Liberto e arbitrio

Liberto e arbitrio. Il correttore ortografico che ieri mi scrive liberto, liberto e arbitrio, l’arbitrio di decidere per sé, qualche volta per gli altri.
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Liberto
Liberto, lo schiavo liberato, dalle catene delle idee rigide, dalla schiavitù di dogmi compressi in anni di catene laterali e difese a uomo, a zona, nella gabbia come quella fatta di uomini e contrasti toccata a Budel sabato con il Cittadella. I Leoni entrano in campo alle 3, dopo l’allenamento mattutino, Palazzi problema muscolare, a riposo un paio di giorni. Konate con le stampelle. Domani pomeriggio, mercoledì, allenamento a porte aperte. Mussman, Castiglia, Vajushi, Malonga, Germano a far torello prima dell’allenamento, sotto il sole cocente, dolente nei cuori degli Innamorati dopo le 5 pappine con il Cittadella. Corsetta, partitelle, piccolo problema muscolare a Vajushi che interrompe l’allenamento per rapide cure, affaticamento, si vedrà. Nell’ultima partitella Provedel guida con voce tonante i compagni poi gli subentra Zaccagno, Malonga in appoggio ad Ebagua, la seduta finisce alle 5, c’è fiducia e determinazione, supergrinta e forte tensione agonistica. Formazione per La Spezia? Tre partite in due giorni, una catena di incognite, Berra o Germano, Mammarella o Luperto, Legati o Mussman, Castiglia o Altobelli, Emanuello? Ebagua, Morra. Malonga e/o La Mantia? Liberti o gladiatori che lottano per liberarsi dal peso delle catene, andiamo a La Spezia per trasformarci da vinti a vincitori ancora, per uno scatto verso la libertà d’una classifica migliore. Sotto, un breve e superficiale cenno alle catene, una musica di libertà, olè.
Paolo d’Abramo
http://www.calciatori.com/notizie/costruzione-e-rifinitura-del-gioco-nel-sistema-4-3-3