato”.

Il Vicepresidente Jose Saggia:”Queste partite estive valgono quel che valgono, valutiamo i nuovi arrivati e mettiamo minuti nelle gambe. Cerchiamo di essere abbastanza pronti per la Coppa Italia, un impegno cui teniamo”.

Stefano Beltrame:”Nasco come seconda punta, trequartista, mi adatto a fare l’esterno, in particolare a sinistra, parto dalla fascia per accentrarmi, giocare tra le linee. Come allenatori devo tanto a Gattuso che ho avuto in Primavera a Novara ed anche a Baroni, grazie al suo aiuto ed all’aiuto di Conte sono arrivato in prima squadra alla Juve. Sono contento di essere qua. Ecco la domanda del temibile Umile Cronista: “Ti eri montato la testa?”, risponde Stefano Beltrame: “Montato la testa no ma ho affrontato le due stagioni in serie B con la testa non giusta, a Modena è stato un anno un poco frastagliato, guardo avanti. Ho capito molte cose, voglio concentrarmi sul campo e sul lavoro. Voglio tornare ad affrontare la categoria e fare bene, in B devi mettere forza e cattiveria per dimostrare quel che vali”.

Paolo d’Abramo

Leggete anche al link sottostante

Il privilegio del dubbio