Tra sogni e bisogni, ancora

Vercelli

Sogni e bisogni, ancora Sogni e bisogni, ancora

Tra sogni e bisogni. I sogni? Una pronta risalita in B ed una compagine societaria solida, di presente e prospettiva, coinvolgente ed allegra. I bisogni? Bisogni di concretezza e di sapere, magari di sapere –  ma per questo si dovrà attendere qualche giorno – se davvero il Bari riuscirà a coprire le passività economiche, se si iscriverà alla B, se la Pro sarà ripescata. Ed avercene di occasioni così, per sfruttarle, non per rinunciarvici. Mah! Non so. Bari ha le risorse e la dinamicità d’una piazza importantissima, quasi come la Lazio al tempo dello spalmadebiti, e lì però era tutto un altro paio di maniche. Bari ha una media spettatori di millemila, il calcio è una questione sociale, non come a Vercelli dove vincono, talora, invidie & gelosie. E mica possiamo essere lasciati in mezzo ad una strada, nè ora nè tra un anno.  Vedremo, ci spero ma ci credo pochetto, speriamo il meglio rimanendo pronti al peggio, il peggio che non c’è però, perché la Pro non morirà mai, neppure quando cambierà titolo sportivo, ragione sociale, nome e categorie, perché la Pro, nonostante le invidie & le gelosie, è la città e va oltre la città, è un simbolo che è stile di vita, è il ricordo delle immagini che il mio amico Nico mette su Facebook e gli spareggi di Novara, Torino, Alessandria e Modena. Ci sarebbe da aggiungere che forse, sul mercato che deve ancora nascere, ci staremmo interessando a Cristian Caccetta,

https://www.transfermarkt.it/cristian-caccetta/profil/spieler/96508

da Pordenone e da Catania, centrocampista di forma e sostanza, è nato a Partinico, come Matteo Di Piazza. I partenti? Tutti sono partibili, nel senso di divisibile dalla Pro che è la madre di tutti e di tutte le squadre, nessuno è incendibile, chi ha mercato in B, chi ce l’ha in C, chi anche più sotto, dividete Voi fasce di livello con i giocatori che conoscete. Al momento, le ultime non recentissime, effimere, fiduciose e in attesa di sviluppi, sono queste. Brevi e concise, lasciano, le seminuove sono queste. Nessun acquirente o fiancheggiatore che riceva il gradimento, e uno spiraglio sulla porta che riconduce alla B. Siamo piazzati meglio nella classifica avulsa di gloria, pubblico e punti meglio delle altre, al netto di rimescolamenti artificiosi cinici e un po’ bari. Forza Pro!

Paolo d’Abramo