Perle, perline e lenticchie

Sono perle o sono lenticchie Sono perle o sono lenticchie

Perle, perline e lenticchie. Nelle ore immediatamente successive alla sconfitta di Alessandria mi è capitato d’incontrare Innamorati presenti sul luogo della disfatta, amanti delusi dopo la prova opaca vista in tv, tifosi che hanno abbandonato al momento l’idea di seguire – seppure a distanza – le sorti dell’oggetto del desiderio ma che s’informano comunque. C’è chi attribuisce le colpe del periodo negativo a Vito Grieco, chi sostiene la povertà della Società e della Rosa, chi festeggia per la dichiarazione del direttore sportivo convinto a lasciare l’incarico a fine stagione. Nessuno ha ragione, nessuno ha torto. Se si vuol partire dalla notizia dell’addio di Massimo Varini, vorrei concentrarmi su quest’ultima stagione e ricordare che Varini è un esecutore delle disponibilità economiche messe sul tavolo dalla Società. Se non ho informatori farlocchi, Varini a gennaio avrebbe proposto un paio di ingaggi utili a continuare il sogno promozione in B. Ebbene, a fronte del no per ragioni economiche, sono arrivati Auriletto, Merio e Viktor Volpe, al momento giocatori inutili se non – agli occhi degli Innamorati più esigenti – dannosi. Non vale il discorso che con i soldi spesi per i tre succitati se ne prendeva almeno uno buono, non sarebbero bastati. Certo, un direttore sportivo bravissimissimo riesce a scovare in accordo con il mister, campioncini esperti o comunque non ragazzini da spettacolo e punti, ma non è così. Certo, Bertosa, Ivan, Schiavon, va bene. Ma alla fine , se proprio ci tieni, non puoi raggiungere i rotocalchi patinati per le tue nozze da favola con la serie C o la serie B se ti danno la disponibilità per prender due fichi e quattro lenticchie da divider per tutta la stagione. Vi prego, non dipende questo scarso investimento dallo scarso entusiasmo della città verso la Pro, la città si entusiasma quando è il caso, anche a Cittadella si sono entusiasmati dopo la pronta risalita e nei campionati di B ma non è accaduto quest’anno da noi, con i fichi secchi e le lenticchie, qualche perla vera e qualche perlina colorata da luccichii di segnali giovanili esaltanti (tipo il portiere Nobile ) gli Innamorati non ce l’hanno proprio fatta, ad esaltarsi. Capitolo mister, premesso che – come da dichiarazione del diesse – dobbiamo attenderci play off da protagonisti. Vito Grieco fa quel che può, è alla prima stagione da allenatore in categoria, ha una Rosa smilza seppur da lui elogiatissima, non è Mourinho e neppur Spalletti, non è detto che sia un difetto non esserlo. Sarebbe bellissimo se in spogliatoio ci fosse l’armonia, il caso Comi ha dimostrato che forse non è cosi. Insomma, dategli una squadra da primo o secondo posto e poi giudichiamo, se gli date una squadra da play off vi porterà ai play off, di più non si può. Che la squadra sia un poco stanca psico-fisicamente è chiaro, vedremo alla fine se si sta trattando di una fase necessaria per sprintare verso il finale da favola. L’attuale dirigenza non lascerà la Società se non a fronte di una vendita delle quote, non attendiamoci una prossima stagione da incorniciare con foglie d’oro, in pratica gioventù e valorizzazioni. Sabato a Cuneo affronteremo quella che può essere definita la bella sorpresa del campionato, la compagine di Cristiano Scazzola, chi lo rimpiange fa bene, al di là di qualsiasi risultato accadrà nel fine settimana. Infine, le persone passano, la Pro resta, non ricordatemi che doveva restare anche la sede societaria dove ora ci sono macerie, insomma, prima o poi qualcosa – speriamo di buono – succederà. Sotto, per chi vuole ed ha pazienza, c’è la spiegazione di play off inviatami dall’amico Massimo. Ma leggetela solo se avete tanta pazienza.
Paolo d’Abramo