Pro, la metamorfosi, ne fa cinque al Cesena

La Pro si risolleva

Pro, la metamorfosi, ne fa cinque al Cesena dopo un primo tempo triste, Pro Vercelli 5 vs Cesena 2

Pro Vercelli (4-3-3)  Marcone; Ghiglione, Legati, Bergamelli, Mammarella; Germano, Vives, Castiglia; Bifulco, Firenze; Raicevic. Allenatore Grassadonia. 12Nobile, Gilardi, Berra, Altobelli, Morra, Rovini, Polidori, Pugliese, Bruno, Konate, Barlocco

Cesena (4-3-3): Fulignati; Esposito, Scognamiglio, Fazzi, Mordini; Laribi, Cascione, Koné; Dalmonte, Gliozzi, Jallow. Allenatore Andrea Camplone. 12Agliardi, Melgrati, Eguelfi, Schiavone, Moncini, Panico, Kupisz, Sbrissa, Di Noia, Setola, Rigione.

Arbitro La Penna di Roma, assistenti Villa di Rimini e Muto di Torre Annunziata, quarto uomo Gariglio di Pinerolo

Cesena tutto in azzurro, Pro in divisa classica, batte l’avvio il Cesena che nel primo tempo attacca da destra a sinistra rispetto alle tribune. Una ventina i tifosi ospiti in Curva sud, a gara iniziata diventano una cinquantina. Bravo Bifulco al 3′ , salta come birilli tre difensori del Cesena ma poi spara alto. La Pro attacca, c’è, ci sarebbe, un unico risultato, la vittoria. E, invece, il Cesena passa in vantaggio per un errore di Bifulco sulla trequarti avversaria, disavventura che permette al Cesena di liberare – sfortuna anche per Bergamelli che non riesce a fermare Dalmonte in velocità –  proprio Dalmonte che  corre corre e infila, leggermente spostato sulla destra offensiva, Marcone, uno a zero per il Cesena. La Pro si rituffa in avanti. Bella e ampia triangolazione tra Vives Firenze e Bifulco che tira una castagnola a ridosso dell’area piccola ma Fulignati, portiere del Cesena, devia in corner. Prologo un minuto prima del pareggio, batte Carletto dalla destra offensiva, arriva Bergamelli di testa e pareggia, 1 a 1, è il 16′. Pro ancora in avanti. Ma il Cesena raddoppia, al 21′, poco prima c’era stata una mezza rovesciata volante di Vives dal limite e la deviazione in corner della difesa ospite. Poi, sulla ripartenza, Bergamelli perde il contrasto con Jallow che s’invola e fredda Marcone, uno a due. Quanto meno vediamo tanti goal. La Pro assorbe male il secondo gancio. Poi, riprende a respirare, con fatica. S’infortuna Jallow, al 33′ , viene anche ammonito perché ci mette un po’ troppo ad uscire, entra Moncini. Insieme sempre, insieme per sempre, dice un lenzuolino bianco scritto in rosso, legato alle transenne della Gradinata Nord, mi commuovo. Ammonito Legati al 44′ per gioco falloso. Bene Vives e Ghiglione. Due minuti di recupero, il lrimo tempo finisce 2 a 1 per il Cesena.

Ripresa. Camplone sostituisce Esposito con Rigione.  Al 3′ fallo di Mordini su Mammarella al limite dell’area, batte lo stesso Carletto, la barriera devia in corner. Pro in pressing. Entra Rovini al posto di Castiglia al 54′. Al 55′ ammonito Cascione, già noto ai tifosi della Pro e a Fausto Rossi, per gioco falloso. Al 56′ Ghiglione mette in mezzo, Bifulco tenta  la rovesciata, alta. Iozzi al 58′ parte sul filo ma anche oltre il filo del fuorigioco, diagonale da destra, fuori d’un soffio. Sulla ripartenza, Vives fa assist per Rovini , fascia destra, entra in area e accompagna la palla in rete, due a due. Pro che attacca. Ancora. E infatti si passa in vantaggio, con Raicevic che in area leggermente spostato sulla destra, appoggia in rete al 63′ l’assist al bacio ? di Germano, dalla destra offensiva, con freddezza. Al 66′ fuori Bifulco e dentro Altobelli. Al 68′ Firenze fa il quattro, ribadendo in rete la botta sulla traversa di Vives, da fuori dopo che proprio Firenze aveva rubato palla a centrocampo, a seguire l’azione veloce , il tiro di Peppiniello, il goal di Firenze. Rigore al 72′ per la Pro ed espulsione di Scognamiglio che fornisce una ginocchiata a Rovini, in area, dopo che l’attaccante aveva cercato di fare un doppio sombrero in area proprio a Scognamiglio. Al 75′ batte il rigore Vives, di potenza, spiazza Fulignati, 5 a 2. Prima del rigore Camplone sostituisce Dalmonte con Sbrissa. Grassadonia sostuisce l’osannato Vives con Konate al 76′. Ammonito Raicevic all’85’ perché allontana il pallone dopo un fuorigioco segnalato. Finisce così, dopo 5 minuti di recupero.

Paolo d’Abramo