Bicchiere pieno e cinque punti da fare ancora

Sabato pomeriggio lo Spezia di Gilardino al Robbiano Piola

In e out In e out

Bicchiere pieno e cinque punti da fare ancora. La Pro esce dal Penzo di Venezia con un buon punto ed una bella prestazione, il pareggio ottenuto per uno a uno dopo lo svantaggio iniziale è confortante quasi quanto il pareggio ottenuto dalla Virtus Entella al novantesimo contro l’Ascoli di Cosmi, in caso contrario la vita sarebbe andata avanti uguale ma ancor più preoccupata. E così il  bicchiere è pieno, abbastanza. Dobbiamo certo stare preoccupati, sempre, lo sappiamo. Però, un paio di considerazioni vanno fatte. La prima è relativa all’arbitraggio di Balice. Imperfetto ma non decisivo, non condizionante. Certo, le ammonizioni ai nostri, l’allontanamento  di Grassadonia e la mancata sanzione, insomma il fallo di Fabiano sulla maglia bernarda di Castiglia. Ma in serie B, sarà l’assenza di Var o sarà la rapidità delle azioni, di certo non è la malafede o le considerazioni non certo benevole degli Innamorati di Pro a condizionare gli arbitraggi. Liberi di pensarla diversamente, è pur sempre un alibi efficace. La seconda considerazione è relativa ai lamenti da parte di alcuni tifosi della Pro sull’assenza di una punta che segni. Anche in questo caso Vi rassicuro, anche se non Vi basterà, ne sono certo. La prima punta nei disegni tattici del bravissimo Grassadonia è questa, sacrificio, abnegazione, spolmonamento, possono segnare anche gli altri, anzi devono. Se, poi, rientrerà Rovini e verrà considerato adeguatamente oppure verrà presa una seconda punta veloce- che non è Polidori – magari la situazione potrebbe cambiare, ma non ne sono certo. Mentre si forma già un piccolo scalino ma facilmente colmabile in una classifica corta quasi cortissima,

https://www.diretta.it/calcio/italia/serie-b/

attendiamo lo Spezia di Gilardino e Marilungo ma non solo, De Col, Mastinu e tanti altri. Non è lo squadrone degli anni passati ma il materiale umano a disposizione di mister Gallo resta di prim’ordine, anche se di sicuro il nostro mister non lo scambierebbe con il nostro. Ha ragione il mio amico Fabrizio, se la Pro oggi ha 18 punti, oltre alle benemerenze dei giocatori, gran merito va ascritto a GianLuca Grassadonia, capace di mantenere a galla con una Rosa di 12-13 uomini efficaci ed abili per la serie Cadetta, facciamo 14, questa Pro. E la mantiene viva con l’organizzazione, la strategia, il gioco corale, il possesso palla, il gioco collettivo, forse la vera innovazione in questa serie B. Il bicchiere è pieno di fiducia, lo vediamo così, è così. Eh sì, non vedo nel panorama della cadetteria – piaccia o no – un’altra Pro, un altro Grassadonia che fa del buon pane con la materia prima a disposizione, pur tenendo fede – ad avviso dei suoi detrattori tra i tifosi – al credo vagamente Venturiano, diciamo Venturiano modificato. Infatti Grassadonia, per esempio,  non ha Insigne. E non ha molti altri che erano nella Nazionale Azzurra, comunque giunta ad un passo dalla qualificazione ai mondiali. Nessuno con la  Rosa attuale, una Rosa formata senza grandi vicissitudini estive, se si escludono le partenze previste di La Mantia e Comi, quella inattesa di Rolando. Ma trovatemi una prima punta che a gennaio decida di arrivare qui e spolmonarsi come Belotti, per esempio. La maggior parte, a mio umile avviso, dietro richiesta, potrebbe mostrarVi una collana d’aglio e qualche simbolo sacrolaico antivampiri dell’ossigeno nel sangue, chessò, un ventolin di quelli che- mi dicono – alcuni addetti vorrebbero sequestrare all’ingresso negli stadi. Andiamo con fiducia ad affrontare le ultime tre giornate dell’Andata, Spezia e Cittadella al Robbiano Piola, Ternana al Liberati. Bicchiere pieno e cinque punti da fare ancora,  bastano 5 punti, con sei sarei più tranquillo ma siamo in linea di punti con altri campionati precedenti e Rose ben fornite.  Bicchiere pieno e l’ebrezza del sentore di rinforzi mirati, ne saranno sufficienti tre immediatamente pronti, prontamente biodisponibili nel metabolismo dei Bianchi. E ci salveremo anche stavolta.

Sotto la firma due video tutti da gustare.

Paolo d’Abramo