Il gruppo

La ripresa degli allenamenti, sabato ore 15 a La Spezia

Il gruppo esce alle 4 del lunedì, dalla palazzina verso il campo, dopo una lunga riunione, Ardizzone presente. Mustacchio ritorna al suo naturale colore dei capelli. Esercizi fisici e poi con palla, ad aumentare progressivamente la velocità, ancora corsa, la ripresa è concentrazione e silenzio, si sente solo la voce di ML a dare comandi. La voce che non è stata sufficiente per far giungere a Vercelli la seconda richiesta di fine mercato, quel centrocampista che non poteva essere il bravo Emmanuello, bravo ma forse non quello che Longo voleva. Legati, ha l’esperienza  e la sicurezza in B  per uscire palla al piede dalla difesa, è sicuro negli interventi su palla alta. Queste le probabili ragioni per le quali Longo lo ha preferito, contro il Cittadella, a Mussman ed a Luperto, peraltro arrivato da ancora troppo poco tempo per essere impiegato nei meccanismi di gioco della Pro. Possiamo ragionevolmente ipotizzare che, a meno d’impossibili, irreali ingerenze – libero arbitrio del mister e assenza di uomini adatti a moduli diversi –  a La Spezia verrà riproposto il 4-3-3 con qualche modifica negli uomini, forse un cambio tra i centrali difensivi ( Luperto bello tonico) e un avvicendamento in mezzo al campo, Palazzi dal primo minuto al posto di Budel o Castiglia ( probabile), il dubbio tra Ebagua- che può prenderne fiato e minuti solo giocando – ed uno tra La Mantia e Morra. E dopo tre giorni si rigiocherà, a Benevento, un piccolo turn over sarà necessario. Resta in piedi l’idea che Malonga possa rivedere almeno la panchina, ma forse no. Malonga, risorsa tecnica di valore ma al momento fuori dai piani tattici della Pro, formato 2016/17.L’unico modo per dimostrar attaccamento alla maglia, voglia di riscatto, professionalità, fame di punti, è un risultato positivo contro lo Spezia. E senza sentire o leggere, dopo, che è stata una grande prestazione però l’arbitro, però la sfortuna, però gli errori individuali, però lo Spezia è uno squadrone, l’Ascoli è forte, il Trapani in casa sua è temibilissimo, il Cittadella ha cambiato poco, gioca umile e quadrato e siamo solo alla quarta. Noi, al momento, niente di tutto questo. Uno o tre punti a La Spezia, in qualunque modo. Con un risultato negativo qualsiasi ragione sarà tradotta come le solite inutili scuse per una squadra che i più rigorosi potrebbero definire già fin da ora mal costruita, anche se saremo solo alla quarta d’andata. Non bastano i bravi ragazzi, i bravi ragazzi che fanno un grande gruppo devono dimostrare che il Grande Gruppo può colmare i limiti tecnico-tattici rispetto alle altre e vincere, ogni tanto, in casa. In Campionato non accade dal 5  marzo 2016, Pro Vercelli vs Pescara 5 a 2. Una striglia ai ragazzi e fuori gli attributi, senza nessuna scusa, né per la componente tecnica né per tutto il resto. Se ci sarà il riscatto dopo il disastro con il Cittadella allora potremo riprendere ad avere fiducia, potremo continuare ad amare la Passione ed al contempo apprezzare la professionalità. Naturalmente ad ora va tutto il sostegno ad un allenatore esordiente in serie Cadetta e che paga lo scotto d’avvio in un Campionato difficile, lungo e complesso dopo la fruttuosa esperienza nelle giovanili e nella Primavera del Torino. Il gioco del calcio è questo,  anche se il salto da mister dei giovani ad un Campionato di Serie B è difficile per tutti, lo è di sicuro, lo è stato anche, un poco, per esempio, per Mourinho che passò  peraltro dalla gavetta di Assistente e Vice Allenatore in Portogallo ed in Spagna. Anche Juric ha fatto gavetta, normale. Ternana vs Spezia è finita 1 a 1 , al goal dell’uruguagio Baez  (67’) ha risposto per la Ternana Avenatti su rigore all’ 81’, i nostri prossimi avversari vorranno di certo fare bottino pieno al Picco, lo Stadio di casa. Rilancio quindi dapprima un commento dell’amico Filippo su un gruppo Social dedicato alla Pro e la mia successiva risposta. ”Io sinceramente auspicherei che venga organizzato un incontro tra tutte le componenti Società, club, gruppi, semplici tifosi di ogni settore o rappresentanti per fare quadrato e tornare a remare tutti dalla stessa parte. Esiste anche la figura della persona adibita ai rapporti con la tifoseria che magari potrebbe provare a organizzare la cosa con l’aiuto di tutti. Fare sistema e’ la prima cosa, se si vuole provare a onorare la categoria non solo in campo ma anche sugli spalti. Da qualche parte bisogna ripartire, e ripartire innanzitutto da un confronto tra le parti e creare un dialogo. Se il rapporto Pro – suoi tifosi e’ vissuto come una storia tra innamorati, allora tenersi le cose dentro crea solo malumori e aumenta il distacco, parlare e riconciliarsi e’ un piccolo passo verso la soluzione dei problemi. L’Umile crede che ci voglia buona volontà da parte di tutti, senza preclusioni e con la mente aperta, anzi apertissima ad ascoltare le ragioni degli altri. Sarebbe il primo passo, penso che poi si tratterebbe di fare altro, perfondere nella città l’idea di simpatia, entusiasmo, accoglienza non solo verso gli ospiti, o meglio, anche verso gli Innamorati che non possono e non devono sentirsi ospiti☺ Oltre che sui Social istituzionali le opinioni mediate dai nickname sono già diffuse sui muri

http://propassioneeterna.jimdo.com/

e

http://pub45.bravenet.com/guestbook/show2.php?usernum=3801790634

insomma, coraggio, animo e riscatto per la squadra, un abbraccio forte per tutti gli Innamorati.

 

Paolo d’Abramo