O di qua o di là
E adesso serve tutto lo spirito degli antenati
O di qua o di là. Lo specchio della Pro è l’immagine di questa mattina, Venerdì Santo 3 aprile, sulla panchina che c’è all’ingresso degli spogliatoi. Max Scaglia è seduto vicino a Ettorino che ha il braccio ingessato e si parlano, non credo che gli uomini veri debbano essere consolati di fronte alla cattiva volontà del Fato ma insomma, tutto serve ed, alla fine, mi sa che la presenza di Ettorino al campo, come quella di Ciccio, di Nunzio, di Danilo, di Max e degli altri che pur non allenandosi sul verde sintetico erano lì. Radio e Ulna, mercoledì l’operazione a Novara, poi riabilitazione lunga e se ne riparla per l’avvio della preparazione estiva, ci vogliono tre mesi circa, ci vedremo in campo il prossimo campionato, sempre in B. Perché adesso è ora di far vedere di che pasta è il gruppo. Certe volte le bastonate arrivano e Ti rialzi più forte di prima. Abbiamo gli uomini per dimostrare di stare in B e salvarci a dispetto delle Società che s”infarciscono di debiti e propongono contratti che sanno di non poter onorare. Abbiamo gli uomini per dimostrare ai giocatori che firmano quei contratti sapendo che, con i piedi al caldo, prenderanno comunque i soldi dopo due anni con il fondo di garanzia ed all’80%. Abbiamo gli uomini per dimostrare che la Pro è più forte anche di quelle squadre che – può accadere anche questo – vanno in campo e sanno che per loro è già sconfitta. Ieri, per esempio, molte agenzie hanno sospeso dalle scommesse una partita che sembrava avesse un destino già scritto. E così è stato. Direi che ora si deve essere in accordo con il Presidente Secondo, a prescindere. Chi ama la Pro viene allo Stadio, chi deve sfogarsi lo faccia con gli amici, con l’Umile, o scrivendo sui Muri, può chiedere alle autorità d’installare un palchetto ai giardini e salirci sopra, lo fanno anche a Londra
http://it.wikipedia.org/wiki/Speakers%27_Corner
Allo Stadio Robbiano Piola o anche in trasferta è controproducente in tutti i casi. Perché poi si litiga e ci s’innervosisce. Potrei aggiungere che, seguendo tutti gli allenamenti, avevamo osservato Ettorino nelle prove dei rigori, e ne aveva sbagliati un certo numero, non è da lui. .E poi potrei aggiungere che avendolo visto passare nel pomeriggio mentre si dirigeva allo Stadio avrei potuto salutarlo e scambiare due parole, per cambiare l’inerzia del Destino, l’andamento della giornata e della sera. Animo! Come sempre. E’ l’occasione per il gruppo e per i singoli. Ma senza paura e giocandosele tutte. E giochiamocele, capperini, non rinunciamo mai. Ad esser sparagnini si finisce per rimpiangere di non aver osato. Ora, dopo la seduta di stamane per quelli che non han giocato o hanno impegnato pochi minuti in partita ieri sera, due giorni di riposo. Ripresa a Pasquetta in vista della seconda gara consecutiva interna. Ma l’Umile resta attaccato all’Idea, aggiornamenti quotidiani. Quanto agli Innamorati, concludo in modo sommesso e umile e neppure originale, nel senso che la frase che seguirà non è del tutto mia, è solo trasposta ad un’Idea. “Non chiedeteVi cosa può fare la Vostra amata per Voi, chiedete cosa potete fare Voi per la Vostra amata”. E’ una frase non recentissima, del 1961, di JFK, John Fitzgerald Kennedy ed è riferita ad un Idea di Stato. Diciamo che in quel caso non è finita benissimo ma nel caso della Pro, che è un’Idea Laica nella sacralità della Storia sportiva, veste benissimo.
Paolo d’Abramo