Gli interpreti della rivoluzione

A Cremona contro la Cremonese arbitrerà Pillitteri

Gli interpreti della rivoluzione. O meglio, alcuni di loro.  Perché di rivoluzione si tratta nella Rosa della nostra Pro, al termine del calciomercato di gennaio. Sono arrivati Pigliacelli, Gozzi, Alcibiade, Bertosa e si legge Bertosha o Bertoscia, Da Silva ma anche Gladestony, Ivan che è il cognome di un calciatore slovacco, Paghera, Kanoutè, Alex, Gatto, Reginaldo. Sono andati via, per un po’ o per sempre Nobile, Legati, Barlocco, Bruno, Rocca, Vajushi, Firenze, Vivas e non Vives, Polidori. Spero di non aver dimenticato nessuno, fuori dalla porta o ancora in casa. Quando mancano poche ore rispetto all’infinito ma non alla partita a Cremona, in Sala Stampa del Robbiano Piola ascolto le voci dei Leoni che non si sono ancora presentati. E del presidente.

Massimo Secondo:”Siamo di buon umore , sono sempre così, quando finisce il mercato. Il mercato è stato importante, abbiamo cambiato tanto tenendo un po’ l’ossatura. Abbiamo preso tutti buoni giocatori. Ora ci dobbiamo concentrare sulle partite, abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze del mister. Sono contento dell’arrivo di tutti, in particolare di Paghera, ci siamo probabilmente detti qualche parolaccia da avversari. Quello che volevamo e potevamo fare lo abbiamo fatto. Dovevamo forse fare qualche uscita in più che non siamo riusciti a fare ma le restanti partite sono tante. Il mister potrà s egliere anche qualche altro modulo oltre al 4-3-3. Oggi il gruppo ha alcuni giocatori indisponbili, niente di particolarmente grave”.

Raffaele Alcibiade:”La scelta della Pro è stata determinata anche dalla presenza del mister. Merito anche dei miei nuovi compagni che mi hanno aiutato molto, gioco sia sia a tre sia a quattro. Sicuramente salterò la partita di Cremona, una lesione muscolare piccola, mi sono fatto male lunedì. Non mi ha sorpreso la chiamata di Grassadonia, c’era già stato un contatto in estate”.

Reginaldo:” Con mister Grassadonia ci siamo sempre sentiti al telefono. La squadra dove mi sono trovato meglio è stata la Fiorentina ma come Società devo ringraziare Treviso. Sono 17 anni che sono in Italia, sono sempre stato così, so quel che vuole il mister, a 34 anni, dopo essere stato due anni e mezzo fermo, avevo voglia di ritornare a giocare in B”.

Fabrizio Paghera:” Due anni fa gli animi erano caldi e ci giocavamo la salvezza, gli animi erano tesi, anche con il presidente Secondo☺️. Ho parlato con Mammarella, non ho avuto dubbi su Vercelli, quest’estate l’Avellino non mi ha lasciato partire. Non sono Pirlo e non sono un recupero palloni, gioco come so giocare. Fino all’ultima giornata si dovrà battagliare. Gioco più mezzala che playmaker”.

Max Gatto:” Ringrazio la Società nelle figure del presidente e del direttore per avermi dato fiducia.Darò tutto me stesso.”

Mamadou Kanoutè:”La mia forza è la velocità e il dribbling, il mister mi conosce e sa dove meglio usarmi.”

Alex:” Primo allenamento oggi, non mi aspettavo la chiamata della Pro, mi trovavo bene ove stavo ma ho voluto sfruttare l’opportunità che la Pro mi ha dato”.

Il ritorno di Grassadonia ha riportato al successo la Pro, contro l’Ascoli. Ognuno ama a modo suo, la Pro. Chi stima, e l’Umile è tra questi, l’attuale mister, è felice della vittoria e del ritorno. Chi è dubbioso, è invece rimasto tale, anche o soprattutto al termine del calciomercato, condotto seguendo le linee guida di GG, ovvero di GianLuca Grassadonia. Sarà il campo a parlare, niente altro da aggiungere. Per alcuni Innamorati è costante il tempo della protesta e della rivoluzione, io sono fiducioso, quasi a prescindere, ora. Almeno per le prossime due o tre partite. A Cremona arbitrerà Pillitteri

https://www.transfermarkt.it/luigi-pillitteri/profil/schiedsrichter/9613

Sottostanti, due inni rivoluzionari.

Paolo d’Abramo