Buonumore, determinazione, costanza
Sabato prossimo a Terni
Buonumore, determinazione, costanza e peperoncini. La Pro conquista contro l’Avellino un pareggio ormai quasi insperato e procede nella striscia positiva avviata dalla vittoria a Cesena. Ora i Bianchi saranno chiamati a due trasferte consecutive, la prima sarà sabato tra tre giorni a Terni contro le Fere guidate da Carmine Gautieri. La Ternana è in crisi profondissima, ieri sera ha perso contro l’Hellas – due a zero – e ci potrebbe anche stare in virtù degli obiettivi della compagine scaligera, ovvero l’immediato ritorno in serie A. Nella campagna di gennaio i rossoverdi si sono, sulla carta, notevolmente rinforzati, seppur con alcuni giocatori – non tutti – che erano fermi da tempo, come Acquafresca che però ieri sera ha giocato uno spezzone. Prima di commentare la partita del Robbiano Piola impattata con l’Avellino, mi soffermerei ancora sulla Ternana e sulle penalizzazioni in arrivo per alcune Società, Latina, Pisa ed Avellino. La Ternana ieri sera si è schierata cosi, con il 4-3-2-1 Aresti; Zanon, Meccariello, Valjent, Contini (79′ Germoni); Defendi, Coppola, Di Noia (56′ Sissoko); Falletti (72′ Acquafresca), Pettinari; Avenatti. E non ha giocato Diakitè, per esempio, neppure La Gumina, già rientrato dall’infortunio al ginocchio sinistro. Gli umbri arrivano da 5 sconfitte consecutive, a La Spezia, Bari ed appunto Verona, in casa con Perugia e Latina. Per loro, il prossimo turno potrebbe essere definito come l’ultima spiaggia, per quanto manchino ancora tante gare alla fine, 14 con 42 punti in palio, con poco più si è salvi. Prima o poi i nuovi e i rientranti potrebbero fare la differenza, quasi come per noi, e rialzare la classifica attuale. Ma, a proposito di classifica, guardiamola, dal fondo. Oggi la Ternana ha 23 punti, fanalino di coda, il Trapani ne ha 25, la Pro ed il Vicenza ne hanno 29, Latina e Cesena 30, Brescia 31, Salernitana e Pisa 32, Ascoli 34. Dopodichè c’è uno scalino, c’è l’Avellino a 36 ma l’Avellino è già troppo in là, ricordando che le uiltime tre vanno giù dirette, la quart’ultima e la quint’ultima faranno lo spareggio play-out. Attenzione però perché sono in arrivo le penalizzazioni ed allora anche l’Avellino potrebbe rientrare nella mischia. Sui punti di penalità al momento si può solo ragionare per ipotesi ed alcune tra le più accreditate – salvo ricorsi e controricorsi – dicono di 6 punti per il Latina, 5 per l’Avellino e quattro per il Pisa. I punti in ogni caso non verrebbero dati tutti in una volta ma ad intervalli, legati alle diverse discussioni dei casi riferiti a tempi diversi. Vediamo come cambierebbe ad oggi la classifica, cioè con la Ternana a 23, il Latina 24, il Trapani 25, il Pisa a 28, Pro e Vicenza 29, Cesena 30, Brescia e Avellino 31, Salernitana 32, Ascoli 34. Il rischio, quasi la certezza, è che scaglionando le penalizzazioni si assisterà ad uno stillicidio di fatti, ipotesi sucessive, discussioni, dibattiti formali ed informali, temo che ne avremo da parlare anche per l’estate. Tornando a noi, alla nostra Pro, il turn over, il ricambio in vista di Terni è un punto interrogativo che risulta quasi una negazione, stanti le condizioni dei degenti, non dovrebbe farcela nessuno, neppure Luperto, tanto meno Altobelli, Vajushi, La Mantia, Nardini e devo averne dimenticato qualcuno nella fretta. Per Luperto si attenderà probabilmente il derby con il Novara, per Nardini si spera in uno spezzone con l’Hellas ma è ancora tutto così lontano. La Pro che ha pareggiato contro l’Avellino ci ha creduto fino all’ultimo come hanno il diritto ed il dovere di credercii tutti gli Innamorati. A leggere i commenti sui Social, ad ascoltare le opinioni allo Stadio, il clima è comunque contrastante, fa parte del gioco, non esiste una veduta univoca e quest’affermazione è una presa d’atto, non un’opinione. Una presa d’atto come le perplessità sull’arbitraggio di Martinelli di Roma 2, partendo dal presupposto inalienabile e definito che tutto avviene senza nessun tipo di condizionamento da parte degli arbitri e delle loro decisioni, altrimenti possiamo anche smettere di andare a veder le partite e tifare. Se pensiamo che ci siano situazioni teleguidate o stabilite a priori, possiamo starcene a casa senza venire allo stadio, a fare altro rispetto al calcio in tv, una gita breve con l’arrivo della bella stagione. Le polemiche sono il sale del football, basta affacciarsi oltre la B e guardare a Juve vs Napoli di Tim Cup con gli strascichi successivi, rigori dati e non. Guardando invece alla prestazione di ieri sera, la Pro ce l’ha messa tutta ed alla fine è stata premiata. Tutto il resto è opinione. Talora ironica, come la collana di peperoncini che un amico Innamorato mi ha passato, ironicamente, prima della partita,ieri sera sporgendosi in Tribuna Stampa, per celiare – scherzare è meno forbito anche se non del tutto congruente – sulle ipotesi dei gufi, della sfortuna. Non crediamo a queste cose, abbiamo anche visto in Tribuna procuratori di giocatori ed un allenatore in attesa di collocazione che mi sembrava prendesse appunti. Normale, necessario tenersi aggiornati. La notte porta le civette, i gufi, le allodole ed i peperoncini. Porta anche un punto in classifica, l’unico fatto concreto e positivo della serata in campo.
Paolo d’Abramo