Ci si salva con Scazzola, il resto son chiacchiere da bar

Affrontare un Perugia con la pancia piena potrebbe avere molti aspetti positivi: per la sfida del "Renato Curi" non resta che incrociare le dita

Cristiano Scazzola a Frosinone ( Spazio Elle - Foto di Marco Lussoso)

A primo acchito, affrontare il Perugia in trasferta potrebbe sembrare una di quelle gare senza storia che la Pro, come già successo in passato, si appresta ad affrontare con il solito atteggiamento rinunciatario (stile Lanciano, Bologna o Catania, tanto per intenderci). Invece la possibilità per considerarla la sfida della svolta c’è: i grifoni sono in una zona mediana di classifica senza rischi e potrebbero approcciarsi al match senza quell’attenzione e accortezza con cui tutte le recenti avversarie dei bianchi hanno si sono interfacciati. Ma questi sono i classici conti della serva: ci si aggrappa anche a loro quando lo stato di forma della squadra è decisamente pessimo. Sia mentale che fisico: da nove match i leoni sono senza vittoria: c’è chi è anche arrivato a dieci, il Trapani, che proprio per questo in settimana ha esonerato (optando per Serse Cosmi) mister Boscaglia, la cui storia tra i siciliani è molto simile a quella di Cristiano Scazzola, il quale tuttavia resta saldamente ancorato alla panchina vercellese. Vuoi per un progetto su cui la sua firma è ricamata a doppia cucitura, vuoi perché tutti – dalla dirigenza ai tifosi – sia augurano che il tecnico di Borghetto Santo Spirito, porti a compimento la propria missione salvezza. Costi quel che costi.

Stefano Fonsato