Il gruppo prima di tutto

Sabato il Brescia al Robbiano Piola

Luca Castiglia, foto Umile

Il gruppo prima di tutto. La meravigliosa vittoria della Pro contro la Cremonese per tre reti a due permette ai nostri Leoni di procedere nella marcia verso la salvezza e agli Innamorati di gioire per la seconda volta consecutiva dopo la vittoria contro l’Ascoli di Serse Cosmi. Contro gli uomini di Tesser abbiamo visto una grande prestazione corale e il cinismo con cui i nostri hanno gestito spazi e tempi, tranne che negli ultimi 5 minuti in cui gli espulsi Grassadonia e Fusco il suo vice hanno sofferto le pene dell’Inferno più di noi, piccola sbadataggine difensiva che è costata la rete utile a riaccendere per una manciata di secondi le speranze della corazzata di casa, speranze spente allo scadere da SuperMirko. La vittoria del gruppo, della tattica, della tenacia e del cuore. Anche delle gambe e delle quantità ingenti di energie nervose spese ma ricaricabili e ricaricate dopo una vittoria così. Chi mi legge con costanza sa che ho sempre stimato GianLuca Grassadonia, bravo a tirar fuori un piatto da grande chef anche con ingredienti della cucina povera. Oggi non è più cosi, l’abbondanza e la qualità degli arrivati nel mercato di gennaio ha alzato il livello qualitativo della Rosa.  A Cremona la squadra messa in campo non è stata rivoluzionata, l’innesto di Reginaldo – già a conoscenza della richieste del mister – è stato foriero di qualità oltre che mestiere in sufficiente misura e quel che è stato ribadito, casomai ce ne fosse bisogno, è lo splendido momento di forma di alcuni muri portanti della Casa Bianca, ovvero Luca Castiglia e Umbertino Germano. Per loro si può serenamente scrivere che la maglia bianca è cucita addosso, formando un tutt’uno con le persone fisiche. Si è vinta un’altra battaglia, ora attendiamo il Brescia, diretta concorrente per la lotta alla salvezza. A Grassadonia – vedremo cosa deciderà il Giudice Sportivo per lui e per il suo secondo Fusco – toccherà, invece ed anche, la gestione di un gruppo numeroso ma necessario in vista di turni infrasettimanali ed altri accidenti di percorso. Quanto al modulo, c’è l’imbarazzo della scelta e la ricca dote di centrocampisti patrimonio dello staff tecnico offre numerose opportunità. Detto e scritto di Luca e Umbertino, calciatori della forza e delle capacità di Ivan e Paghera farebbero comodo a molti allenatori della serie cadetta. Non abbiamo paura, proprio per nulla. Ora, ben sapendo che si dovrà continuare a lottare, ci sentiamo più rassicurati. Peraltro, occorre ricordare che con Grassadonia l’analisi dei diversi reparti così come del modulo e dei singoli rischia di essere quasi anacronistica perchè il lavoro del mister, minuzioso e profondo, amplifica la qualità del gruppo. Il sacrificio del terminale offensivo in un lavoro di copertura, sponda e ricucitura, apre spazi per tutti gli altri, naturalmente i detrattori a prescindere non cambieranno idea sul concetto di valore, capacità e bellezza, personalmente resto convinto dell’innovazione che Grassadonia ha portato rispetto a quanto visto prima, ma prima prima prima, al Robbiano Piola. E, infine, va bene il gruppo prima di tutto ma le due foto di copertina, del pezzo e dei Social, rendono merito a due veri Leoni.

Paolo d’Abramo