En attendant Frosinone
Venerdì sera il Frosinone nel gelo del Robbiano Piola
Saranno squalificati per il Frosinone e nella Pro Castiglia, Mustacchio, ammoniti e già in diffida, siamo tutti molto curiosi di vedere da chi saranno sostituiti. Molto dipenderà dal modulo che verrà utilizzato, magari partendo con il 4-4-2 e poi modificandolo durante la partita in relazione all’andamento della gara. Diversi Innamorati hanno mostrato qualche perplessità sui cambi dello scorso turno contro il Brescia, soprattutto quando è stato tolto Morra per inserire Legati, sottolineando l’atteggiamento troppo difensivistico ed anche se qualche minuto prima era entrato il possente Ebagua per Giocatore Emmanuello. Come è noto con le parole si può dimostrare tutto e il contrario di tutto e naturalmente, in linee generali, chi è favorevole al mister lo difenderebbe anche se inserisse il pulcino pio per Morra, altri lo criticherebbero anche se inserisse Caputo o Pazzini per Ebagua, ad averceli. Resta evidente il fatto indiscutibile e pacifico che chi critica Moreno Longo o il pulcino pio non è contro la Pro, semplicemente vorrebbe vedere la Pro vincere sempre (sono certo che anche ML vorrebbe vedere la Pro vincere sempre), o almeno qualche volta in più di ora, senza la costante litania della modesta eppur dignitosa economia del sistema societario locale, delle piazze importanti con cui ci confrontiamo tanto che qualcuno si chiede cosa ci facciamo in serie B, del gioco sparagnino, ovvero tipico di un calcio in cui, per paura o per eccessivo timore e riverenza nei confronti dell’avversario, si vede poco gioco, ah punto esclamativo e virgola, il calcio moderno, sospiro. In effetti non è che vi sia molto spettacolo, in generale ed a vedere la Pro, quel che conta ora è però far punti, uno o tre contro il Frosinone perché va bene la vittoria con la Spal, va bene l’arbitro e la sfortuna contro il Brescia ma la classifica, benché corta ed anche sgranata, si sta facendo difficile anzi lo è già da un po’. Oggi, santo Stefano, allenamento pomeridiano per i Bianchi, in vista della partita di venerdì sera contro il Frosinone. Venerdì sera saremo sotto zero di temperatura, speriamo non di gioco e di punti. L’espertissimo mister Pasquale Marino ha così schierato i suoi nella precedente vittoriosa gara contro il Benevento, tre a due per i ciociari. Frosinone (3-5-2): Bardi; Brighenti, Pryyma, Ariaudo; M. Ciofani, Kragl (77′ Soddimo), Sammarco, Gori (86′ Frara), Mazzotta; D. Ciofani, Dionisi. Il Frosinone, per chi non lo sapesse, è primo, ha un attacco atomico, una difesa munita ed un centrocampo di esperienza e qualità. Di tutto quel che ho scritto poche parole fa, noi non abbiamo nulla eppure speriamo di fare venerdì sera tre punti per risollevarci e gioire con tutti ma proprio tutti, tutti i giocatori, tutto lo staff tecnico, tutti i quadri societari, tutti tutti presenti a veder la gara, dal primo minuto fino all’ultimo di recupero- il famoso minuto al quale dovremo salvarci tra qualche mese – chi in tribuna, chi in panchina e nessuno nelle retrovie o ai piani alti perché se c’è da prender il gelo, anche se influenzati, lo si prende tutti insieme, compreso di eventuale e moderato rammarico o intensa gioia. Gioire e festeggiare l’arrivo dell’anno nuovo, appunto. Nell’attesa dei botti di fine anno – no! Sono vietati – e dei botti di mercato. Senza le partenze di Ebagua, Malonga, Budel, e qualcuno tra questi a malincuore nostro, non ci salveremo ma soprattutto non ci salveremo senza l’arrivo di una punta mediamente giovane mediamente anziana, cioè l’età giusta non troppo logora e neppure troppo acerba, che possa andare in doppia cifra, un centrocampista mediamente esperto che faccia gioco a centrocampo – Vives non è un ragazzino ma lo accoglieremo con gioia a lento rilascio – come certe medicine efficacissime – se ci dimostrerà di essere integro fisicamente di fisico e di coraggio – la tecnica ce l’ha- per fare almeno 20 partite nel Ritorno. Ed abbiamo piena fiducia nel mercato di gennaio, ognuno l’avrebbe e ce l’ha, di chi conosce il mercato a menadito, nazionale ed internazionale, il mercato ed i giocatori di B, nell’attesa non solo di una beata speranza laica ma dell’arrivo di tre calciatori integri, determinati e determinanti, decisivi e facilmente integrabili nel gruppo per qualità caratteriali. Giocatori da B, punto. Se per la Pro la B è un lusso, cerchiamo di usufruirne il più a lungo possibile. Cercando di essere, anche sul campo, fieri Leoni che si rimboccano le maniche e non pulcini pii. Sotto la firma ci sono Tre video di qualità. En attendant Frosinone. E in attesa dell’auspicato incontro d’Amore tra Società e Tifosi.
Paolo d’Abramo