Romanzi popolari

Ultimo giorno di giugno

Beretta con la maglia del Milan

Come noto, nel calcio e in tanti altri romanzi popolari non è ormai più possibile trovare lo stile che contraddistingueva un libro di Liala o una commedia di Carlo Dapporto. E così, qualche giorno fa, Vi avevo scritto dell’opportunità di provarci con l’Inter che era ormai certa di assicurarsi le grazie tecniche di Matteo Pessina. Invece no. E’ arrivato il Milan e glielo ha preso, volé, rubato –  per modo di dire neh –  come un bacio dietro al portone, l’ultima confezione di mandarini al supermercato, arriva una da dietro e Ti supera. E i mandarini devono anche essere d’accordo ad entrare nel cestino della cliente elegante, devono sapere che staranno in un frigorifero confortevole, non umido, ben conservati, matureranno e verranno ricompensati a dovere, in una macedonia di gran classe, altro che Vincenzina davanti (al)la fabbrica. Bene, se con l’Inter si poteva parlare di Belloni & Pessina, con il Milan si potrebbe parlare di Beretta & Pessina. Eh già Beretta, ce ne eravamo quasi dimenticati. Il buon Jack ha disputato un campionato discreto, dai. E ci sarebbe ancora utile, conosce già l’ambiente. Solo che forse gli piacerebbe giocare un poco più di quanto non abbia già giocato con la Bianca Casacca. Eh, saperlo. In realtà scrivo di Pessina che di mestiere farebbe l’esterno alto o il trequartista e già so che dire trequartista al bravissimissimo Cristiano è come presentarsi con una collana d’aglio davanti ad un vampiro. Però Pessina può sempre fare l’esterno alto, Thiam non potrà fare la seconda punta ma Pessina l’esterno alto, sì. Quanto allo Stadio, oggi – 30 giugno – dovrebbero incominciare i lavori, incominceranno, bene, speriamo che non piova per 45 giorni di seguito, così l’ampliamento dovrebbe rendersi operativo in tempo utile. Per quel che presenta il resto del mercato, voci, odori di spezie e qualche musichella di sottofondo, non posso che condividere l’opinione di alcuni amici, perplessi di fronte all’eventualità, non certezza, eventualità dell’arrivo d’un portiere venticinquenne che dal 2009 è della Juve, ma dal 2009 al 2015 ha praticato in prestito 8 (otto) squadre, nell’ultima Stagione una presenza in Coppa Italia e stop. Speriamo in bene, qualche perplessità ce l’avrei pure io ma sono pronto a mandarla via con lo smacchiatore. Passiamo ora ad altro paragrafo, il calcioscommesse. Il mio amico Marco mi dice che ha contato giocatori di 8 Società in B coinvolti nel calcio scommesse, in più secondo lui – il Marco – ce ne sono almeno 5 messe non benissimo dal punto di vista economico. Le questioni economiche, rispondo on line al Marco , sono sottigliezze per cultori della materia, moscerini fatti di numeri che ronzano nelle notti d’estate ma a settembre sembra non ci siano più. Abbiamo visto negli anni passati Club messi – appunto – non benissimo – rischiare passaggi di categoria, promozioni ed encomi con sorrisi, cappellini e putipù. Quanto al calcio scommesse, da un lato si possono immaginare pene memorabili e non riducibili, graziabili per i rei confessi ed inconfessi oltre che granaglie di piombo sparse ad appesantire la classifica di partenza di campionato delle compagini collegate ai rei. Di vere e proprie retrocesse ce ne saranno ben poche, ma anche averne dietro, 4 o 5 e con qualche punto in meno fin da subito, non potrà che farci piacere.

Paolo d’Abramo