Finalmente si gioca

Probabile una sola retrocessione dalla B alla C

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Finalmente si gioca, si giocherà, anzi, ed è un futuro certo, sabato sera 3 novembre, Santa Silvia, Pro Vercelli vs Novara, ed è subito derby. Vorrei tralasciare il sia pur breve excursus, percorso di guerra di carte ed altri affari che ha portato, qui ed ora, l’Entella Chiavari – fino a poco fa senza un preciso Io in un concetto di spazio/tempo, cioè senza una categoria di appartenenza – a dover recuperare decinaia di partite e la Pro qualcuna di meno. Non è ancora chiarissimo quale sia l’attuale forza della Pro e quella del Novara, il loro ruolo in questo anomalo campionato in un anomalo Paese che viveva, una volta, il calcio come una Storia di passioni da coltivare e tramandare ai parenti piccoli mentre ora il fuoco si sta spengendo o forse lo è già, spento, se non fosse per irriducibili Innamorati, senza alcun interesse nei confronti delle carte bollate o posizioni di parte legate al denaro, lo sterco del diavolo  che ha mosso – ad avviso di alcuni – le scelte di una B dispari ed una C sospesa, per una buona parte interrotta come certe strade che dovrebbero portare al mare ed invece spezzano sogni e vite. Mai visti quattro mesi così baroccamente lambiccati tra corsi e ricorsi, cortigiani a difendere privilegi di posizione, a far crescere lo spregio verso il Palazzo, immaginario e mai così reale nei suoi abitanti. Si riprende a giocare ed è quel che conta, cosa sarà delle prossime promozioni e retrocessioni, tra B e C da ridurre integrare normalizzare, impossibile saperlo ora, sarebbe un successo averne notizie certe entro sei mesi ma esiste qualche ragionevole dubbio. Pare che – classico incipit delle voci di corridoio – che quest’anno  le retrocessioni  dalla B saranno 1. Avete letto bene, una, così, per autotutela. Si riprende a giocare ma si devono raccogliere i cocci di entusiasmi spezzati e confusi tra i coriandoli dei commi, delle norme disattese in un paio di giorni invece che in due anni. Non so se la Pro riuscirà a riconquistare la B in breve tempo, non so neppure quale sarà il destino societario di questa Pro, c’è sempre almeno una ragione per stare preoccupati, proviamo ora però a sforzarci e trovare le energie utili ad affrontare al meglio il derby, è l’unica cosa che conta al piano del gioco, un piano condominiale  al momento trascurato in un complesso residenziale ove molti etici censori chiederebbero l’assunzione di una vigorosa, robusta e solida impresa di pulizie. Intanto e finalmente si gioca.  Gli Innamorati provino a raccogliere gli entusiasmi, non è facile, si può fare, è la terapia migliore in caso di carenza di calcio.

Paolo d’Abramo